Il boleto rosseggiante (Boletus rhodoxanthus (Krombh.) Kallenb., 1925) è un fungo basidiomicete della famiglia delle Boletaceae dalla livrea brillante, caratterizzato dal contrasto tra il colore del cappello, bianco con bordo rosa, e l'intenso colore rosso-sangue dei pori.
Dal greco rhódon = rosa e xanthós = giallo, cioè roseo e giallo, per il colore del cappello.
6–20 cm, prima emisferico, poi convesso, carnoso.
Corti, giallo-verdi, poi blu-verdi al tocco.
Piccoli, arrotondati, da giallastri a rosso-arancio a rosso sangue, al tocco virano al blu-verdastro.
6-12 x 3–5 cm, cilindrico o leggermente ingrossato alla base, color giallo vivo all'apice, rossastro alla base, ricoperto da un sottile reticolo rosso che lascia intravedere, soprattutto nella parte apicale, il contesto giallo vivo, si macchia di bluastro al tocco.
Compatta, soda, di colore giallo-limone o giallo-oro, al taglio vira intensamente al bluastro solo nel cappello, nel gambo rimane immutabile.
10-16 x 4-6 µm, bruno-oliva in massa, gialle al microscopio, lisce, ellissoidali, fusiformi, con debole depressione soprailare,.
Cresce nei boschi di latifoglia (Castanea sativa, Quercus ilex), in terreno neutro o debolmente acido, da giugno a settembre.
Tossico, anche se incostante.
Varia sensibilmente a seconda del substrato di crescita.
L'avvelenamento è talvolta di lieve entità, al punto da passare inosservato.
Può essere confuso con:
Il boleto rosseggiante (Boletus rhodoxanthus (Krombh.) Kallenb., 1925) è un fungo basidiomicete della famiglia delle Boletaceae dalla livrea brillante, caratterizzato dal contrasto tra il colore del cappello, bianco con bordo rosa, e l'intenso colore rosso-sangue dei pori.