Plantago lagopus és una planta herbàcia de la família de les plantaginàcies distribuïda des de l'oceà Atlàntic fins al Pakistan, incloent el Nord d'Àfrica i l'Orient Mitjà. Aquesta planta, d'hàbits força ruderals, creix en herbassars secs, guarets, erms, etc. És semblant a Plantago lanceolata però més petita, i en general més peluda; bràctees peludes no glabres. Floreix des de finals de l'hivern i a la primavera.
Plantago lagopus és una planta herbàcia de la família de les plantaginàcies distribuïda des de l'oceà Atlàntic fins al Pakistan, incloent el Nord d'Àfrica i l'Orient Mitjà. Aquesta planta, d'hàbits força ruderals, creix en herbassars secs, guarets, erms, etc. És semblant a Plantago lanceolata però més petita, i en general més peluda; bràctees peludes no glabres. Floreix des de finals de l'hivern i a la primavera.
Taẓult umeksa (Isem usnan: Plantago lagopus) d talmest n yemɣi seg twacult n plantaginaceae . Carl Von Linné d amdan amezwaru i yuran fell-as deg useggas n 1753.
Taẓult umeksa (Isem usnan: Plantago lagopus) d talmest n yemɣi seg twacult n plantaginaceae . Carl Von Linné d amdan amezwaru i yuran fell-as deg useggas n 1753.
Plantago lagopus, the hare's foot plantain, is a species of annual herb in the family Plantaginaceae. They have a self-supporting growth form and simple, broad leaves. Flowers are visited by Heliotaurus ruficollis, Malachius, Metopoplax origani, and brown argus. Individuals can grow to 25 cm.[1][2]
This article incorporates text from a free content work. Licensed under CC0 (license statement/permission). Text taken from Plantago lagopus, . Encyclopedia of Life.
Plantago lagopus, the hare's foot plantain, is a species of annual herb in the family Plantaginaceae. They have a self-supporting growth form and simple, broad leaves. Flowers are visited by Heliotaurus ruficollis, Malachius, Metopoplax origani, and brown argus. Individuals can grow to 25 cm.
El pie de liebre (Plantago lagopus) es una herbácea de la familia de las plantagináceas.
Es parecida a Plantago lanceolata pero más pequeña, y por lo general más peluda; brácteas peludas no glabras.Florece desde finales del invierno y en la primavera.
Algo nitrófila; en herbazales secos, barbechos, baldíos, etc...
Nativa desde el Atlántico hasta Pakistán, incluyendo África del Norte y Medio Oriente.
Plantago media fue descrita por Carlos Linneo y publicado en Species Plantarum, vol. 1, p. 114 en 1753.[2]
Plantago: nombre genérico que deriva de plantago, principalmente, nombre de varias especies del género Plantago L. (Plantaginaceae) –relacionado con la palabra latina planta, -ae f. = "planta del pie"; por la forma de las hojas, según dicen–. Así, Ambrosini (1666) nos cuenta: “Es llamada Plantago por los autores latinos, vocablo que toman de la planta del pie (a causa de la anchura de sus hojas, las que recuerdan la planta del pie; y asimismo porque las hojas tienen líneas como hechas con arado, semejantes a las que vemos en la planta del pie)”[3]
coronopus: epíteto latíno que fue aplicado a la planta por Plinio el Viejo en Naturalis Historia (XXI, 99), con el significado de «pie de cuervo» (del griego korone, «cuervo» y pous, «pie», aludiendo a la forma digitada de las hojas) que es también uno de los nombres vernáculos en Castellano, y otros idiomas.
Números cromosomáticos de Plantago lagopus (Fam. Plantaginaceae) y táxones infraespecíficos: n=6; 2n=12[4]
Castellano: alpiste, cola de zorro, lamadera, llantén, llantén español de tres venas, llantén menor, llantén peludo español, menta, orejilla de liebre, pericos, periquitos, pie de liebre, plantago, rabo de judío, rabo de liebre, zarragañanes.[6]
En Canarias se llama ovejera[7]
El pie de liebre (Plantago lagopus) es una herbácea de la familia de las plantagináceas.
Vista de la planta en su hábitat InflorescenciaPlantago lagopus, le plantain queue de lièvre ou plantain pied-de-lièvre, est une plante herbacée méditerranéenne de la famille des Plantaginacées.
Selon Catalogue of Life (17 octobre 2015)[2] :
Plantago lagopus, le plantain queue de lièvre ou plantain pied-de-lièvre, est une plante herbacée méditerranéenne de la famille des Plantaginacées.
La piantaggine piede di lepre (Plantago lagopus L., 1753) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Plantaginaceae.[1]
Il nome generico (Plantago) deriva dalla parola latina "planta" che significa "pianta del piede" e fa riferimento alle piatte foglie basali di questa pianta simili a "piante di un piede".[2][3] L'epiteto specifico (lagopus) deriva da due parole greche: "lago" (= lepre) e "pous" (= piede) e insieme significano "piè di lepre", nome di un trifoglio già usato anticamente da Dioscoride (Anazarbe, 40 circa – 90 circa), medico, botanico e farmacista greco antico che esercitò a Roma ai tempi dell'imperatore Nerone.[4]
Il nome scientifico della specie è stato definito da Linneo (1707 – 1778), conosciuto anche come Carl von Linné, biologo e scrittore svedese considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione "Species Plantarum - 1: 114"[5] del 1753.[6]
Le piante di questa voce hanno una altezza variabile da 3 a 40 cm. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Sono piante proterogine (gli ovuli maturano prima del polline per evitare l'autofecondazione in quanto sono piante soprattutto anemogame). In genere la pubescenza è formata da peli semplici.[7][8][9][10][11][12]
Le radici sono secondarie da rizoma.
La parte aerea del fusto è ascendente e consiste in uno o più assi fiorali (= scapi) allungati e privi di foglie. Il portamento è arcuato; la sezione è angolosa o striata; la superficie è ispida.
Le foglie sono tutte in rosetta basale con disposizione spiralata e sono persistenti per tutto l'anno. Le foglie sono piane con forma della lamina oblanceolato-spatolata con bordi interi e apice acuto. La superficie è percorsa da 3 - 7 nervature; la consistenza è da membranosa a cartacea. Dimensione delle foglie: larghezza 3 – 30 mm; lunghezza 25 – 120 mm.
Le infiorescenze sono delle spighe alla fine di uno scapo. Le infiorescenze, colorate di rossastro, sono composte da fiori riuniti in gran numero; i fiori sono sessili, piccoli e ridotti in ogni elemento. Le spighe hanno inizialmente delle forme da subsferiche a ovoidi e lanose, alla fine sono allungate. Sono presenti delle brattee irsuto-pelose e carenate; quelle inferiori sono da lanceolate a ovato-lanceolate e sono lunghe 3 – 4 mm. Dimensione delle spighe: larghezza 0,8 mm; lunghezza 3 cm.
I fiori sono ermafroditi, attinomorfi, tetrameri (4-ciclici), ossia con quattro verticilli (calice – corolla - androceo – gineceo) e tetrameri (4-meri: la corolla e il calice sono più o meno a 4 parti).
I frutti sono delle capsule rugose con forme da ovoidi a ellissoidi con deiscenza trasversale (opercolata, ossia con coperchio) in parte nascoste dai sepali persistenti. I semi hanno la faccia interna concava e sono pochi. I cotiledoni sono paralleli al lato ventrale. Lunghezza delle capsule: da 2,25 a 2,5 mm.
Dal punto di vista fitosociologico alpino la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[15]
Formazione: delle comunità terofitiche pioniere nitrofile.
(L'alleanza Hordeion murini da altre pubblicazioni è considerata un sinonimo di Hordeion leporini - vedere sotto)
Per l'areale completo italiano la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[17]
Macrotipologia: vegetazione erbacea sinantropica, ruderale a megaforbieti.
Descrizione: l'alleanza Hordeion leporini raggruppa comunità nitrofile primaverili di tipo ruderale (bordi delle strade, viottoli di campagna e discariche di materiali). La distribuzione di questo gruppo è prevalentemente nella fascia costiera e collinare nei territori a clima mediterraneo arido. Fuori dall'Italia si trova in Spagna, Dalmazia, Grecia e grandi isole centro-mediterranee. Questa alleanza è molto ricca da un punto di vista floristico.[18]
Altre alleanze per questa specie sono:[19]
La famiglia di appartenenza della specie (Plantaginaceae) comprende 113 generi e 1800 specie[8] (114 generi e 2100 specie[10] o anche 90 generi e 1900 specie[20] secondo altre fonti) ha una distribuzione più o meno cosmopolita ma con molti taxa distribuiti soprattutto nelle zone temperate e nell'areale mediterraneo. Il genere Plantago si compone di oltre 250 specie una trentina delle quali sono presenti nella flora spontanea italiana. All'interno della famiglia Plantaginaceae il genere è descritto nella tribù Plantagineae.[21]
Il genere Plantago è suddiviso in 4 sottogeneri (subg. Plantago; subg. Coronopus (Lam. & DC.) Rahn; subg. Psyllium (Juss.) Harms; subg. Bougueria (Decne) Rahn & Reiche). La specie di questa voce è descritta all'interno del sottogenere Plantago sect. Psyllium insieme ad altre specie come Plantago afra L. e Plantago lanceolata L..[22]
Il numero cromosomico di P. lagopus è: 2n = 12 e 24.[23]
Per questa specie è riconosciuta la seguente sottospecie:[16]
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[1]
Le specie del genere Plantago sono difficili da distinguere una dall'altra. La seguente tabella evidenzia i caratteri più significativi delle tre specie più simili a quella di questa voce:[7]
Le tre specie sopra descritte hanno in comune le foglie tutte basali a disposizione spiralata (gli scapi fioriferi sono privi di foglie), i sepali anteriori del calice sono saldati fra di loro e la faccia interna dei semi è concava.
La piantaggine piede di lepre in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:[15]
La piantaggine piede di lepre (Plantago lagopus L., 1753) è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Plantaginaceae.
Plantago lagopus, comummente conhecida como olho-de-cabra[1], é uma espécie de planta com flor pertencente à família das Plantagináceas e ao tipo fisionómico dos hemicriptófitos.[2]
Dá ainda pelos seguintes nomes comuns: erva-da-mosca[2], erva-mosca[3] (não confundir com a Ophrys bombyliflora, que consigo partilha este nome), língua-de-ovelha[2], língua-de-vaca[2], orelha-de-lebre[4]( não confundir com as espécies Lychnis coronaria e Cynoglossum creticum, que consigo partilham este nome), tanchagem-de-pata-de-lebre.[2]
A autoridade científica da espécie é L., tendo sido publicada em Species Plantarum 1: 114. 1753.[5]
Relativamente ao nome científico:
Esta espécie encontra-se presente ao longo da orla mediterrânea.[2]
Trata-se de uma espécie presente no território português, nomeadamente em Portugal Continental, no Arquipélago dos Açores e no Arquipélago da Madeira.[9] Mais concretamente, no que toca a Portugal Continental, marca presença em praticamente todo o território, salvo em todas as zonas do Noroeste e do Nordeste, na Terra Fria Transmontana e nas Berlengas.[2]
Em termos de naturalidade, é nativa de Portugal Continental e Arquipélago da Madeira e introduzida no arquipélago dos Açores.[9]
É uma espécie ruderal[2], com primazia por prados anuais, veigas, orlas de veredas e bouças.[9]
Tem preferência por espaços secos, com solos de substracto nitroso.[9]
Não se encontra protegida por legislação portuguesa ou da Comunidade Europeia.
Plantago lagopus, comummente conhecida como olho-de-cabra, é uma espécie de planta com flor pertencente à família das Plantagináceas e ao tipo fisionómico dos hemicriptófitos.
Однорічна трав'яниста рослина, іноді багаторічна, 6-15 (47) см. Листки (3) 5-13 (-18) х (0,4-) 1-3 (-5) см, оберненоланцетовиді, цілісні, рідко віддалено зубчасті. Капсула з 2 насінням. Насіння 1-1,5 × 0,6-0,9 мм човноподібне. Цвіте з березня по травень.
Північна Африка: Алжир; [пн.] Єгипет; Лівія [пн.]; Марокко; Туніс; Кабо-Верде — Сан-Вісенте. Азія: Кувейт; Кіпр; Іран; Ірак; Ізраїль; Йорданія; Ліван; Сирія; Туреччина. Європа: Україна [вкл. Крим]; Албанія; Болгарія; Хорватія; Греція [вкл. Крит]; Італія [вкл. Сардинія, Сицилія]; Мальта; Франція [вкл. Корсика]; Португалія [вкл. Мадейра]; Гібралтар; Іспанія [вкл. Балеарські острови, Канарські острови]. Населяє луки і пасовища, сухі місця; 0-1000 (1350) м.