Bothrops Wagler, 1824 è un genere di serpenti crotalini appartenente alla famiglia dei viperidi, originario del Centro e del Sud America.[1] Il nome generico deriva dalle parole greche bothros e ops, che significano rispettivamente fossa e occhio o faccia, una chiara allusione ai recettori termici localizzati sul naso dell'animale. Gli individui appartenenti a questo genere sono responsabili della maggior parte delle morti dovute a morsi di serpente nelle zone in cui sono presenti.[2]
Dal loro soprannome "Ferri di lancia" prende anche titolo l'omonimo romanzo di Rex Stout con protagonista Nero Wolfe.
Questi serpenti sono lunghi tra i 50–70 cm ed i 200 cm. Molti sono caratterizzati dalla presenza di un acuto canthus rostralis.[2] La disposizione delle squame sulla sommità della testa è estremamente variabile. Il numero di quelle sovraoculari varia da 3 a 14, mentre normalmente ce ne sono 7-8 sopralabiali e 9-11 sottolabiali. Ci sono da 21 a 29 squame dorsali, da 139 a 240 ventrali e da 30 a 86 subcaudali, che sono generalmente divise.[2]
Sono diffuse dal Messico centro-orientale (Tamaulipas) all'Argentina. Alcune specie sono presenti nelle isole di Saint Lucia e Martinica nelle Piccole Antille, oltre che sull'isola di Queimada Grande al largo delle coste del Brasile.[1]
La maggior parte delle specie sono notturne, tranne alcune che ad elevate altitudini sono attive anche di giorno. Possono essere viste durante giornate nuvolose o periodi piovosi. La maggior parte delle vipere Bothrops sono terrestri, anche se tutte sono in grado di arrampicarsi.[2]
Gli appartenenti a questo genere sono responsabili della maggior parte delle morti in Centro e in Sud America più di qualsiasi altro gruppo. Le specie più pericolose sono B. asper e B. atrox. Senza trattamenti sanitari il tasso di mortalità è circa del 7% altrimenti oscilla tra lo 0.5 ed il 3%.[2]
I tipici sintomi di avvelenamento da Bothrops includono dolore immediato, capogiri, nausea, vomito, aumento della sudorazione, cefalea, sanguinamento della zona in cui è avvenuto il morso, necrosi, sanguinamento da naso e gengive, ecchimosi, eritemi, ipotensione, tachicardia, ematemesi, melena, ematuria, emorragie intracerebrali, insufficienza renale e necrosi corticale bilaterale. Normalmente si può presentare un impallidimento del tessuto nella zona colpita che può estendersi al torso o all'estremità dell'arto.[2]
In generale la morte deriva da ipovolemia, insufficienza renale e emorragia intracranica. Le complicazioni comuni includono necrosi e insufficienza renale dovuta a shock ipovolemico.[2]
Il genere comprende le seguenti specie:[3]
Bothrops Wagler, 1824 è un genere di serpenti crotalini appartenente alla famiglia dei viperidi, originario del Centro e del Sud America. Il nome generico deriva dalle parole greche bothros e ops, che significano rispettivamente fossa e occhio o faccia, una chiara allusione ai recettori termici localizzati sul naso dell'animale. Gli individui appartenenti a questo genere sono responsabili della maggior parte delle morti dovute a morsi di serpente nelle zone in cui sono presenti.
Dal loro soprannome "Ferri di lancia" prende anche titolo l'omonimo romanzo di Rex Stout con protagonista Nero Wolfe.