La canapiglia (Mareca strepera (Linnaeus, 1758)) è un uccello anseriforme della famiglia degli Anatidi.[2]
È un'anatra di superficie con caratteristico specchio alare bianco e nero. Il maschio è grigio scuro fittamente striato, la femmina bruna macchiata di nero, simile al giovane. Il becco del maschio è scuro, più chiaro quello della femmina, le zampe sono giallo arancio. La lunghezza totale è di 46–56 cm e l'apertura alare di 84–95 cm. Pesa 470-1300 g.
Specie migratrice e stanziale, diffusa in Eurasia e Nordamerica, in Europa evidenzia una distribuzione puntiforme, soprattutto nelle parti sudoccidentali. In Italia nidifica con una popolazione di 20-50 coppie, mentre è più comune come svernante, con 4000-5500 individui censiti annualmente.
Frequenta zone umide d'acqua dolce e salmastra, come paludi, stagni, laghi, lagune ecc., purché ricoperte da adeguata vegetazione emergente. Si osserva raramente in mare.
Di abitudini gregarie, la canapiglia non forma però gruppi molto numerosi. Poco rumorosa, emette richiami simili a quelli del germano reale.
Si ciba di sostanze vegetali, invertebrati e piccoli vertebrati, come anfibi e pesci.
Tra aprile e giugno di solito depone, in un nido ben celato tra la bassa vegetazione, 8-12 uova bianco-rosate, alla cui incubazione provvede la femmina per 24-26 giorni. I piccoli possono abbandonare il nido subito dopo la nascita, ma divengono atti al volo a 45-50 giorni di età. Depone una covata annua.
In molti Paesi dell'Europa orientale la canapiglia è in forte diminuzione a causa di bonifiche, disturbi antropici e modificazioni ambientali.
La canapiglia (Mareca strepera (Linnaeus, 1758)) è un uccello anseriforme della famiglia degli Anatidi.