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Pelecanus onocrotalus ( Italian )

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Il pellicano bianco maggiore (Pelecanus onocrotalus Linnaeus, 1758), noto anche come pellicano bianco comune, pellicano bianco orientale, pellicano rosato, è un grande uccello pescatore della famiglia Pelecanidae.[2] Il suo areale si estende dall'Europa sud-orientale attraverso l'Asia e l'Africa, nelle paludi e nei laghi poco profondi.

Il pellicano bianco maggiore è classificato come una specie a rischio minimo nella Lista rossa IUCN delle specie minacciate d'estinzione (IUCN). È elencato nell'Appendice I della Convenzione sulla conservazione delle specie migratorie, nell'Allegato I della Direttiva Uccelli dell'UE sulla conservazione degli uccelli selvatici e nell'Appendice II della Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotipi in Europa. È inoltre elencato all'interno di 108 zone di protezione speciale nell'Unione europea. Si trova all'interno di 43 Important Bird Area (IBA) nel suo areale europeo. È una delle specie per le quali l'Accordo sulla conservazione degli uccelli acquatici migratori dell'Africa-Eurasia (AEWA) viene applicato.

Descrizione

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In Etiopia

Il pellicano bianco comune è un grande uccello di dimensioni ragguardevoli e insieme al pellicano riccio è, in media, la più grande specie di pellicano conosciuta. Gli esemplari adulti possono raggiungere una lunghezza di 140-180 centimetri (55-71 pollici)[3] ed il loro lungo becco raggiunge anche i 28,9-47,1 centimetri (11,4-18,5 pollici) di lunghezza.[4][5][6] Il pellicano bianco comune presenta una delle aperture alari più grandi tra gli uccelli, misurando da 226 a 360 centimetri (7,5-11,10 pollici)[4], dimensioni superate solamente da alcuni rapaci e dai grandi albatros.[7][8] Un maschio adulto misura in media circa 175 centimetri (69 pollici) di lunghezza; pesa da 9 a 15 kg (da 20 a 33 libbre)[4] mentre le popolazioni più grandi del Paleartico raggiungono generalmente gli 11 kg (24 libbre), raggiungendo raramente i 13 kg (29 libbre).[9] Negli esemplari più grandi il becco può raggiungere una lunghezza compresa tra i 34,7 e i 47,1 centimetri (da 13,7 a 18,5 pollici). Le femmine raggiungono una lunghezza media di 148 centimetri (58 pollici) ed è notevolmente più leggera del maschio, con un peso di 5,4-9 kg (da 12 a 20 libbre) e un becco di 28,9-40,0 centimetri (11,4-15,7 pollici) di lunghezza.[9] Al lago Edoardo, Uganda, una cernita sul peso medio di questi uccelli ha dimostrato che i 52 maschi pesati raggiungevano un peso di 11,45 kg (25,2 libbre) mentre le 22 femmine pesate raggiungevano i 7,59 kg (16,7 libbre). In Sudafrica, il peso medio dei maschi è di 9,6 kg (21 libbre) mentre nelle femmine è di 6,9 kg (15 libbre). Il dimorfismo sessuale è particolarmente pronunciato in questa specie (forse il più grande pronunciato di qualsiasi altro pellicano esistente), poiché a volte il maschio può pesare in media più del 30% della femmina, rivaleggiando con l'otarda kori, che presenta un dimorfismo sessuale ancora più pronunciato, per l'uccello volante africano più pesante (entrambi in media sono leggermente più pesanti dell'grifone del Capo e della gru carunculata). Alcune piccole popolazioni del suo areale euroasiatico possono raggiungere un peso leggermente superiore rispetto alle popolazioni africane.[10][11] Tra le misure standard, la corda alare (la misura presa quando l'ala viene ripiegata, partendo dal polso fino alla più lunga penna primaria) va da 60 a 73 centimetri (24-29 pollici), la coda da 16 a 21 centimetri (6,3-8,3 pollici) e il tarso da 13 a 14,9 centimetri (5,1-5,9 pollici). Le misurazioni standard in diverse aree indicano che i pellicani del Paleartico occidentale sono leggermente più grandi di quelli dell'Asia e dell'Africa.

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Un esemplare mentre atterra sulla superficie del mare, in Namibia
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Un esemplare al St James' Park, Londra
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In volo, in Etiopia

Il maschio presenta una curvatura verso il basso nel collo e la femmina ha un becco più corto e dritto. Il piumaggio è prevalentemente bianco tranne che sulle penne remiganti, con una debole sfumatura rosa sul collo e macchie giallastre alla base del collo e sul petto.[4] Le penne primarie sono nere, con fusti bianchi alla base, occasionalmente con punte più chiare e frange strette. Nere sono anche le penne secondarie, ma con una frangia biancastra. Le copritrici superiori, inferiori e terziali sono bianche.[4] Il volta è privo di piume e presenta pelle rosata che circonda gli occhi scuri, con un'iride che va dal marrone-rosso a marrone scuro.[4][6][12] Le zampe sono giallo-beige.[12] Durante la stagione riproduttiva, la pelle rosata del maschio diventa più accesa mentre nella femmina la pelle tende più all'arancione.[13] Il becco è per lo più grigio bluastro, con una punta rossa, bordi mascellari rossastri e una sacca golare che va dal giallo crema al giallo tuorlo.[4] Il piumaggio bianco è tinto di rosa con macchie giallastre sul petto.[6][12] È presente anche una corta cresta di piume ispide sulla nuca.[3][4][12]

Nei giovani, invece, la parte inferiore del corpo è più scura e brunastra, mentre il dorso è più pallido. Le copritrici subalari sono per lo più bianco opaco, mentre le copritrici superiori sono più scure ed è presente una barra brunastra scura sulle copritrici inferiori. Le copritrici superiori delle terziali posteriori hanno per lo più punte più chiare con una sfumatura grigio-argentea sulle copritrici secondarie maggiori e sulle terziali.[4] Le remiganti sono più scure,[12] tendendo al marroncino.[14] La testa, il collo e le parti superiori, comprese le copritrici dell'ala superiore, sono per lo più marroni.[4][15] La pelle del viso, il becco, la sacca golare e le zampe, dei giovani, sono invece grigiastri.[4][14] La sua coda nerastra ha occasionalmente una sfumatura grigio-argentea.[4]

Il pellicano bianco comune si distingue da tutti gli altri pellicani per il suo piumaggio. Il volto è nuda e le piume sulla fronte si assottigliano, mentre nelle altre specie la fronte è completamente piumata. In volo, il sott'ala è bianco con remiganti nere negli adulti, simili solo a quelle del pellicano bianco americano (P. erythrorhynchos), mentre quest'ultimo ha penne secondarie interne bianche.[9] Si differenzia dal pellicano riccio per il suo piumaggio bianco puro, piuttosto che bianco sporco, e dal volto nudo rosa.[16] Il pellicano grigio asiatico (P. philippensis) è leggermente più piccolo, con un piumaggio bianco grigiastro e un becco più pallido e di colore più opaco.[6] Allo stesso modo, il pellicano dorso rosato (P. rufescens) è più piccolo, con un piumaggio grigio-brunastro, un becco rosa chiaro o grigiastro e una macchia rosata sul dorso.[16]

Il pellicano bianco comune è per lo più silenzioso, ma ha una varietà di richiami bassi, grugniti e ringhi. Il richiamo in volo è un gracidio profondo,[16] mentre nelle colonie riproduttive, emette richiami moooo più profondi.[3]

Biologia

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Uovo di Pelecanus onocrotalus

Ben adattati alla vita acquatica, una volta in aria i pellicani, grazie alle lunghe ali, sono forti volatori e si spostano spesso in spettacolari formazioni a V.
A volte gruppi di pellicani comuni di 6-8 individui si dispongono in acqua in una formazione a ferro di cavallo, immergono i grandi becchi e, battendo le grandi ali, catturano i pesci in fuga.

Alimentazione

L'alimentazione è composta da pesci, crostacei, vermi e talvolta rifiuti. Spesso il pellicano trattiene il cibo mantenendolo nella parte inferiore del becco detto sacco golare.[17] Prima di ingerire il nutrimento, il pellicano elimina l'acqua che è penetrata nella sacca insieme al cibo, facendola uscire dalla fessura del becco.

Riproduzione

In genere nidificano vicini tra loro, in colonie numerose. La femmina depone 2-4 uova in un nido fatto di rametti, su un albero o nell'erba. I piccoli sono allevati da entrambi i genitori.

Distribuzione e habitat

Il pellicano comune vive in laghi interni e paludi dell'Europa sudorientale, Asia e Africa. Tuttavia Plinio il Giovane (61113) parla di Pellicani visti anche nella Gallia settentrionale che si affaccia sul Mare del Nord.[18]

Note

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Pelecanus onocrotalus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Gill F. and Donsker D. (eds), Family Pelecanidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 7 maggio 2014.
  3. ^ a b c (EN) Ian Sinclair, P. A. R. Hockey e Norman Arlott, The Larger Illustrated Guide to Birds of Southern Africa, Struik, 2005, pp. 58, ISBN 9781770072435.
  4. ^ a b c d e f g h i j k l del Hoyo, Elliot e Sargatal (a cura di), Handbook of the Birds of the World, vol. 1, Barcellona, Lynx Edicions, 1992, ISBN 978-84-87334-10-8.
  5. ^ John Fanshawe e Terry Stevenson, Birds of East Africa, Elsevier Science, 2001, ISBN 978-0-85661-079-0.
  6. ^ a b c d (EN) Allen Jeyarajasingam, A Field Guide to the Birds of Peninsular Malaysia and Singapore, Oxford University Press, 2012, pp. 109, ISBN 9780199639434.
  7. ^ Gerald Wood, The Guinness Book of Animal Facts and Feats, 1983, ISBN 978-0-85112-235-9.
  8. ^ Peter Harrison, Seabirds: An Identification Guide, Houghton Mifflin Harcourt, 1991, ISBN 978-0-395-60291-1.
  9. ^ a b c A. Elliott, D.A. Christie, Jutglar F., Garcia E.F.J. e G.M. Kirwan, Mangrove Swallow (Tachycineta albilinea), in Handbook of the Birds of the World Alive, Barcellona, Lynx Edicions, 2017. URL consultato il 23 agosto 2017.
  10. ^ CRC Handbook of Avian Body Masses, seconda, CRC Press, 2008, ISBN 978-1-4200-6444-5.
  11. ^ Johnsgard, P. A. (1993). Cormorants, darters, and pelicans of the world. Smithsonian Inst Pr.
  12. ^ a b c d e (EN) Richard Porter e Simon Aspinall, Birds of the Middle East, Bloomsbury Publishing, 2016, pp. 68, ISBN 9781472946003.
  13. ^ G.R. Mclachlan e R. Liversidge, 42 White Pelican, in Roberts Birds of South Africa, Illustrated by Lighton, N.C.K.; Newman, K.; Adams, J.; Gronvöld, H., 4th, The Trustees of the John Voelcker Bird Book Fund, 1978, pp. 23–24.
  14. ^ a b (EN) John Harrison, A Field Guide to the Birds of Sri Lanka, Oxford University Press, 2011, pp. 25, ISBN 9780199585663.
  15. ^ (EN) Richard Grimmett, Tom J. Roberts, Tim Inskipp e Clive Byers, Birds of Pakistan, A&C Black, 2008, pp. 150, ISBN 9780713688009.
  16. ^ a b c (EN) Mark Beaman e Steve Madge, The Handbook of Bird Identification: For Europe and the Western Palearctic, A&C Black, 2010, pp. 84, ISBN 9781408135235.
  17. ^ Uccelli: Pellicano bianco - Sapere.it, su sapere.it. URL consultato il 15 giugno 2017.
  18. ^ Plinio il Giovane, Storia naturalis, Lib. X, LXVI

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Il pellicano bianco maggiore è classificato come una specie a rischio minimo nella Lista rossa IUCN delle specie minacciate d'estinzione (IUCN). È elencato nell'Appendice I della Convenzione sulla conservazione delle specie migratorie, nell'Allegato I della Direttiva Uccelli dell'UE sulla conservazione degli uccelli selvatici e nell'Appendice II della Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotipi in Europa. È inoltre elencato all'interno di 108 zone di protezione speciale nell'Unione europea. Si trova all'interno di 43 Important Bird Area (IBA) nel suo areale europeo. È una delle specie per le quali l'Accordo sulla conservazione degli uccelli acquatici migratori dell'Africa-Eurasia (AEWA) viene applicato.

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