Cassia angustifolia Vahl, conosciuta con il nome di senna, dalla sua precedente denominazione Senna alexandrina Miller, è una pianta facente parte, secondo la maggior parte degli studiosi, della sottofamiglia Cesalpinioidee della famiglia delle Leguminose o Fabacee.
Le piante della specie Cassia angustifolia presentano una fioritura abbondante e prolungata con fiori gialli riuniti in racemi ascellari.
L'attribuzione di questa specie al genere Cassia o al genere Senna è oggetto di dibattito tra gli studiosi.
Può essere soggetta ad alcuni tipi di funghi (cercospora e cladosporium) e a diversi parassiti (larve minatrici, cocciniglie e afidi).
La polpa dei baccelli della specie Cassia angustifolia (e di specie affini, p.es. Cassia acutifolia e Cassia fistula), comunemente e in modo generico indicata col nome di senna, possiede proprietà lassative già note da secoli (si veda a tal proposito la voce catolicon). Come per l'aloe, l'azione purgativa è determinata dai derivati antracenici e in particolare dagli antrachinonici combinati sotto forma di glicosidi.
È rinfrescante e lassativa perché ricca di glucosio e soprattutto di fruttosio (glucosidi antrachinonici – Senosidi – mucillagine, flavonoidi). La pianta possiede un tropismo elettivo verso l'intestino crasso, sul quale provoca un'attivazione della peristalsi capace di accelerare l'avanzamento del contenuto intestinale con un conseguente effetto lassativo e purgativo. I suoi principi attivi sarebbero, per la maggior parte, assorbiti a livello dell'intestino tenue agendo con un'azione peristaltogena sul colon dopo esservi giunti per via sanguigna e linfatica.
Cassia angustifolia Vahl, conosciuta con il nome di senna, dalla sua precedente denominazione Senna alexandrina Miller, è una pianta facente parte, secondo la maggior parte degli studiosi, della sottofamiglia Cesalpinioidee della famiglia delle Leguminose o Fabacee.