Vetigastropoda Salvini-Plawen, 1980 è una delle sei sottoclassi in cui vengono attualmente suddivisi i molluschi della classe dei Gasteropodi.[1]
I Vetigastropoda sono caratterizzati da una struttura a conchiglia lamellare incrociata, caratteristica tassonomica che si suppone essere plesiomorfa. Sono considerati tra i gasteropodi viventi più primitivi.[2]
Esistono significative variazioni morfologiche, ecologiche e comportamentali tra i vetigastropodi. I tratti morfologici caratteristici dei vetigastropodi variano, ma la presenza di borsicoli (un tipo di organo sensoriale che si trova sulle branchie) e tentacoli epipodiali con organi di senso epipodiale alla base, sono attualmente considerati due sinapomorfismi ben documentati del gruppo. Queste caratteristiche, tuttavia, sono assenti o ridotte in alcuni taxa di vetigastropodi, vale a dire alcuni fissurellidi e lepetodrilidi. La presenza di madreperla e la presenza di una fessura o di un buco di conchiglia sono state considerate da alcuni sinapomorfie aggiuntive, anche se si perdono secondariamente in molte specie.Queste discrepanze morfologiche hanno reso difficile determinare le relazioni tra questi gruppi.[3]
Come detto i Vetigastropoda presentano una grande varietà di forme di conchiglie tra cui patelle, tipi conici e trochiformi e possono anche avere fessure o buchi nelle conchiglie. Le specie sono distribuite in tutti i mari del mondo a profondità che vanno dal basso intertidale roccioso al mare profondo.[4]
La prima definizione dei Vetigastropoda venne effettuata nel 1980 dallo zoologo austriaco Luitfried Salvini-Plawen. Successivamente la classificazione di questo taxa è cambiata varie volte. Nella classificazione dei gasteropodi di Ponder & Lindberg (1997) vennero considerati un Superordine, poi nella successiva rivisitazione della tassonomia effettuata dai francesi Philippe Bouchet e Jean-Pierre Rocroi nel 2005 furono considerati un clade. Nel 2017 la classificazione di Bouchet & Rocroi del 2005 è stata sottoposta a una radicale revisione che ha portato alla reintroduzione dei tradizionali ranghi linneani al posto di cladi e gruppi informali. In questa nuova classificazione i Vetigastropoda ricoprono il rango di una delle sei sottoclassi che compongono la classe Gastropoda. A questa nuova versione della classificazione si attengono attualmente (2020) i database MolluscaBase e World Register of Marine Species (WoRMS), secondo il quale i Vetigastropoda comprendono i seguenti ordini:[1]
Al gruppo appartiene anche una superfamiglia Vetigastropoda non assegnata a nessun ordine con relative famiglie:[5]
Vetigastropoda Salvini-Plawen, 1980 è una delle sei sottoclassi in cui vengono attualmente suddivisi i molluschi della classe dei Gasteropodi.