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Oriolidae ( 義大利語 )

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Gli Oriolidi (Oriolidae Vigors, 1825) sono una famiglia dell'ordine dei Passeriformi, comunemente noti come orioli[1][2].

Il termine oriolo sembra essere derivato dal latino aureolus, «dorato» o «giallo». In effetti l'accoppiata cromatica prevalente è composta da giallo e nero, anche se è discretamente diffuso il binomio rosso acceso-nero.

Descrizione

Tutti gli orioli si assomigliano quanto a forma e dimensioni[2]. Vestiti di un piumaggio meno vivace sono i mangiafichi, peraltro di corporatura più massiccia e alquanto torpidi. Negli orioli il becco è leggermente adunco, mentre nei mangiafichi è corto, tozzo e uncinato all'estremità distale. Di costumi arboricoli, i membri di questa famiglia trovano in genere alimento a una certa altezza dal suolo, anche se il rigogolo e l'oriolo alinere si nutrono di frutti caduti a terra o di insetti catturati in mezzo all'erba. I mangiafichi si radunano in gruppetti o in stormi, talora compositi con altri esponenti della famiglia, ma nell'assoluta maggioranza gli orioli sono solitari o comunque formano ridotti nuclei familiari. Gli orioli africani, gli orioli alinere e gli orioli testaverde occasionalmente si aggregano a stormi misti che percorrono lentamente il bosco o la foresta in cerca di foraggiamento. Il volo, a battito d'ali, è pesante, abbastanza rapido e ondulato, simile per molti versi a quello dei picchi.

È sulle isole indonesiane e in Nuova Guinea che più ha trovato terreno fertile la speciazione, ed è in questa parte del mondo che si può riscontrare la massima diversità nei colori del piumaggio[2]. A differenza delle specie africane, di abito giallo e nero (giallino e verde oliva in un unico caso), la tavolozza delle forme australasiatiche va dal nero totale con sottocoda castano dell'oriolo nero, attraverso il mosaico di nero e cremisi dell'oriolo marrone, al miscuglio di giallo sporco e verdognolo degli orioli australiani[3].

Biologia

I nidi degli oriolidi sono cestelli profondi, intessuti di erbe e muschio e rivestiti di materiale più morbido[2]. Dalle strutture muscose spesso pendono dei filamenti che hanno una funzione mimetica. L'oriolo africano colloca di preferenza il suo rifugio nel folto della vegetazione e raramente sul bordo esterno del baldacchino. I nidi dei mangiafichi sono meno profondi e più leggeri, posizionati all'intersezione tra due alti rami sottili, costruiti di sterpi ed erba e intrecciati come quelli degli orioli.

Nonostante la diffusione e l'abbondanza, numerose specie di oriolidi necessitano di studi più approfonditi.

Tassonomia

La famiglia Oriolidae comprende i seguenti generi e specie:[1]

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Rigogolo su un francobollo moldavo del 1992.

Note

  1. ^ a b (EN) Gill F. and Donsker D. (eds), Family Oriolidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 6 maggio 2014.
  2. ^ a b c d B Walther e P Jones, Family Oriolidae (Orioles and Figbirds)], in del Hoyo Josep, Elliott Andrew e Christie David (a cura di), Handbook of the Birds of the World. Volume 13, Penduline-tits to Shrikes, Barcelona, Lynx Edicions, 2008, pp. 692–713, ISBN 978-84-96553-45-3.
  3. ^ Diamond J (1982) "Mimicry of friarbirds by orioles Archiviato il 16 marzo 2012 in Internet Archive." The Auk 99(2): 187-196

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Gli Oriolidi (Oriolidae Vigors, 1825) sono una famiglia dell'ordine dei Passeriformi, comunemente noti come orioli.

Il termine oriolo sembra essere derivato dal latino aureolus, «dorato» o «giallo». In effetti l'accoppiata cromatica prevalente è composta da giallo e nero, anche se è discretamente diffuso il binomio rosso acceso-nero.

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