Gundelia L., 1753 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Il nome del genere è stato dato in onore di Andreas von Gundelsheimer (1668–1715), un medico e botanico tedesco che viaggiò con Pitton de Tournefort (1656 - 1708) e Claude Aubriet (1651 - 1742) nel Mediterraneo e in Armenia nel 1700 - 1702.[3]
Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dal botanico Carl Linnaeus (1707-1778) nella pubblicazione " Species Plantarum" ( Sp. Pl. 2: 814 ) del 1753.[4]
Habitus. Queste piante sono caratterizzate da specie perenni di costituzione robusta. L'habitus si presenta molto spinoso con steli alati. Negli organi interni sono presenti sia condotti resiniferi che canali laticiferi.[5][6][7][8][9][3][10]
Fusto. I fusti sono quasi inesistenti. Le radici in genere sono di tipo fittonante.
Foglie. Le foglie sono prevalentemente basali e sono disposte lungo il fusto in modo alterno. Le lamine sono di tipo pennatosette con lobi grossolani. Le foglie sono verdi e spinose.
Infiorescenza. Le infiorescenze (sinfiorescenze o "syncalathia" o "grande capolino") sono formate da singoli fiori aggregati in 5 - 7 capolini. I capolini singoli, sottesi da una brattea spinosa, sono formati da un involucro composto da brattee (o squame) all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tubulosi). Gli involucri a forma campanulata o urceolata, sono formati da diverse brattee (5 nei capolini centrali; 2 in quelli periferici) connate e disposte su una serie. Il ricettacolo è provvisto di pagliette con ampie ali che racchiudono in alcuni casi gli acheni.
Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono zigomorfi, quelli centrali sono ermafroditi. Gli altri, nei 4 - 6 caplini restanti, sono funzionalmente staminali.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. L'achenio, oblungo (obpiramidale) e glabro, è privo di becco. Il pappo è formato da una coroncina apicale di squame denticolate-fimbriate.
Le specie di questo genere sono distribuite in Anatolia, Asia mediterranea, Transcaucasia, Afghanisstan, Iran e Iraq.[2]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][8][9]
Il genere di questa voce appartiene alla sottotribù Scolyminae della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Scolyminae è uno dei cladi iniziali che si sono separati dalla tribù.[9]
I caratteri più distintivi per questa sottotribù (e quindi per i suoi generi) sono:[8]
All'interno della sottotribù il genere di questa voce, da un punto di vista filogenetico, è in posizione basale e con il resto della sottotribù forma un "gruppo fratello".[18] L'inclusione di questo genere nel gruppo delle "cichorieae" è abbastanza recente in quanto rappresenta, con i suoi fiori tubulosi, una eccezione (nel resto della tribù prevalgono i fiori ligulati 5-dentati).
Cladogramma indicante la posizione del genere nella sottotribù.[18]
sottotribù ScolyminaeGundelia
I caratteri distintivi per le specie di questo genere sono:[8]
In trattamenti precedenti questo genere era a capo della sottotribù Gundelieae DC. ex Lecoq. & Julliet, 1831.[8]
Il numero cromosomico della specie è: 2n = 18.[8]
Questo genere ha 16 specie:[2]
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
Gundelia L., 1753 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.