I gasteropodi (Gastropoda Cuvier, 1797) sono la classe di molluschi viventi che ha avuto, dove si consideri il numero di specie esistenti e la varietà di nicchie ecologiche occupate, il maggior successo evolutivo, soprattutto grazie ad adattamenti anatomici che sono molto diversi da quelli dei Monoplacofori dai quali si sono presumibilmente originati.
Comprendono chiocciole, lumache e numerosi animali marini che sono noti soprattutto per le loro conchiglie (anche se un gran numero di essi, tra cui la totalità dei nudibranchi, ne è privo).
Etimologia
La parola gasteropode deriva dal greco γαστήρ (gastèr)=stomaco e ποδὸς (podòs)=piede, a indicare animali che si spostano strisciando sul proprio stomaco, come era inizialmente ritenuto.
Precedentemente erano anche indicati col nome di univalvi, per differenziarli dai bivalvi.
Descrizione
La modificazione più appariscente rispetto ai molluschi ancestrali consiste in una rotazione (nota come 'torsione dei visceri') del sacco dei visceri e della cavità palleale attorno ad un asse verticale ed un suo avvolgimento a spirale (asse detto columella), che coinvolge anche la conchiglia. I Gasteropodi hanno quindi perduto la simmetria bilaterale. Questo fenomeno, classificato come incidente evolutivo, cioè come un'anomalia nello sviluppo di larve che è stata selezionata positivamente dalla selezione naturale, ha comportato numerosi vantaggi tra i quali l'apertura anteriore (non più posteriore) della cavità palleale e conseguente ottimizzazione della ossigenazione di questa visto che l'acqua non doveva essere condotta attivamente da cellule ciliate, ma veniva introdotta durante la semplice locomozione dell'animale. Inoltre, insieme alla chiastoneuria, torsione a 180° del sistema nervoso con la produzione di una forma ad x, la torsione ha permesso l'occupazione di uno stadio volumetrico minore e di compattare le dimensioni. Grazie a questo i Gasteropodi possono ritirarsi nella conchiglia, divenendo maggiormente difesi dalla predazione. Il compattamento delle dimensioni permette la stabilizzazione del baricentro mentre l'animale si muove all'interno della colonna d'acqua.
In questo primo piano di
Erctella mazzullii sono ben visibili le due paia di appendici cefaliche o "antenne".
La conchiglia può essere opercolata grazie a membrane coriacee che vengono prodotte per proteggere il piede.
Il piede e il capo sono evidenti e sul capo sono presenti appendici cefaliche retrattili, dette "antenne", con funzioni tattili e/o visive.
I gasteropodi marini, quasi tutti bentonici, possono avere una massa anche di alcuni chilogrammi.
Quelli terrestri hanno evoluto un polmone nella cavità del mantello che si chiama perciò sacco polmonare; sono in ogni caso relegati ad ambienti umidi. Sia le specie acquatiche, sia quelle terrestri che hanno perso la conchiglia possono essere rivestite da un ispessimento membranoso chiamato clipeo.
Biologia
Alimentazione
La maggior parte dei gasteropodi sono fitofagi; specie fitofaghe si trovano sia tra i cenogasteropodi (per esempio i Littorinidi) che tra gli eterobranchi (la gran parte degli eupolmonati, diversi sacoglossi come Berthelinia spp. o Elysia spp.). Molte specie usano la radula per staccare le alghe incrostanti dal substrato, altre brucano alghe erette, alcune (p.es Haliotis spp.) salgono sulle alghe con il piede e le rompono in pezzi.[2]
Esistono anche molte specie carnivore. Alcune specie lacerano le prede (in genere bivalvi, altri gasteropodi, ricci, stelle di mare, policheti ma anche crostacei e pesci) utilizzando i denti della radula. Alcune specie (ad esempio i Conidi o i Turridi) si nutrono di prede che arpionano e avvelenano con i denti radulari. Altre come per esempio Tonna spp., Phalium spp., Cymatium spp., si infossano nella sabbia per raggiungere le prede e le narcotizzano con secrezioni salivari contenenti acido solforico. Altre ancora come Murex spp., Urosalpinx spp. o Natica spp. possiedono una sorta di proboscide estensibile, che utilizzano per perforare la conchiglia di patelle, balani e bivalvi, dei quali mangiano i tessuti molli. Alcune specie come Cassis usano la radula per incidere la teca calcarea dei ricci di mare.[2]
Alcune specie sono detritivore cioè si nutrono di particelle di materia organica; tra di essi alcuni cenogasteropodi come Nassarius spp. e Tritia spp., e molte specie di chiocciole, tra cui Cerithium spp., Cerithidea spp., Batillaria spp.. Alcune specie come quelle dei generi Strombus e Aporrhais aspirano detriti servendosi di un grande sifone mobile, con cui setacciano il fondale.[2]
Alcuni gasteropodi sono filtratori che si nutrono di particelle sospese di plancton). Un metodo di filtrazione è quello adottato da alcun littorinimorfi (Crepidula spp.) che usano le ciglia delle branchie per filtrare la corrente d'acqua e convogliare le particelle alimentari. Molti gasteropodi vermiformi (p.es. Turitellidae e Vermetidae) usano le branchie come superficie di raccolta del cibo. Alcune specie di farfalle di mare secernono una rete di muco, che ricopre i parapodi sulle cavità del mantello, permettendogli di catturare piccoli organismi planctonici.
Esistono poi alcune specie che sono parassite di altri organismi. La maggior parte di esse sono piccoli ectoparassiti, come p.es. il piramidellide Brachystoma, che si nutre del sangue di bivalvi e policheti, o l'eulimide Stilifer, che possiede una robusta proboscide che spinge all'interno della cavità del corpo dell'ospite (stelle di mare), ma alcune hanno sviluppato abitudini endoparassite come Entochonca (Eulimidae) che vive nel celoma periviscerale delle oloturie.[2]
Riproduzione
Tra le specie marine ve ne sono parecchie gonocoriche, i Polmonati invece sono ermafroditi insufficienti.
Lo stadio larvale è caratterizzato da una larva pseudo-trocofora chiamata veliger che si presenta planctotrofica, cioè in grado di procacciarsi attivamente del cibo (maggiormente plancton) poiché schiude da un uovo non lecitotrofico cioè scarsamente caratterizzato da materiale di riserva. Nelle forme terrestri è inoltre scomparsa la forma larvale: dall'uovo emerge una forma giovanile simile all'adulto.
Tassonomia
La classificazione dei gasteropodi ha subito nel corso degli anni significative modificazioni.
Classificazione tradizionale
La più antica classificazione dei gasteropodi risale al lavoro dello zoologo tedesco Johannes Thiele che nel 1925 produsse una suddivisione, basata su caratteristiche morfologiche, organizzata in 4 sottoclassi:
Le caratteristiche morfologiche su cui si basava questa classificazione sono risultate frutto di mera convergenza evolutiva.
Classificazione di Ponder & Lindberg (1997)
Un primo tentativo di integrare gli aspetti morfologici con le evidenze filogenetiche è stato messo a punto nel 1997 da Ponder & Lindberg[3], che hanno proposto una suddivisione in due sottoclassi: Eogastropoda e Orthogastropoda.
Classe Gastropoda Cuvier, 1797
Incertæ sedis
Sottoclasse Eogastropoda Ponder & Lindberg, 1996
Sottoclasse Orthogastropoda Ponder & Lindberg, 1996
Incertæ sedis
- Superordine "Hot Vent Taxa" Ponder & Lindberg, 1997
- Superordine Caenogastropoda Cox, 1960
- Ordine Architaenioglossa Haller, 1890
- Ordine Sorbeoconcha Ponder & Lindberg, 1997
- Infraordine Littorinimorpha Golikov & Starobogatov, 1975
- Superfamiglia Calyptraeoidea Lamarck, 1809
- Superfamiglia Capuloidea J. Fleming, 1822
- Superfamiglia Carinarioidea Blainville, 1818
- Superfamiglia Cingulopsoidea Fretter & Patil, 1958
- Superfamiglia Cypraeoidea Rafinesque, 1815
- Superfamiglia Ficoidea Meek, 1864
- Superfamiglia Laottierinoidea Warén & Bouchet, 1990
- Superfamiglia Littorinoidea (Children), 1834
- Superfamiglia Naticoidea Forbes, 1838
- Superfamiglia Rissooidea J.E. Gray, 1847
- Superfamiglia Stromboidea Rafinesque, 1815
- Superfamiglia Tonnoidea Suter, 1913
- Superfamiglia Trivioidea Troschel, 1863
- Superfamiglia Vanikoroidea J.E. Gray, 1840
- Superfamiglia Velutinoidea J.E. Gray, 1840
- Superfamiglia Vermetoidea Rafinesque, 1815
- Superfamiglia Xenophoroidea Troschel, 1852
- Infraordine Ptenoglossa J.E. Gray, 1853
- Infraordine Neogastropoda Wenz, 1938
- Superordine Heterobranchia J.E. Gray, 1840
- Ordine Opisthobranchia Milne-Edwards, 1848
- Ordine Pulmonata Cuvier in Blainville, 1814
- Sottordine Systellommatophora Pilsbry, 1948
- Sottordine Basommatophora Keferstein in Bronn, 1864
- Sottordine Eupulmonata Haszprunar & Hotter, 1990
- Infraordine Acteophila Dall, 1885
- Infraordine Trimusculiformes Minichev & Starobogatov, 1975
- Infraordine Stylommatophora A. Schmidt, 1856
- Sottinfraordine Orthurethra
- Sottinfraordine Sigmurethra
- Superfamiglia Acavoidea Pilsbry, 1895
- Superfamiglia Achatinoidea Swainson, 1840
- Superfamiglia Aillyoidea Baker, 1960
- Superfamiglia Arionoidea J.E. Gray in Turnton, 1840
- Superfamiglia Buliminoidea Clessin, 1879
- Superfamiglia Camaenoidea Pilsbry, 1895
- Superfamiglia Clausilioidea Mörch, 1864
- Superfamiglia Dyakioidea Gude & Woodward, 1921
- Superfamiglia Gastrodontoidea Tryon, 1866
- Superfamiglia Helicoidea Rafinesque, 1815
- Superfamiglia Helixarionoidea Bourguignat, 1877
- Superfamiglia Limacoidea Rafinesque, 1815
- Superfamiglia Oleacinoidea H. Adams & A. Adams, 1855
- Superfamiglia Orthalicoidea Albers-Martens, 1860
- Superfamiglia Plectopylidoidea Moellendorf, 1900
- Superfamiglia Polygyroidea Pilsbry, 1894
- Superfamiglia Punctoidea Morse, 1864
- Superfamiglia Rhytidoidea Pilsbry, 1893
- Superfamiglia Sagdidoidea Pilsbry, 1895
- Superfamiglia Staffordioidea Thiele, 1931
- Superfamiglia Streptaxoidea J.E. Gray, 1806
- Superfamiglia Strophocheiloidea Thiele, 1926
- Superfamiglia Trigonochlamydoidea Hese, 1882
- Superfamiglia Zonitoidea Mörch, 1864
- ? Superfamiglia Athoracophoroidea P. Fischer, 1883 (= Tracheopulmonata)
- ? Superfamiglia Succineoidea Beck, 1837 (= Heterurethra)
Classificazione di Bouchet & Rocroi (2005)
Un ulteriore passo avanti verso la definizione di una tassonomia più aderente alla reale filogenesi è stato compiuto da Bouchet & Rocroi nel 2005.[4] Tali Autori hanno sviluppato una classificazione cladistica nella quale i ranghi intermedi tra la classe e la superfamiglia (sottoclassi, superordini, ordini, infraordini, sottordini) sono stati rimpiazzati da cladi «unranked». I raggruppamenti la cui monofilia non sia stata dimostrata o risulti controversa vengono etichettati come «gruppi informali».
La classificazione di Bouchet & Rocroi riconosce 611 famiglie, 202 delle quali sono note solo in base a reperti fossili.
I rapporti filogenetici sono mostrati nel seguente cladogramma:
† Molluschi Paleozoici di incerta collocazione sistematica
† Gasteropodi basali (stem Gastropoda)
Patellogastropoda
Vetigastropoda
Cocculiniformia
Neritimorpha † Neritimorpha Paleozoici di incerta collocazione sistematica
† Cyrtoneritimorpha
Cycloneritimorpha
Caenogastropoda Caenogastropoda di incerta collocazione sistematica
Architaenioglossa (gruppo informale)
Sorbeoconcha
Hypsogastropoda Littorinimorpha
Ptenoglossa (gruppo informale)
Neogastropoda
Heterobranchia Heterobranchia inferiori (gruppo informale)
Opisthobranchia (gruppo informale)
Cephalaspidea
Thecosomata
Gymnosomata
Aplysiomorpha
Acochlidiacea
Sacoglossa
Cylindrobullida
Umbraculida
Nudipleura Pleurobranchomorpha
Nudibranchia Euctenidiacea
Dexiarchia Pseudoeuctenidiacea
Cladobranchia Euarminida
Dendronotida
Aeolidida
Pulmonata (gruppo informale)
Basommatophora (gruppo informale)
Eupulmonata Systellommatophora
Stylommatophora Elasmognatha
Orthurethra
Sigmurethra (gruppo informale)
Classificazione MolluscaBase/WoRMS (2020)
Nel 2017 la classificazione di Bouchet & Rocroi del 2005 è stata sottoposta, da parte dei medesimi autori, a una radicale revisione che ha portato alla reintroduzione dei tradizionali ranghi linneani al posto di cladi e gruppi informali.[1] La nuova classificazione riconosce un totale di 721 famiglie di gasteropodi, di cui 245 estinte, note esclusivamente per reperti fossili. A questa nuova versione della classificazione si attengono attualmente (2020) i database MolluscaBase[5] e World Register of Marine Species (WoRMS)[6]. A questa classificazione si attiene Wikipedia in italiano.
In tale schema tassonomico le 476 famiglie viventi riconosciute sono suddivise in 6 sottoclassi: Patellogastropoda, Neomphaliones, Vetigastropoda, Neritimorpha, Caenogastropoda ed Heterobranchia.
-
Sottoclasse Vetigastropoda
- Ordine Lepetellida
- Ordine Pleurotomariida
- Ordine Seguenziida
- Ordine Trochida
- Superfamiglia Trochoidea Rafinesque, 1815
- Famiglia Angariidae Gray, 1857
- Famiglia Areneidae McLean, 2012
- Famiglia Calliostomatidae Thiele, 1924 (1847)
- Famiglia Colloniidae Cossmann, 1917
- Famiglia Conradiidae Golikov & Starobogatov, 1987
- Famiglia Liotiidae Gray, 1850
- Famiglia Margaritidae Thiele, 1924
- Famiglia Phasianellidae Swainson, 1840
- Famiglia Skeneidae W. Clark, 1851
- Famiglia Solariellidae Powell, 1951
- Famiglia Tegulidae Kuroda, Habe & Oyama, 1971
- Famiglia Trochidae Rafinesque, 1815
- Famiglia Turbinidae Rafinesque, 1815
- Superfamiglia Vetigastropoda incertae sedis
-
Sottoclasse Caenogastropoda
- Ordine Architaenioglossa
- Ordine Littorinimorpha
- Superfamiglia Calyptraeoidea Lamarck, 1809
- Superfamiglia Capuloidea J. Fleming, 1822
- Superfamiglia Cingulopsoidea Fretter & Patil, 1958
- Superfamiglia Cypraeoidea Rafinesque, 1815
- Superfamiglia Ficoidea Meek, 1864 (1840)
- Superfamiglia Littorinoidea Children, 1834
- Superfamiglia Naticoidea Guilding, 1834
- Superfamiglia Pterotracheoidea Rafinesque, 1814
- Superfamiglia Rissooidea Gray, 1847
- Superfamiglia Stromboidea Rafinesque, 1815
- Superfamiglia Tonnoidea Suter, 1913 (1825)
- Superfamiglia Truncatelloidea Gray, 1840
- Famiglia Amnicolidae Tryon, 1863
- Famiglia Anabathridae Keen, 1971
- Famiglia Assimineidae H. Adams & A. Adams, 1856
- Famiglia Bithyniidae Gray, 1857
- Famiglia Bythinellidae Locard, 1893
- Famiglia Caecidae Gray, 1850
- Famiglia Calopiidae Ponder, 1999
- Famiglia Clenchiellidae D.W. Taylor, 1966
- Famiglia Cochliopidae Tryon, 1866
- Famiglia Elachisinidae Ponder, 1985
- Famiglia Emmericiidae Brusina, 1870
- Famiglia Epigridae Ponder, 1985
- Famiglia Falsicingulidae Slavoshevskaya, 1975
- Famiglia Helicostoidae Pruvot-Fol, 1937
- Famiglia Hydrobiidae Stimpson, 1865
- Famiglia Hydrococcidae Thiele, 1928
- Famiglia Iravadiidae Thiele, 1928
- Famiglia Lithoglyphidae Tryon, 1866
- Famiglia Moitessieriidae Bourguignat, 1863
- Famiglia Pomatiopsidae Stimpson, 1865
- Famiglia Spirostyliferinidae Layton, Middelfart, Tatarnic & N. G. Wilson, 2019
- Famiglia Stenothyridae Tryon, 1866
- Famiglia Tateidae Thiele, 1925
- Famiglia Tomichiidae Wenz, 1938
- Famiglia Tornidae Sacco, 1896 (1884)
- Famiglia Truncatellidae Gray, 1840
- Famiglia Vitrinellidae Bush, 1897
- Superfamiglia Vanikoroidea Gray, 1840
- Superfamiglia Vermetoidea Rafinesque, 1815
- Superfamiglia Xenophoroidea Troschel, 1852 (1840)
- Ordine Neogastropoda
- Superfamiglia Buccinoidea Rafinesque, 1815
- Famiglia Belomitridae Kantor, Puillandre, Rivasseau & Bouchet, 2012
- Famiglia Buccinidae Rafinesque, 1815
- Famiglia Colubrariidae Dall, 1904
- Famiglia Columbellidae Swainson, 1840
- Famiglia Fasciolariidae Gray, 1853
- Famiglia Melongenidae Gill, 1871 (1854)
- Famiglia Nassariidae Iredale, 1916 (1835)
- Famiglia Pisaniidae Gray, 1857
- Famiglia Tudiclidae Cossmann,1901
- Superfamiglia Conoidea J. Fleming, 1822
- Famiglia Borsoniidae Bellardi,1875
- Famiglia Bouchetispiridae Kantor, E. E. Strong & Puillandre, 2012,
- Famiglia Clathurellidae H. Adams & A. Adams, 1858
- Famiglia Clavatulidae Gray, 1853
- Famiglia Cochlespiridae Powell, 1942
- Famiglia Conidae J. Fleming, 1822
- Famiglia Conorbidae de Gregorio, 1880
- Famiglia Drilliidae Olsson, 1964
- Famiglia Fusiturridae Abdelkrim et al., 2018
- Famiglia Horaiclavidae Bouchet, Kantor, Sysoev & Puillandre, 2011
- Famiglia Mangeliidae P. Fischer, 1883
- Famiglia Marshallenidae Abdelkrim et al., 2018
- Famiglia Mitromorphidae T.L. Casey, 1904
- Famiglia Pseudomelatomidae J.P.E. Morrison, 1966
- Famiglia Raphitomidae Bellardi, 1875
- Famiglia Terebridae Mörch, 1852
- Famiglia Turridae H. Adams & A. Adams, 1853 (1838)
- Famiglia Conoidea incertae sedis
- Superfamiglia Mitroidea Swainson,1831
- Superfamiglia Muricoidea Rafinesque, 1815
- Superfamiglia Olivoidea Latreille, 1825
- Famiglia Ancillariidae Swainson, 1840
- Famiglia Bellolividae Kantor, Fedosov, Puillandre, Bonillo & Bouchet, 2017
- Famiglia Benthobiidae Kantor, Fedosov, Puillandre, Bonillo & Bouchet, 2017
- Famiglia Olividae Latreille, 1825
- Famiglia Pseudolividae de Gregorio, 1880
- Superfamiglia Turbinelloidea Rafinesque, 1815
- Superfamiglia Volutoidea Rafinesque, 1815
- Subterclasse Sorbeoconcha
- Ordine Caenogastropoda incertae sedis
- Famiglia Lyocyclidae Thiele, 1925
- Superfamiglia Abyssochrysoidea Tomlin, 1927
- Superfamiglia Campaniloidea
- Superfamiglia Cerithioidea J. Fleming, 1822
- Famiglia Amphimelaniidae P. Fischer & Crosse, 1891
- Famiglia Batillariidae Thiele, 1929
- Famiglia Cerithiidae J. Fleming, 1822
- Famiglia Dialidae Kay, 1979
- Famiglia Diastomatidae Cossmann, 1894
- Famiglia Hemisinidae P. Fischer & Crosse, 1891
- Famiglia Litiopidae Gray, 1847
- Famiglia Melanopsidae H. Adams & A. Adams, 1854
- Famiglia Modulidae P. Fischer, 1884
- Famiglia Pachychilidae P. Fischer & Crosse, 1892
- Famiglia Paludomidae Stoliczka, 1868
- Famiglia Pelycidiidae Ponder & Hall, 1983
- Famiglia Pickworthiidae Iredale, 1917
- Famiglia Planaxidae Gray, 1850
- Famiglia Pleuroceridae P. Fischer, 1885 (1863)
- Famiglia Potamididae H. Adams & A. Adams, 1854
- Famiglia Scaliolidae Jousseaume, 1912
- Famiglia Semisulcospiridae J. P. E. Morrison, 1952
- Famiglia Siliquariidae Anton, 1838
- Famiglia Thiaridae Gill, 1871 (1823)
- Famiglia Turritellidae Lovén, 1847
- Famiglia Zemelanopsidae Neiber & Glaubrecht, 2019
- Superfamiglia Epitonioidea Berry, 1910 (1812)
- Superfamiglia Triphoroidea Gray, 1847
-
Sottoclasse Heterobranchia
- Infraclasse Heterobranchia inferiori
- Infraclasse Euthyneura
- Subterclasse Acteonimorpha
- Subterclasse Ringipleura
- Superordine Nudipleura
- Ordine Nudibranchia
- Sottordine Cladobranchia
- Superfamiglia Aeolidioidea Gray, 1827
- Superfamiglia Arminoidea Iredale & O'Donoghue, 1923 (1841)
- Superfamiglia Dendronotoidea Allman, 1845
- Superfamiglia Doridoxoidea Bergh,, 1899
- Superfamiglia Fionoidea Gray, 1857
- Famiglia Abronicidae Korshunova et al., 2017
- Famiglia Apataidae Korshunova et al., 2017
- Famiglia Calmidae Iredale & O'Donoghue, 1923
- Famiglia Coryphellidae Bergh, 1889
- Famiglia Cumanotidae Odhner, 1907
- Famiglia Cuthonellidae M. C. Miller, 1977
- Famiglia Cuthonidae Odhner, 1934
- Famiglia Embletoniidae Pruvot-Fol, 1954
- Famiglia Eubranchidae Odhner, 1934
- Famiglia Fionidae Gray, 1857
- Famiglia Flabellinidae Bergh, 1889
- Famiglia Murmaniidae Korshunova et al., 2017
- Famiglia Paracoryphellidae M. C. Miller, 1971
- Famiglia Pinufiidae Er. Marcus & Ev. Marcus, 1960
- Famiglia Pseudovermidae Thiele, 1931
- Famiglia Samlidae Korshunova et al., 2017
- Famiglia Tergipedidae Bergh, 1889
- Famiglia Trinchesiidae F. Nordsieck, 1972
- Famiglia Unidentiidae Millen & Hermosillo, 2012
- Famiglia Xenocratenidae Martynov et al., 2020
- Superfamiglia Proctonotoidea Gray, 1853
- Superfamiglia Tritonioidea Lamarck, 1809
- Sottordine Doridina
- Ordine Pleurobranchida
- Superordine Ringiculimorpha
- Subterclasse Tectipleura
- Ordine Aplysiida
- Ordine Cephalaspidea
- Superfamiglia Bulloidea Gray, 1827
- Superfamiglia Cylichnoidea H. Adams & A. Adams, 1854
- Superfamiglia Haminoeoidea Pilsbry, 1895
- Superfamiglia Newnesioidea Moles, Wägele, Schrödl & Avila, 2017
- Famiglia Newnesiidae Moles, Wägele, Schrödl & Avila, 2017
- Superfamiglia Philinoidea Gray, 1850 (1815)
- Famiglia Aglajidae Pilsbry, 1895 (1847)
- Famiglia Alacuppidae Oskars, Bouchet & Malaquias, 2015
- Famiglia Antarctophilinidae Moles, Avila & Malaquias, 2019
- Famiglia Colpodaspididae Oskars, Bouchet & Malaquias, 2015
- Famiglia Gastropteridae Swainson, 1840
- Famiglia Laonidae Pruvot-Fol, 1954
- Famiglia Philinidae Gray, 1850 (1815)
- Famiglia Philinoglossidae Hertling, 1932
- Famiglia Philinorbidae Oskars, Bouchet & Malaquias, 2015
- Famiglia Scaphandridae G.O. Sars, 1878
- Ordine Pteropoda
- Ordine Runcinida
- Ordine Umbraculida
- Superordine Acochlidiimorpha
- Superfamiglia Acochlidioidea Küthe, 1935
- Famiglia Acochlidiidae Küthe, 1935
- Famiglia Aitengidae Swennen & Buatip, 2009
- Famiglia Bathyhedylidae Neusser, Jörger, Lodde-Bensch, E. E. Strong & Schrödl, 2016
- Famiglia Hedylopsidae Odhner, 1952
- Famiglia Pseudunelidae Rankin, 1979
- Famiglia Tantulidae Rankin, 1979
- Famiglia Acochlidioidea incertae sedis
- Genere Helicohedyle Drainas, Carlson, Jörger, Schrödl & Neusser, 2017
- Superfamiglia Parhedyloidea Thiele, 1931
- Superordine Eupulmonata
- Ordine Ellobiida
- Ordine Stylommatophora
- Sottordine Achatinina
- Sottordine Helicina
- Infraordine Arionoidei
- Infraordine Clausilioidei
- Infraordine Helicoidei
- Superfamiglia Helicoidea Rafinesque, 1815
- Famiglia Camaenidae Pilsbry, 1895
- Famiglia Canariellidae Schileyko, 1991
- Famiglia Cepolidae Ihering, 1909
- Famiglia Elonidae E. Gittenberger, 1977
- Famiglia Geomitridae C.R. Boettger, 1909
- Famiglia Helicidae Rafinesque, 1815
- Famiglia Helicodontidae Kobelt, 1904
- Famiglia Hygromiidae Tryon, 1866
- Famiglia Labyrinthidae Borrero, Sei, D. G. Robinson & Rosenberg, 2017
- Famiglia Pleurodontidae Ihering, 1912
- Famiglia Polygyridae Pilsbry, 1895
- Famiglia Sphincterochilidae Zilch, 1960 (1886)
- Famiglia Thysanophoridae Pilsbry, 1926
- Famiglia Trichodiscinidae H. Nordsieck, 1987
- Famiglia Trissexodontidae H. Nordsieck, 1987
- Famiglia Xanthonychidae Strebel & Pfeffer, 1879
- Superfamiglia Sagdoidea Pilsbry, 1895
- Infraordine Limacoidei
- Infraordine Oleacinoidei
- Infraordine Orthalicoidei
- Infraordine Pupilloidei
- Superfamiglia Pupilloidea W. Turton, 1831
- Famiglia Achatinellidae Gulick, 1873
- Famiglia Agardhiellidae Harl & Páll-Gergely, 2017
- Famiglia Amastridae Pilsbry, 1910
- Famiglia Argnidae Hudec, 1965
- Famiglia Azecidae H. Watson, 1920
- Famiglia Cerastidae Wenz, 1923
- Famiglia Chondrinidae Steenberg, 1925
- Famiglia Cochlicopidae Pilsbry, 1900 (1879)
- Famiglia Draparnaudiidae Solem, 1962
- Famiglia Enidae B. B. Woodward, 1903 (1880)
- Famiglia Fauxulidae Harl & Páll-Gergely, 2017
- Famiglia Gastrocoptidae Pilsbry, 1918
- Famiglia Lauriidae Steenberg, 1925
- Famiglia Odontocycladidae Hausdorf, 1996
- Famiglia Orculidae Pilsbry, 1918
- Famiglia Pagodulinidae Pilsbry, 1924
- Famiglia Partulidae Pilsbry, 1900
- Famiglia Pleurodiscidae Wenz, 1923
- Famiglia Pupillidae W. Turton, 1831
- Famiglia Pyramidulidae Kennard & B. B. Woodward, 1914
- Famiglia Spelaeoconchidae A. J. Wagner, 1928
- Famiglia Spelaeodiscidae Steenberg, 1925
- Famiglia Strobilopsidae Wenz, 1915
- Famiglia Truncatellinidae Steenberg, 1925
- Famiglia Valloniidae Morse, 1864
- Famiglia Vertiginidae Fitzinger, 1833
- Infraordine Rhytidoidei
- Infraordine Succineoidei
- Infraordine Helicina incertae sedis
- Sottordine Scolodontina
- Ordine Systellommatophora
- Superordine Hygrophila
- Superordine Pylopulmonata
- Superordine Sacoglossa
- Superordine Siphonarimorpha
- Superordine Euthyneura incertae sedis
- Infraclasse Heterobranchia incertae sedis
Note
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^ a b (EN) Bouchet F., Rocroi J.-P., Hausdorf B., Kaim A., Kano Y., Nützel A., Parkhaev P., Schrödl M. and Strong E.E., Revised Classification, Nomenclator and Typification of Gastropod and Monoplacophoran Families, in Malacologia, 61(1-2), 2017, pp. 1-526.
-
^ a b c d Mengoli A., Molluschi - Abitudini alimentari (PDF), su ausl.bologna.it, 2012.
-
^ (EN) Ponder W. & Lindberg D.R., Towards a phylogeny of gastropod molluscs; an analysis using morphological characters, in Zoological Journal of the Linnean Society, vol. 119, 1997, pp. 83-265.
-
^ (EN) Bouchet P., Rocroi J.-P., Classification and nomenclator of gastropod families, in Malacologia, 47(1-2), 2005, pp. 1-397.
-
^ (EN) Gastropoda, su MolluscaBase. URL consultato il 18/6/2020.
-
^ (EN) Gastropoda, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 18/6/2020.