The cardueline finches are a subfamily, Carduelinae, one of three subfamilies of the finch family Fringillidae, the others being the Fringillinae and the Euphoniinae. The Hawaiian honeycreepers are now included in this subfamily.[1] Except for the Hawaiian honeycreepers which underwent adaptive radiation in Hawaii and have evolved a broad range of diets, cardueline finches are specialised seed eaters, and unlike most passerine birds, they feed their young mostly on seeds, which are regurgitated.[2] Besides this, they differ from the other finches in some minor details of their skull.[2] They are adept at opening seeds and clinging to stems, unlike other granivorous birds, such as sparrows and buntings, which feed mostly on fallen seeds.[3] Some members of this subfamily are further specialised to feed on a particular type of seed, such as cones in the case of crossbills.[2] Carduelines forage in flocks throughout the year, rather than keeping territories, and males defend their females rather than a territory or nest.[4]
The name Carduelina[e] for the subfamily was introduced by the Irish zoologist Nicholas Aylward Vigors in 1825.[5][6] Carduelinae is derived from the Latin name carduelis and the binomial name Carduelis carduelis for a goldfinch, one of the species in the subfamily.[7]
The Carduelinae subfamily contains 186 species divided into 49 genera. Of the 186 species, 15 are now extinct; these are the Bonin grosbeak and 14 Hawaiian honeycreepers.[8]
The cardueline finches are a subfamily, Carduelinae, one of three subfamilies of the finch family Fringillidae, the others being the Fringillinae and the Euphoniinae. The Hawaiian honeycreepers are now included in this subfamily. Except for the Hawaiian honeycreepers which underwent adaptive radiation in Hawaii and have evolved a broad range of diets, cardueline finches are specialised seed eaters, and unlike most passerine birds, they feed their young mostly on seeds, which are regurgitated. Besides this, they differ from the other finches in some minor details of their skull. They are adept at opening seeds and clinging to stems, unlike other granivorous birds, such as sparrows and buntings, which feed mostly on fallen seeds. Some members of this subfamily are further specialised to feed on a particular type of seed, such as cones in the case of crossbills. Carduelines forage in flocks throughout the year, rather than keeping territories, and males defend their females rather than a territory or nest.
The name Carduelina[e] for the subfamily was introduced by the Irish zoologist Nicholas Aylward Vigors in 1825. Carduelinae is derived from the Latin name carduelis and the binomial name Carduelis carduelis for a goldfinch, one of the species in the subfamily.
I Carduelinae Vigors, 1825 sono una sottofamiglia di uccelli passeriformi della famiglia Fringillidae[1].
Il nome scientifico della sottofamiglia deriva da quello del cardellino, Carduelis carduelis[2]. Esso venne ideato e introdotto dallo zoologo irlandese Nicholas Aylward Vigors, nel 1825[3][4].
A questa sottofamiglia vengono ascritte sia le specie di minori dimensioni (lucherino andino e lucherino dorsonero con 9,5 cm di lunghezza e 8,4 g di peso) che le più grandi (frosone dal collare con 24 cm di lunghezza e 83 g di peso, nonché singoli esemplari di ciuffolotto delle pinete che misurano fino a 25,5 cm e di frosone vespertino pesanti 86,1 g) in seno ai fringillidi[5][6].
Pur presentando forma e dimensioni variabili, i membri della sottofamiglia Carduelinae presentano tutti dei caratteri generali comuni, riconducibili alla conformazione del cranio[7]. L'aspetto è solitamente tozzo e massiccio, con testa arrotondata, occhi vivaci, ali appuntite e generalmente più unghe della coda, che è squadrata o al più forcuta: il becco presenta foggia variabile ma è generalmente conico, a volte di eccezionale robustezza (frosoni), altre volte sottile e ricurvo (molti drepanidini), altre ancora incrociato (crocieri), ma generalmente non molto lungo. Il piumaggio risulta anch'esso piuttosto diversificato nelle varie specie, presentandosi in genere dominato dalle tonalità del grigio-bruno o del rosso, con tendenza a schiarirsi ventralmente ed a scurirsi su testa e dorso, con presenza in un certo numero di specie di barre alari più chiare: in molte specie è presente dicromatismo sessuale, coi maschi più vivacemente colorati rispetto alle femmine.
Gli appartenenti alla sottofamiglia hanno dieta essenzialmente granivora: a differenza degli altri passeriformi (come passeri e zigoli), essi sono specializzati nel nutrirsi direttamente dalle fonti di cibo, piuttosto che nel cercare il cibo al suolo[8]. La forma del becco spesso è un adattamento alla dieta specializzata dell'animale: i becchi massivi dei frosoni servono a rompere i noccioli più coriacei, il becco incrociato dei crocieri ben si adatta ad estrarre i pinoli, mentre i lunghi e sottili becchi dei drepanidini hawaiiani si rivelano utili a suggere il nettare dai fiori.
I Carduelinae si muovono perlopiù in coppie o in stormi: durante il periodo riproduttivo, tuttavia, le coppie tendono a isolarsi divenendo territoriali. I pulli, a differenza di buona parte dei passeriformi, vengono nutriti dai genitori in massima parte con semi rigurgitati, e solo una piccola percentuale del loro nutrimento è di origine animale[7].
Carduelinae è una sottofamiglia praticamente cosmopolita: se ne trovano rappresentanti un po' in ogni parte del globo (eccezion fatta per l'Australia e le aree polari), con tendenza a concentrarsi in Eurasia e a dare tipicità per una singola regione (i drepanidini alle Hawaii, i carpodacini in Estremo Oriente, Crithagra in Africa, etc.): in generale, essi possono essere osservati in qualsiasi ambiente dove vi sia presenza di acqua e vegetazione per nidificare e nutrirsi, dalle aree semidesertiche e desertiche alle zone innevate montane e alla tundra.
La tassonomia della sottofamiglia è sempre stata piuttosto tormentata: con l'avanzamento delle analisi genetiche, tuttavia, è stata fatta chiarezza sui legami filogenetici in seno al taxon, portando ad alcune modifiche consistenti:
Pertanto, attualmente la sottofamiglia è organizzata come segue:
Sottofamiglia Carduelinae
La sottofamiglia si mostra vicina a quella degli Euphoniinae, con la quale forma un clade distanziato dai Fringillinae, più basali[1]: al suo interno, oltre ai Coccothraustini più basali, si trova il clade Carpodacini-Drepanidini (con questi ultimi discendenti diretti dei primi[9]), i Pyrrhulini e, leggermente meno affini, i Carduelini[1].
I Carduelinae Vigors, 1825 sono una sottofamiglia di uccelli passeriformi della famiglia Fringillidae.