Lanius (Linnaeus, 1758) è un genere di uccelli passeriformi della famiglia Laniidae[1].
Al genere vengono ascritti gran parte degli uccelli noti col nome comune di avèrle[2].
Il nome scientifico del genere, Lanius, deriva dal latino e significa "macellaio" (cfr. col verbo "dilaniare", di medesima etimologia), in riferimento alle abitudini alimentari delle averle.
Si tratta di uccelli di dimensioni medio-piccole, che vanno dai 14 cm dell'averla di Emin agli oltre 30 cm dell'averla grigia cinese: la maggior parte delle specie misura circa una ventina di centimetri di lunghezza.
Le averle sono uccelli dall'aspetto robusto e massiccio, caratterizzati da una grossa testa ovale e allungata con becco forte e uncinato, forti zampe piuttosto corte, ali arrotondate e coda lunga e sottile dall'estremità squadrata.
Il piumaggio presenta colorazione sobria, generalmente chiara sull'area ventrale (gola, petto e ventre) e grigio, bruno o nerastro su quella dorsale (ali, dorso e coda): fronte, vertice e nuca presentano generalmente colorazione differente rispetto al resto del corpo, mentre sulla faccia è presente una mascherina nera. Le specie dell'Africa orientale e meridionale tendono a presentare quasi sempre colorazione bianca e nera.
I due sessi sono generalmente simili.
Le averle sono uccelli dalle abitudini di vita diurne, che vivono da soli o in coppie e si dimostrano molto territoriali.
La dieta di questi uccelli è in massima parte insettivora, componendosi perlopiù di grossi insetti ed altri invertebrati, ma comprendendo di tanto in tanto anche piccoli vertebrati. Quando le prede sono abbondanti, le averle sono solite infilzarle su oggetti appuntiti (spine di cespugli, filo spinato) per poterle consumare in seguito oppure semplicemente per poterle alla bisogna spezzettare in unità più facilmente gestibili.
Si tratta di animali monogami: ambedue i sessi (in alcuni casi coadiuvati da alcuni aiutanti, in genere giovani di precedenti covate) collaborano nella costruzione del nido a coppa, nella cova delle 3-5 uova e nell'allevamento della prole.
Il genere presenta ampia diffusione che comprende gran parte dell'Eurasia (dalla penisola iberica alla Kamchatka fino all'Irian Jaya) e l'Africa, con due specie (l'averla settentrionale, olartica, e l'averla stolida, endemica) diffuse in Nordamerica.
Le averle colonizzano una grande varietà di ambienti, dalla foresta pluviale alla taiga boreale attraverso savana e macchia mediterranea: tratto comune è la predilezione di tutte le specie per le radure con singoli alberi in evidenza, dai quali sia possibile tenere facilmente d'occhio i dintorni.
La maggior parte delle specie dei climi temperati è stanziale, mentre quelle diffuse nelle aree a stagionalità più marcata effettuano migrazioni anche di portata rilevante: è interessante notare che le averle non perdono la loro spiccata territorialità nemmeno durante l'evento migratorio.
Al genere vengono ascritte 29 specie[1]:
La tassonomia del genere rimane ancora poco chiara: mentre alcuni taxon precedentemente considerati sottospecie sono stati elevati al rango di specie a sé (come l'averla codirossa, l'averla settentrionale, l'averla iberica o il fiscal settentrionale), in futuro potrebbe avvenire nuovamente la stessa cosa (ad esempio con l'averla gigante tibetana[1]). Alcuni autori riterrebbero il fiscal codalunga molto distante dalle altre specie, addirittura al punto di rendere il genere parafiletico e ritenerne più corretta l'assegnazione a un genere a parte[3].
Nell'ambito della famiglia Laniidae, il genere forma un clade assieme ai taxa fratelli Urolestes e Corvinella[3].
Lanius (Linnaeus, 1758) è un genere di uccelli passeriformi della famiglia Laniidae.
Al genere vengono ascritti gran parte degli uccelli noti col nome comune di avèrle.