L'artibeo della Giamaica (Artibeus jamaicensis Leach, 1821) è un pipistrello della famiglia dei Fillostomidi diffuso nell'America centrale e meridionale.[1][2]
Pipistrello di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 70 e 85 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 55 e 67 mm, la lunghezza del piede tra 16 e 19 mm, la lunghezza delle orecchie tra 20 e 24 mm e un peso fino a 51 g.[3]
Il corpo è tozzo. La pelliccia è corta e vellutata e si estende fino alle zampe. Le parti dorsali variano dal color cenere al bruno-grigiastro, con la base dei peli bianca, mentre le parti ventrali sono chiare, con le punte dei peli bianche. Il muso è corto e largo. La foglia nasale è ben sviluppata, lanceolata e ricoperta di ghiandole sebacee. Due strisce chiare sono presenti su ogni lato del viso, la prima si estende dall'angolo esterno della foglia nasale fino a dietro l'orecchio, mentre la seconda parte dall'angolo posteriore della bocca e termina alla base del padiglione auricolare. Il labbro inferiore ha una verruca al centro circondata da altre più piccole. Le orecchie sono larghe, triangolari, appuntite e separate. Il trago è corto e provvisto di 4-5 piccole sporgenze sul margine esterno. Le membrane alari sono larghe e grigio scure. È privo di coda, mentre l'uropatagio è ridotto ad una sottile membrana lungo la parte interna degli arti inferiori ed è cosparso di pochi peli. Il calcar è piccolo. Sono presenti 3 molari su ogni semi-arcata dentaria. Il cariotipo è 2n=30-31 FNa=56.
Emette ultrasuoni sotto forma di impulsi a frequenza modulata di bassa intensità tra 49–56 kHz, seguiti da una serie con un'armonica elevata a 64–104 kHz, per poi terminare con segnali a 31–33 kHz.
Si rifugia nelle grotte ben illuminate, tunnel, cavità degli alberi, densa vegetazione ed edifici. Costruisce piccole tende con grandi foglie di diversi tipi di alberi, tra i quali Philodendron fragrantissimum, Coccothrinax barbadensis, Sabal mauritiiformis, Scheelea rostrata, Pentagonia donnel-smithii, Geonoma congesta, Bactris wendlandiana e Asterogyne martiana. Questi rifugi diurni sono temporanei e vengono abbandonati dopo 3-5 giorni. Formano gruppi con strutture ad harem, composti da un singolo maschio adulto e 4-11 femmine. Il maschio difende il sito dagli altri maschi posizionandosi davanti all'entrata, è l'ultimo a lasciarlo durante la notte e consuma il suo cibo nelle sue vicinanze. L'attività predatoria e di nutrimento inizia relativamente più tardi rispetto alle altre specie di pipistrelli e si protrae per tutta la nottata. Solitamente è meno attivo o totalmente inattivo durante le notti di luna piena. Vola per 2–10 km o più ogni notte, spesso seguendo percorsi tracciati nelle foreste al disotto della copertura forestale e quindi è frequentemente soggetto alle catture con trappole a rete.
Si nutre di frutti di diverse specie native di Ficus, Cecropia, Piper, Solanum e Spondias, polline e talvolta anche di insetti.
Esistono periodi riproduttivi stagionali e periodi alternati di sviluppo embrionico normale o ritardato. Le nascite avvengono tra marzo e aprile e tra luglio e agosto a Panama, mentre femmine gravide sono state catturate a novembre in Ecuador, tra dicembre e gennaio in Colombia e tra gennaio e febbraio in Venezuela, dove è stato osservato un secondo picco tra giugno e luglio. L'aspettativa di vita in natura è di circa 9 anni.
Predatori comuni sono il Barbagianni e il Boa constrictor. Altri potenziali predatori possono essere vari tipi di serpenti arboricoli, grandi opossum come il Didelphis marsupialis e il Philander opossum, il Coati, il Vampiro spettro, vari rapaci notturni e il Falco dei pipistrelli. Quando è catturato emette dei richiami che consistono in una lunga serie di impulsi di breve durata a circa 15 kHz, che servono principalmente per allarmare i suoi conspecifici.
Questa specie è diffusa dal Messico all'Argentina settentrionale, Caraibi e estrema parte meridionale della Florida.
Vive nelle foreste sempreverdi tropicali, foreste pluviali, foreste secche stagionali e ambienti modificati dall'uomo eccetto gli ambienti aridi fino a 2.300 metri di altitudine.
Sono state riconosciute 13 sottospecie:
Alcuni autori ritengono le sottospecie sudamericane appartenenti a A.planirostris, elevata al rango di specie.
La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica A.jamaicensis come specie a rischio minimo (LC).[1]
L'artibeo della Giamaica (Artibeus jamaicensis Leach, 1821) è un pipistrello della famiglia dei Fillostomidi diffuso nell'America centrale e meridionale.