La agujeta africana o saltón es la especie Hyporhamphus picarti, un pez marino de la familia hemirránfidos, distribuido por la costa este del océano Atlántico desde Marruecos hasta Angola, así como por la costa sur del mar Mediterráneo desde Líbano hasta Marruecos.[1]
Es pescado para alimentación humana y se comercializa fresco en los mercados.[1]
Con el cuerpo largo y mandíbula inferior más larga que la superior como es característico de la familia, con una longitud máxima descrita de 20 cm, aunque su longitud máxima normal es de 15 cm.[2]
Habitan aguas marinas y salobres subtropicales, bento-pelágicas siempre cerca de la costa, a menudo penetrando en estuarios.[3]
Viven en o cerca del fondo, donde se alimenta de algas y restos orgánicos que recogen de la superficie del sedimento.[4] Formas cardúmenes, que son atraídos por las luces de los barcos de pesca en la noche; los huevos son adheridos a la vegetación acuática por hilos pegajosos.[5]
La agujeta africana o saltón es la especie Hyporhamphus picarti, un pez marino de la familia hemirránfidos, distribuido por la costa este del océano Atlántico desde Marruecos hasta Angola, así como por la costa sur del mar Mediterráneo desde Líbano hasta Marruecos.
Hyporhamphus picarti Hyporhamphus generoko animalia da. Arrainen barruko Hemiramphidae familian sailkatzen da.
Espezie hau Egeo itsasoan aurki daiteke.
Hyporhamphus picarti Hyporhamphus generoko animalia da. Arrainen barruko Hemiramphidae familian sailkatzen da.
Hyporhamphus picarti o mezzobecco africano[2] (Valenciennes, 1847) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Hemiramphidae[3].
L'areale di questa specie comprende le regioni tropicali e subtropicali dell'oceano Atlantico orientale tra il Marocco e l'Angola. È presente anche nel mar Mediterraneo orientale tra Israele e il Libano mentre manca nel resto del bacino. La sua presenza nel Mediterraneo è considerata un relitto delle fasi calde del Terziario[4]. Nel Mediterraneo non è comune[1].
È una specie strettamente costiera che vive appena sotto il pelo dell'acqua, a profondità non superiori a 6 metri[2]. Penetra negli estuari[4] e nelle lagune salmastre[1].
Come tutti gli Hemiramphidae ha la mascella inferiore allungata come quelle dell'aguglia comune mentre la superiore è di lunghezza normale e di forma triangolare. Il corpo è slanciato, con ventre e dorso diritti e paralleli (al contrario dell'affine Hemiramphus far, anch'esso immigrato nel Mediterraneo orientale), la pinna dorsale e la pinna anale sono brevi e arretrate, poste appena prima del peduncolo caudale. La pinna dorsale è inserita leggermente più avanti dell'anale. Le pinne ventrali sono inserite posteriormente alla metà del corpo. La pinna caudale è appena forcuta a differenza dell'affine e molto simile specie lessepsiana Hyporhamphus affinis anch'essa diffusa nel Mediterraneo orientale che ha la coda profondamente biloba. Il corpo è coperto di scaglie piuttosto grandi. La livrea è caratterizzata da una stretta fascia argentea sui fianchi, che tuttavia può mancare in alcuni individui[4][2].
La taglia massima nota è di 20 cm[4] ma comunemente non supera i 15[4].
Gregario, si incontra in banchi, talvolta molto numerosi. Viene attratto dalle luci[1][4].
Si nutre di alghe e detrito[5]. Anche se è una specie che vive appena sotto il pelo dell'acqua si nutre sul fondo prendendo l'alimento dalla superficie del sedimento[1][4].
Le uova hanno filamenti adesivi e vengono deposte sulla vegetazione acquatica[1][4].
Di scarsa importanza e limitata ad alcune aree sia nell'Atlantico che nel Mediterraneo[4]. Viene pescato con reti da circuizione o più spesso con sciabiche da spiaggia[1].
H. picarti è generalmente una specie abbondante, anche se nel Mediterraneo non è comune, ed è sottoposta a uno sforzo di pesca molto limitato. Per questo la Lista rossa IUCN valuta questa specie come "a rischio minimo".
Hyporhamphus picarti o mezzobecco africano (Valenciennes, 1847) è un pesce osseo marino appartenente alla famiglia Hemiramphidae.
Hyporhamphus picarti is een straalvinnige vissensoort uit de familie van halfsnavelbekken (Hemiramphidae).[1] De wetenschappelijke naam van de soort is voor het eerst geldig gepubliceerd in 1847 door Valenciennes.
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