The Zanzibar servaline genet (Genetta servalina archeri) is a recently discovered subspecies of servaline genet endemic to Unguja Island in the Tanzanian archipelago of Zanzibar. Its conservation status is uncertain.[1]
The closest known relative of the Zanzibar servaline genet is Lowe's servaline genet, G. s. lowei, a subspecies which is found in the Eastern Arc Mountains of mainland Tanzania. These two animals have presumably been evolving independently since at least the end of the last ice age, when Unguja was separated from continental Africa by rising sea levels. The survival of the servaline genet on the island parallels that of the endemic Zanzibar leopard, and the Zanzibar red colobus.
Although the servaline was known to rural Zanzibaris,[2] zoologists remained unaware of its existence until the last decade of the 20th century. In 1995 Tony Archer, a wildlife consultant working in Zanzibar, acquired a dried skin and skull in the village of Kitogani, in south-central Unguja. This specimen was subsequently described as a new subspecies of servaline genet (G. s. archeri), named in honour of Archer.[1]
In January 2003 live Zanzibar servaline genets were photographed for the first time in nearby Jozani-Chwaka Bay National Park. Camera traps yielded pictures of servalines at four locations, two in groundwater forest in the heart of the park and two in dry scrub to the north-east. These photographs provided new information about the distribution of the genet and its physical characteristics.[3][4]
The Zanzibar servaline genet (Genetta servalina archeri) is a recently discovered subspecies of servaline genet endemic to Unguja Island in the Tanzanian archipelago of Zanzibar. Its conservation status is uncertain.
La genetta servalina di Zanzibar (Genetta servalina archeri) è una sottospecie di genetta servalina endemica dell'isola di Unguja, nell'arcipelago tanzaniano di Zanzibar. Il suo status di conservazione è incerto[1].
Il parente più stretto conosciuto della genetta servalina di Zanzibar è la genetta servalina di Lowe, G. s. lowei, una sottospecie che vive sull'Arco Montuoso Orientale della Tanzania continentale. Questi due animali si sono presumibilmente evoluti separatamente alla fine dell'ultima era glaciale, quando Unguja si separò dall'Africa continentale in seguito all'innalzamento del livello del mare. La sopravvivenza della genetta servalina sull'isola è parallela a quella degli endemici leopardo di Zanzibar e colobo rosso di Zanzibar.
Sebbene la servalina fosse nota ai contadini zanzibariani[2], gli zoologi rimasero all'oscuro della sua esistenza fino all'ultimo decennio del XX secolo. Nel 1995 Tony Archer, un consulente naturalista al lavoro a Zanzibar, acquistò una pelle essiccata ed un cranio nel villaggio di Kitogani, nella zona centro-meridionale di Unguja. Questo esemplare venne in seguito descritto come una nuova sottospecie di genetta servalina (G. s. archeri) e gli venne dato un nome scientifico in onore di Archer[1].
Nel gennaio 2003 vennero fotografate per la prima volta delle genette servaline di Zanzibar vive nei pressi del Jozani-Chwaka Bay National Park. Le trappole fotografiche catturarono immagini delle servaline in quattro località, due nella foresta sommersa nel cuore del parco e due nella boscaglia secca del nord-est. Queste fotografie dettero nuove informazioni sulla distribuzione della genetta e sulle sue caratteristiche fisiche[3][4].
La genetta servalina di Zanzibar (Genetta servalina archeri) è una sottospecie di genetta servalina endemica dell'isola di Unguja, nell'arcipelago tanzaniano di Zanzibar. Il suo status di conservazione è incerto.