Das Voralpen-Aschenkraut oder Obir-Aschenkraut (Tephroseris longifolia) ist eine Pflanzenart aus der Gattung der Aschenkräuter (Tephroseris) innerhalb der Familie der Korbblütler (Asteraceae).
Das Voralpen-Aschenkraut ist ein ausdauernde, krautige Pflanze und erreicht Wuchshöhen von 20 bis 60 Zentimetern. Stängel, Laubblätter, Korbstiele und die Hülle der Körbe sind drüsig behaart, meist auch spinnwebig-wollig behaart, wodurch die Drüsenhaare häufig verdeckt sind.
Die Spreite der Grundblätter ist grob gezähnt, meist von eiförmiger bis länglich-elliptischer Gestalt. Die Spreite ist meist abrupt in den Blattstiel verschmälert, der seinerseits breit geflügelt ist. Die Spreite ist 4 bis 20 Zentimeter lang und 1,5 bis 3,5 Zentimeter breit. Die mittleren Stängelblätter sind mit breit geflügeltem Stiel leicht herzförmig sitzend, ihr Blattrand ist meist gezähnt. Die oberen Stängelblätter sind lanzettlich bis linealisch, haben einen verschmälerten Grund und sind sitzend. Sie sind grob gezähnt.
Die Blütezeit reicht Mai bis Juli. Drei bis zehn lang gestielte Blütenkörbe stehen zusammen. Die Blütenkörbe haben einen Durchmesser von 3 bis 4 cm, selten nur 2,5 cm. Die Hülle ist glockig und 8 bis 12 mm lang und besitzt keine Außenhülle. Die 21 Hüllblätter sind lanzettlich, grün und tragen manchmal eine purpurne Spitze. Sie sind mit drüsigen und drüsenlosen Haaren besetzt und jung spinnwebig-wollig. Die Blüten sind hell- bis goldgelb. Zungenblüten sind stets vorhanden und sind 12 bis 15 mm lang und schmal. Der Pappus ist in etwa so lang wie die Kronröhre.
Die Achäne ist 3 bis 4 mm lang und kahl, lediglich jung kann sie zerstreut flaumig behaart sein.
Tephroseris longifolia und speziell Tephroseris longifolia subsp. gaudinii haben beide die Chromosomenzahl 2n = 48.[1][2]
Beim Voralpen-Aschenkraut handelt es sich um einen Hemikryptophyten.
Das Voralpen-Aschenkraut im eigentlichen Sinn (Tephroseris longifolia s. str.) kommt in Mitteleuropa nur südlich der Donau vor, in Österreich in Ober- und Niederösterreich, Burgenland, Steiermark, Kärnten und Salzburg. Es wächst in Kar- und Hochstaudenfluren, in feuchten Wiesen und lichten Wäldern. Bezüglich des pH-Werts des Untergrundes ist diese Art indifferent. Sie kommt zerstreut von der montanen bis subalpinen Höhenstufe vor, selten auch in der collinen.
Die Tephroseris-Arten wurden früher zur Gattung Greiskräuter (Senecio) gestellt. Ein Synonym ist Senecio ovirensis (W.D.J.Koch) DC., weshalb diese Art auch Obir-Greiskraut genannt wird.
Das Voralpen-Aschenkraut gehört in die Artengruppe Tephroseris ovirensis/longifolia. Weitere Vertreter der Artengruppe sind Tephroseris pseudocrispa (= Senecio pseudocrispus) und Tephroseris tenuifolia (= Senecio gaudinii).
Tephroseris longifolia s. str. ist die hier beschriebene Sippe. In den Karpaten gibt es dazu noch Tephroseris longifolia subsp. moravica[3].
Nach Euro+Med kann man diese Gruppe als Tephroseris longifolia s. l. folgendermaßen gliedern:[4]
Das Voralpen-Aschenkraut oder Obir-Aschenkraut (Tephroseris longifolia) ist eine Pflanzenart aus der Gattung der Aschenkräuter (Tephroseris) innerhalb der Familie der Korbblütler (Asteraceae).
Il Senecione a foglie lunghe (nome scientifico Tephroseris longifolia (Jacq.) Griseb. & Schenk, 1852) è una pianta erbacea, perenne a fiori gialli, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Il nome generico potrebbe derivare dal termine greco ”tephros” (= color della cenere) in riferimento alle foglie un po' tomentose e un po' ragnatelose e spesso grigiastre.[1] Il termine specifico (”longifolia”) fa riferimento alle sue lunghe foglie (anche questa è una caratteristica tipica delle specie di questa voce).
Il binomio scientifico è stato proposto inizialmente dal medico, chimico e botanico olandese Nikolaus Joseph von Jacquin (1727 -1817) e perfezionato inseguito dai botanici tedeschi August Heinrich Grisebach (1814 – 1879) e Joseph August Schenk (1815 – 1891) in una pubblicazione del 1852.
(La seguente descrizione è relativa alla specie Tephroseris longifolia s.l.; per i dettagli delle varie sottospecie vedere più avanti.)
L'altezza di queste piante varia da 2 a 9 dm. La forma biologica è emicriptofita rosulata (H ros), ossia sono piante perenni, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve; hanno inoltre le foglie disposte a formare una rosetta basale. Queste piante possiedono al loro interno delle sostanze chimiche quali i lattoni sesquiterpenici e alcaloidi pirrolizidinici[2]
Le radici sono secondarie.
La parte aerea del fusto è eretta con superficie striato-angolosa. La ramosità di tipo corimboso è verso l'alto.
Le foglie sono di due tipi: basali e caulinari. Quelle basali formano una rosetta. La lamina è ovata (o largamente lanceolata) e generalmente crenata. Le foglie sono picciolate. Quelle caulinari hanno una lamina di tipo lanceolato allungata ma anche ovata con base cordata. Le nervature sono pennate. Il margine è intero o dentato o seghettato. Le superiori sono semiamplessicauli. Il picciolo di quelle inferiori non è alato. Dimensioni delle foglie basali: larghezza 2 –3 cm; lunghezza 3 – 6 cm. Dimensioni delle foglie caulinari: larghezza 2 –3 cm; lunghezza 6 – 10 cm.
L'infiorescenza è formata da alcuni capolini in formazione corimbosa che normalmente sovrastano l'apparato fogliare. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae : un peduncolo sorregge un involucro a coppa composto da circa 13-21 squame lineari disposte su un unico rango e tutte uguali fra loro, che fanno da protezione al ricettacolo più o meno piano e nudo (senza pagliette)[3] sul quale s'inseriscono due tipi di fiori: quelli esterni ligulati gialli e quelli interni tubulosi di colore giallo aranciato. Diametro dei capolini: 2 – 4 cm. Diametro dell'involucro: 6 – 8 mm. Lunghezza delle squame: 8 – 12 mm.
I fiori sono zigomorfi e tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Sono inoltre ermafroditi, più precisamente i fiori del raggio (quelli ligulati) sono femminili; mentre quelli del disco centrale (tubulosi) sono bisessuali.
I frutti sono degli acheni cilindrici e glabri (o con singoli peli). Sono inoltre provvisti di un pappo biancastro.
La famiglia di appartenenza della Tephroseris longifolia (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[5] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[6]). Il genere Tephroseris (Rchb.) Rchb. contiene 30 - 40 specie distribuite in tutto il mondo (Europa – Asia – America del nord) ma con habitat in preferenza situati in zone temperate. La quasi totalità delle specie di queste genere derivano dal genere Senecio (Sandro Pignatti nella ”Flora d'Italia” le considera ancora come Gruppo di Senecio gaudinii all'interno del genere Senecio). Si distinguono soprattutto per le squame dell'involucro: sono presenti solamente le squame interne, allungate e disposte su una sola serie (sono assenti quindi le squame esterne); anche l'infiorescenza è abbastanza caratteristica: è di tipo corimboso-ombrelliforme con una ramosità breve e posizionata molto in alto.
Il numero cromosomico di T. longifolia è: 2n = 48.[7]
Per questa specie sono riconosciute 4 sottospecie presenti in Italia qui sotto descritte:[8][9][10]
Altra sottospecie riconosciuta ma non presente in Italia:[11]
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[10][12][13][14]
Il Senecione a foglie lunghe (nome scientifico Tephroseris longifolia (Jacq.) Griseb. & Schenk, 1852) è una pianta erbacea, perenne a fiori gialli, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Tephroseris longifolia là một loài thực vật có hoa trong họ Cúc. Loài này được (Jacq.) Griseb. & Schenk miêu tả khoa học đầu tiên năm 1852.[1]
Tephroseris longifolia là một loài thực vật có hoa trong họ Cúc. Loài này được (Jacq.) Griseb. & Schenk miêu tả khoa học đầu tiên năm 1852.