Il picchio verde (Picus viridis, Linneo 1758) è un uccello della famiglia dei Picidae, diffuso in Eurasia.
Il Picchio verde ha quattro sottospecie:
È possibile osservare il picchio verde in Eurasia; esso nidifica in tutta l'Italia, escluse le isole più grandi.
L’alimento principale della dieta deI picchio verde sono le formiche dei generi Lasius e Formica; occasionalmente si può nutrire di altri tipi di insetti, di piccoli rettili o di larve. A differenza di altre specie di picchio (ad es. il Dendrocopos major), il Picchio Verde può perforare solo legno non eccessivamente duro, prediligendo quindi la ricerca di insetti a terra come modalita' principale per il procacciamento del suo cibo
Nidifica in buchi scavati negli alberi da marzo ad inizio estate: depone da cinque a sette uova, di colore bianco brillante, che vengono covate da entrambi i genitori per circa due settimane.
Secondo Ovidio[1] il picchio verde era originariamente un uomo affascinante di nome Pico, re dell'Ausonia e fondatore di Albalonga, che aveva sposato la ninfa Canens, figlia di Giano e della ninfa Venilia. Durante una battuta di caccia, vestito con un mantello di porpora fermato sulla sommità da una borchia dorata, lo vide Circe, figlia di Elio e di Perseide, che scendeva dal monte a lei intitolato (il monte Circeo) e se ne invaghì. Isolatolo dai compagni di caccia grazie al ricorso alle sue arti magiche, Circe gli apparve e gli dichiarò il suo amore, ma Pico la rifiutò dichiarandosi fedele alla moglie Canens. Infuriata, la maga lo trasformò in un uccello, appunto il picchio, che mantenne i colori del mantello (la testa del Picchio verde è rossa) e della borchia (il collo dell'uccello è giallo).
Pico era stato anche un augure e quindi era considerato uccello molto importante per gli auspici. Per gli Umbri era considerato uccello beneaugurante.[2] Plutarco sostiene che il picchio era uccello sacro a Marte.[3] Il picchio verde era il totem del popolo piceno e in quanto tale è raffigurato nello stemma della regione Marche. Secondo una leggenda appartenente alla cultura cristiana, allorché Dio, durante la Creazione del mondo, volle creare fonti, fiumi e ruscelli, chiese aiuto a tutti gli uccelli dal becco robusto e l'unico che non rispose all'appello fu il picchio, per cui Iddio lo punì dicendogli che non avrebbe più potuto bere una goccia d'acqua che avesse toccato terra. Per questo, quando è assetato, il picchio si rivolgerebbe a Dio con un grido ripetuto, chiedendogli di far cadere acqua su foglie e rami degli alberi e Dio, misericordioso, gli manderebbe la pioggia. Da questa leggenda nacque la credenza che il picchio che grida ripetutamente annuncia pioggia.[4]
In alcune tradizioni cristiane, la determinazione con cui il picchio verde caccia ostinatamente larve e vermi penetrando con il becco nella corteccia degli alberi ne ha fatto il simbolo del Cristo, che stana senza tregua il Demonio dalle anime.[4]
Il picchio è anche rappresentato in araldica.
Bandiera delle Marche, sulla quale è rappresentato un picchio verde stilizzato
per Miti, leggende e simbolismi:
Il picchio verde (Picus viridis, Linneo 1758) è un uccello della famiglia dei Picidae, diffuso in Eurasia.