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Chresta ( İngilizce )

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Chresta is a genus of South American flowering plants in the family Asteraceae.[3][4]

Species

As of May 2023, Plants of the World Online accepted the following species:[5]

References

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Chresta: Brief Summary ( İngilizce )

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Chresta is a genus of South American flowering plants in the family Asteraceae.

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Chresta ( İspanyolca; Kastilyaca )

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Chresta es un género de plantas fanerógamas perteneciente a la familia de las asteráceas. Comprende 20 especies descritas y de estas, solo 13 aceptadas.[1][2]

Taxonomía

El género fue descrito por Vell. ex DC. y publicado en Prodromus Systematis Naturalis Regni Vegetabilis 5: 85. 1836.[3]​ La especie tipo de Chresta sphaerocephala DC.

Especies aceptadas

A continuación se brinda un listado de las especies del género Chresta aceptadas hasta julio de 2012, ordenadas alfabéticamente. Para cada una se indica el nombre binomial seguido del autor, abreviado según las convenciones y usos.

Referencias

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Chresta: Brief Summary ( İspanyolca; Kastilyaca )

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Chresta es un género de plantas fanerógamas perteneciente a la familia de las asteráceas. Comprende 20 especies descritas y de estas, solo 13 aceptadas.​​

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Chresta ( İtalyanca )

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Chresta Vell. ex DC, 1836 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]

Etimologia

Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dai botanici José Mariano da Conceição Vellozo (1742-1811) e Augustin Pyramus de Candolle(1778-1841) nella pubblicazione " Prodromus Systematis Naturalis Regni Vegetabilis (DC.)" ( Prodr. [A. P. de Candolle] 5: 85) del 1836.[3]

Descrizione

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Il portamento
Chresta sphaerocephala
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Infiorescenza
Chresta sphaerocephala

Le piante di questo genere sono erbacee perenni a volte suffruticose con forme sia rosulate che scapose. In genere sono ricoperte da peli simmetrici o asimmetrici a forma di "T" formanti delle dense superfici a feltro; gli organi interni contengono lattoni sesquiterpenici.[4][5][6][7][8][9]

Le foglie formano una rosetta basale; mentre lungo il caule sono disposte in modo alterno oppure più raramente embricato. La forma della lamina è pennatopartita (anche profondamente). In alcune specie le venature sono quasi longitudinali con superfici argenteo-vellutate altrimenti sono pennate. I bordi possono essere continui, dentati o spinosi. Le stipole sono assenti. La superficie superiore è verde, quella inferiore è più scura.

Le infiorescenze sono formate da capolini (lungamente peduncolati) raccolti in formazioni glomerulose o subcorimbose (in qualche caso sono spicate) con maturazione orientata verso l'apice (gli organi più giovani sono verso l'alto, e quelli vecchi in basso). I capolini sono composti da un involucro a forma cilindrica, campanulata o globosa formato da 10 - 20 brattee disposte in modo embricato su 5 - 6 serie che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori tubulosi. Il ricettacolo, piatto o convesso, è nudo (senza pagliette).

I fiori, pochi per ogni capolino (da 2 a 12), sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi (e fertili) e actinomorfi.

*/x K ∞ {displaystyle infty } infty , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[10]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la corolla dei fiori ha un tubo lungo con 5 lobi finali; la superficie dei lobi può essere sericea. Il colore in prevalenza è lavanda.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[11] Le teche delle antere sono arrotondate, mentre le antere sono caudate con appendici a pareti sottili e glabre (in alcuni pochi casi sono ricoperte da ghiandole). Il polline è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed echinato (con punte).[12]
  • Gineceo: lo stilo è filiforme con base priva di nodi. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. L'ovulo è unico e anatropo. Gli stigmi dello stilo sono due ed hanno la superficie stigmatica interna (vicino alla base).[13]

I frutti sono degli acheni con pappo. La forma dell'achenio è cilindrico-prismatica (con 5 angoli) a 5 - 10 coste; i rafidi sono corti o allungati; la superficie può essere glabra o setolosa. Non è presente la fitomelanina. Il pappo è formato da brevi setole o in altri casi da peli capillari e squamelle e può essere caduco.

Biologia

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat

Le specie di questo gruppo si trovano principalmente in Brasile e nella Bolivia.[2]

Sistematica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23 000 specie distribuite su 1 535 generi[14], oppure 22 750 specie e 1 530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1 679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][7][8]

Filogenesi

Le specie di questo gruppo appartengono alla sottotribù Chrestinae descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[17] Da un punto di vista filogenetico in base alle ultime analisi sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo; a sua volta entrambi divisi in due subcladi. Il genere di questa voce appartiene al subclade relativo all'America tropicale (l'altro subclade americano comprende anche specie del Nord America e del Messico).[8]

I caratteri distintivi della sottotribù sono i seguenti:[7]

  • le infiorescenze si presentano in modo strettamente spicato con un tipo di maturazione fortemente acropetala;
  • il polline normalmente non è "lophato" (con rilevi e avvallamenti);
  • i rafidi spesso sono allungati.

Inizialmente la sottotribù descriveva tre generi: Chresta, Soaresia Sch. Bip., 1863 e Pithecoseris Mart. ex DC., 1836.[7] Ma un esame più accurato dei caratteri della specie Pithecoseris pacourinoides Mart. ex DC. (l'unica specie del genere Pithecoseris) ha evidenziato che è morfologicamente strettamente correlata alle altre specie di Chresta. In assenza di un'ipotesi filogenetica si è ritenuto di descrivere P. pacourinoides all'interno di Chresta con il nome di Chresta pacourinoides (Mart. ex DC.) Siniscalchi & Loeuille.[18]

I caratteri distintivi del genere sono i seguenti:[7]

  • Chresta pacourinoides: le foglie sono profondamente lobate; le infiorescenze sono spicate; i peduncoli sono gonfi e fistolosi.
  • resto del genere Chresta: le infiorescenze sono formate da capolini raccolti in formazioni glomerulose o subcorimbose (in qualche caso sono spicate); le foglie hanno delle venature pennate o longitudinali.

Elenco delle specie

Questo genere ha 18 specie:

Sinonimi

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Argyrovernonia MacLeish
  • Glaziovianthus G.M.Barroso
  • Pithecoseris Mart. ex DC.
  • Pycnocephalum DC.
  • Stachyanthus DC.

Note

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 10 settembre 2021.
  3. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 10 settembre 2021.
  4. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  5. ^ Strasburger 2007, pag. 860.
  6. ^ Judd 2007, pag.517.
  7. ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 160.
  8. ^ a b c Funk & Susanna 2009, pag. 441.
  9. ^ Robinson 1999, pag. 11.
  10. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  11. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  12. ^ Strasburger 2007, Vol. 2 - pag. 760.
  13. ^ Judd 2007, pag. 523.
  14. ^ Judd 2007, pag. 520.
  15. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  16. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  17. ^ Susanna et al. 2020.
  18. ^ Loeuille et al. 2014.

Bibliografia

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Chresta: Brief Summary ( İtalyanca )

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Chresta Vell. ex DC, 1836 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.

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Chresta ( Portekizce )

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Chresta é um género botânico pertencente à família Asteraceae.[1]

Referências

  1. «Chresta Vell. ex DC». Tropicos. Consultado em 23 de julho de 2019
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Chresta: Brief Summary ( Portekizce )

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Chresta é um género botânico pertencente à família Asteraceae.

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Chresta ( Vietnamca )

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Chresta là một chi thực vật có hoa trong họ Cúc (Asteraceae).[1]

Loài

Chi Chresta gồm các loài:

Chú thích

  1. ^ The Plant List (2010). Chresta. Truy cập ngày 25 tháng 9 năm 2013.

Liên kết ngoài


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Chresta: Brief Summary ( Vietnamca )

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Chresta là một chi thực vật có hoa trong họ Cúc (Asteraceae).

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