Yer ulduzu (lat. Aseroe rubra), Phallaceae familiyasından bir göbələk növü. Çürük(saprofit) bir növ olan yer ulduzuna ümumiyyətlə tropik bölgələrdə rast gəlinər və yetkinləşdiyində sıx pis bir qoxuya malikdir. Növün yetkin bir nümunəsi ortalama olaraq 8 sm uzunluğunda bir gövdəyə, 6 elə 10 arasında dəyişən ədəddə kola sahib olar; bu qolları ona ulduz bir şəkil verər ki adını da buradan götürmüşdür. Qolların ətraf mərkəzi qisimin rəngi ağ, qırmızı kimi müxtəlif rənglərdə ola bilərkən, bu qisimin ətrafında (qolların başladığı qisimlərdə) ümumiyyətlə qəhvəyi olan sporlar tapılar.
Yer ulduzu (lat. Aseroe rubra), Phallaceae familiyasından bir göbələk növü. Çürük(saprofit) bir növ olan yer ulduzuna ümumiyyətlə tropik bölgələrdə rast gəlinər və yetkinləşdiyində sıx pis bir qoxuya malikdir. Növün yetkin bir nümunəsi ortalama olaraq 8 sm uzunluğunda bir gövdəyə, 6 elə 10 arasında dəyişən ədəddə kola sahib olar; bu qolları ona ulduz bir şəkil verər ki adını da buradan götürmüşdür. Qolların ətraf mərkəzi qisimin rəngi ağ, qırmızı kimi müxtəlif rənglərdə ola bilərkən, bu qisimin ətrafında (qolların başladığı qisimlərdə) ümumiyyətlə qəhvəyi olan sporlar tapılar.
Aseroe rubra, commonly known as the anemone stinkhorn, sea anemone fungus and starfish fungus, is a common and widespread basidiomycete fungus recognizable for its foul odour of carrion and its sea anemone shape when mature. Found in gardens on mulch and in grassy areas, it resembles a red star-shaped structure covered in brownish slime on a white stalk. It attracts flies, which spread its spores.[1][2]
The first native Australian fungus to be formally described, Aseroe rubra was collected in 1792 in southern Tasmania and named by the French botanist Jacques Labillardière. The scientific name is derived from the Ancient Greek words Asē/αση 'disgust' and roē/ροη 'juice',[3] and the Latin ruber 'red'.[4][5] It is a member of the stinkhorn family Phallaceae, although has been placed by some mycologists in a separate family Clathraceae. Like them it bears its spores in a brownish slime which smells of faeces or carrion and attracts flies, which spread the spores.
Aseroe rubra begins as a partly buried whitish egg-shaped structure 3 cm (1+1⁄4 in) in diameter, which bursts open as a hollow white stalk with reddish arms erupts and grows to a height of 10 cm (3.9 in). It matures into a reddish star-shaped structure with six to ten arms up to 4 cm (1+1⁄2 in) long radiating from the central area. These arms are bifid (deeply divided into two limbs). The top of the fungus is covered with dark olive-brown slime or gleba, which smells of rotting meat. There is a cup-shaped volva at the base that is the remnants of the original egg.[6]
This fairly common fungus is widely distributed in Australia from southeastern Queensland through New South Wales and eastern Victoria and Tasmania. It is also found across many islands in the Pacific Ocean, including New Zealand. A saprotroph, it is found on decomposing plant matter as well as on woodchips and mulch and is common in gardens and amenities plantings. It also occurs in alpine grasslands and woodlands.[6]
From its natural habitat, it appears to have traveled to other parts of the world in garden or soil products; it was recorded growing on soil transported from Australia in a glasshouse in Kew Gardens in 1829[7] and later in California in North America. Transport in garden or soil products does not explain its presence on remote and uninhabited Pacific islands nor its occurrence in South Africa, Kangaita, Kirinyaga a small village in Kenya in localities remote from any garden. These unexplained localities cast doubt on the assumption that the species was spread from Australia and New Zealand by humans. Recently, A. rubra var. zeylanica which differ in size (3-4.5 cm diam.) and salmon pink to reddish-orange unbranched arms or tentacles, has been reported from the Western Ghats, Kerala, India. This fungus is distributed in the semi-evergreen to evergreen forests and Eucalyptus stands at high ranges.[8]
Aseroe rubra, commonly known as the anemone stinkhorn, sea anemone fungus and starfish fungus, is a common and widespread basidiomycete fungus recognizable for its foul odour of carrion and its sea anemone shape when mature. Found in gardens on mulch and in grassy areas, it resembles a red star-shaped structure covered in brownish slime on a white stalk. It attracts flies, which spread its spores.
Aseroë rubra, también llamado hongo estrella, es un hongo basidiomiceto del orden Phallales.[1] Su gleba se sitúa en la base de los brazos. Su estructura es muy similar a la de una estrella. Se encuentra normalmente en zonas templadas y es bastante común en Australia, Tasmania, las islas del océano Pacífico y en California.
Es reconocible por su olor a excremento, que atrae gran cantidad de moscas, y su forma de anémona cuando madura.
Es el primer hongo australiano que fue descrito formalmente, fue clasificado en 1800 en Tasmania del sur por el botánico francés Jacques La Billardière.
Nace como un huevo enterrado en la tierra, y aflora en forma de tallo blanco. Después de algunos días surgen los brazos, de color rojo. Este hongo puede alcanzar una altura de 10 cm (centímetros). Presenta entre 6 y 9 brazos, que miden aproximadamente 3,5 cm cada uno.
Aseroë rubra, también llamado hongo estrella, es un hongo basidiomiceto del orden Phallales. Su gleba se sitúa en la base de los brazos. Su estructura es muy similar a la de una estrella. Se encuentra normalmente en zonas templadas y es bastante común en Australia, Tasmania, las islas del océano Pacífico y en California.
Es reconocible por su olor a excremento, que atrae gran cantidad de moscas, y su forma de anémona cuando madura.
Es el primer hongo australiano que fue descrito formalmente, fue clasificado en 1800 en Tasmania del sur por el botánico francés Jacques La Billardière.
Nace como un huevo enterrado en la tierra, y aflora en forma de tallo blanco. Después de algunos días surgen los brazos, de color rojo. Este hongo puede alcanzar una altura de 10 cm (centímetros). Presenta entre 6 y 9 brazos, que miden aproximadamente 3,5 cm cada uno.
L'Aseroë rubra (Aseroë rubra, Persoon, Labill.1800), noto come satirione o fungo attinia, è un fungo basidiomycete comune e diffuso nel continente australiano. La principale attrattiva di questo particolarissimo fungo è l'aspetto, unico tra i miceti che a taluni sembra gradevole mentre alla maggior parte della gente sembra orribile. Riconoscibile per il suo fetore di carogna o di feci e la sua forma che a maturità ricorda l'attinia. Questo fungo è presente in Europa e nel Nord America grazie a scambi involontari di spore. Assomiglia ad una stella marina o ad un anemone. Tipico dei giardini si trova su pacciamatura ed in zone erbose. Sorretto da un gambo bianco, ha forma di stella rossa e coperta da una bava brunastra molto attraente per gli insetti che diffondono le sue spore. Fu scoperto nel Nord America grazie ad un fotografo di nome Tim. Si trova nella Pacciamatura, nei prati, nei giardini, negli areali erbosi in genere.
Dal latino Rubra, rosso, per il colore delle braccia. Il nome deriva anche dai tentacoli. È stato il primo fungo australiano descritto formalmente, fu classificato in Tasmania nel 1800 dal botanico francese Jacques Labillardière, secondo alcuni il nome scientifico deriva dal greco antico Asē/αση, disgustoso, e roē/ροη, succo.
Il primo fungo formalmente descritto come Aseroë rubra, così battezzato dal botanico francese Jacques Labillardière, è stato trovato nel 1800 nel sud della Tasmania. Il nome botanico deriva dalle parole greche Asē/αση 'disgusto' e roē/ροη 'succo'[2] e dal latino ruber 'rosso'.[3][4] Fa parte della famiglia delle Phallaceae anche se collocato da alcuni micologi nella famiglia delle Clathraceae. Come queste infatti avvolge le sue spore in una bava viscida brunastra che puzza di feci o carogne per attrarre gli insetti, diffusori aerei formidabili della specie.
Il primordio appare come una struttura a forma di uovo, detta volva biancastro e parzialmente interrato di circa 3 cm di diametro (1¼ del totale), biancastro con sfumature giallognole, con all'interno uno strato gelatinoso e al centro l'abbozzo bianco-rosa del carpoforo che si apre ben presto in un gambo cavo bianco con braccia rossastre che spuntano e si sviluppano ad un'altezza di circa 10 centimetri. Quando matura diventa lungo fino a 8 centimetri e può contenere 6-10 bracci con 2 piccole diramazioni.
Il corpo fruttifero di questo particolarissimo fungo è un disco centrale che si espande con dei bracci (che partono dal cappello, si diradano in due altri piccoli braccini e si dispongono in cerchio rispetto al centro) in cui vi è una mucillagine contenente le spore. Diventa a forma di stella quando matura. Il colore dei bracci è solitamente rosso o il rosa anche se in rarissimi casi si sono riscontrati anche il giallo, l'arancione, il rosso-arancio ed addirittura il bianco (nei funghi albini). I bracci (che spesso hanno punta arricciata) hanno una membrana rossa rugosa e striata. Il centro del cappello è rosso da giovane e bruno-marrone da adulto. La gleba è contenuta alla base dei bracci ed è di colore verde-marrone. Matura in una forma a stella con 6-10 braccia lunghe circa da 3,5 a 7,5 cm di lunghezza misurata dal centro e larghe meno di un centimetro dalla base. Ogni braccio si divide in due appendici a forma di tentacolo. La sommità del fungo è coperta da una massa viscosa bruno-olivastra o gleba, che odora di carne putrefatta. Alla base del gambo presenta una volva a forma di coppa, residuo dell'ovulo originale.[5]
Gleba rossa da giovane, verde oliva scura-marrone e brillante da vecchia, mucillaginosa, a forma di piccoli tentacoli, fedida, viscida, come squagliata, molle e disposta nella parte centrale del carpoforo e un poco sulla base delle braccia, anche se può coprirle del tutto o quasi (il fungo può alzarsi di un decimetro dal terreno). A volte degli insetti, attirati dalla gleba, depositano le proprie uova all'interno del buco o del fungo stesso, in modo che le piccole larve abbiano il cibo necessario.
Questo fungo ha il gambo bianco, striato (a volte con macchioline marroni), lungo circa 8 centimetri che a maturità diventerà rosa, cavo internamente (non sempre, a volte il cappello la chiude) quando matura (o direttamente da giovane). La base è gelatinosa e flaccida, si espande in contemporanea ai bracci. Può essere rigata di blu-azzurro. Sia l'interno, il gambo, i bracci con la loro gleba, il centro e la gleba stessa sono rugosi. Nella parte inferiore può rimanere un resto del velo detto volva. Sulla parte inferiore dei bracci e intorno al centro ci può essere della gleba sterile che rimane rossa e squamosa.
Questo fungo ha micelio bianco o giallognolo.
La carne di questo particolarissimo fungo è bianca nel gambo immaturo e rosa in quello adulto e vecchio, nelle ife è bianco-giallastra mentre nel cappello ed all'attaccatura è rossa. Fragile, elastica, non cessante, questo fungo ha carne virante lievemente al blu al tatto, allo sfregamento o al danneggiamento. Non si conoscono notizie sul sapore della carne in quanto nessuno ha mai assaggiato questo fungo. Non si conoscono reazioni chimiche.
Questo fungo emana un odore nauseante, derivato dalla gleba, come di carne putrida.
Questo fungo ha spore di 5.5-6.5 x 2-3 µm cilindriche, lisce, inglobate nella gleba sporata oliva-marrone. Spore di colore bianco-giallo. Le spore vengono disperse da insetti, lumache e chiocciole attratte dall'odore fetido che emana la gleba. Queste spore vanno con la speranza di nascere in un nuovo areale. Non è raro vedere questo fungo invaso da mosche che lo divorano interamente. Molte spore si trovano nelle feci o nelle carogne di animali che attraggono gli insetti che spargono queste ultime.
Su terreno umido con detriti legnosi marcescenti (fungo saprotrofo), nelle regioni tropicali o sub-tropicali nei prati e boschi alpini e sub-alpini. È comparsa (probabilmente trasportata) nei Royal Botanic Gardens di Kew nel 1829 ed in tutta la California ed il Nord America. In occidente vi è arrivato tramite trasporto involontario delle spore tramite terra e materiali organici. Più comune nelle serre ma comunque rarissimo, è presente nei giardini, nei campi coltivati a graminacee (i lawns), nelle aree coltivate in genere e nei ceppi degli alberi. Nella Victoria questo fungo occupa quasi esclusivamente areali alpini, in Tasmania si limita nei siti del nord. E comune in Africa tropicale, Australia, Oceania e altri areali tropicali. È presente anche nella Carolina del Sud e nelle isole del pacifico. Questo fungo abbastanza comune vive in varie aree dell'Australia dal sud-est Queensland, il Nuovo Galles del Sud e l'oriente della Victoria, Queensland, Nuovo Galles del Sud a e Tasmania. Si trova inoltre da un lato all'altro delle isole dell'Oceano pacifico. È saprofita, predilige residui legnosi o pacciamature ed è pertanto facile trovarlo nei giardini o in prossimità di piantumazioni ornamentali. Si può trovare anche nelle distese erbose montane e nei boschi, negli areali alpini o sub alpini.[5] Dal suo habitat originario si è diffuso in altre parti del mondo insieme a zolle o terriccio da giardinaggio: è stato documentato lo sviluppo su terreno trasportato dall'Australia in una serra a Kew Gardens nel 1829[6] e successivamente in California.
Probabilmente commestibile allo stato di ovulo ma immangiabile per l'odore nauseante ed il sapore viscido. Tuttavia, secondo voci non confermate, in alcune nazioni dell'Europa viene consumato senza problemi allo stato di "ovolo" e privato del peridio gelatinoso.
Aseröe rubra.
L'Aseroë rubra è simile in apparenza al più comune Clathrus archeri, che però non ha bracci muniti di tentacolini e gambo. Assomiglia molto vagamente anche al Clathrus columnatus, che però ha tre grossi tentacoli rosso arancio uniti a formare una "banana forata".
Questo particolare fungo, frutto di un'evoluzione molto complessa, è considerato un segno distintivo dell'Australia. Le forme gialle di Aseroë rubra crescono principalmente nel fondo della foresta di latifoglie mentre le fore arancioni nella segatura. Anche quelle bianche nella foresta. Sono state descritte anche forme rosa e bianche di Aseroë rubra. Aseröe rubra è un membro della famiglia dei funghi stinkhorn, che è una famiglia separata dalle Clathraceae. La caratteristica principale di questa famiglia è la volva rigata e il velo universale. I principali nomi stranieri sono "Starfish Stinkhorn" e "Sea Anemone Fungus". Aseröe rubra è stata descritta in Nord America in un test micologico in un'area compresa tra la Carolina del Sud, Charleston e Columbia. Questo fungo è descritto in Tasmania dai botanici e dall'Entrecasteaux expedition che ha esplorato il territorio chiamato La Pérouse.
L'Aseroë rubra (Aseroë rubra, Persoon, Labill.1800), noto come satirione o fungo attinia, è un fungo basidiomycete comune e diffuso nel continente australiano. La principale attrattiva di questo particolarissimo fungo è l'aspetto, unico tra i miceti che a taluni sembra gradevole mentre alla maggior parte della gente sembra orribile. Riconoscibile per il suo fetore di carogna o di feci e la sua forma che a maturità ricorda l'attinia. Questo fungo è presente in Europa e nel Nord America grazie a scambi involontari di spore. Assomiglia ad una stella marina o ad un anemone. Tipico dei giardini si trova su pacciamatura ed in zone erbose. Sorretto da un gambo bianco, ha forma di stella rossa e coperta da una bava brunastra molto attraente per gli insetti che diffondono le sue spore. Fu scoperto nel Nord America grazie ad un fotografo di nome Tim. Si trova nella Pacciamatura, nei prati, nei giardini, negli areali erbosi in genere.
Aseroe rubra, também conhecida como anemone stinkhorn ou fungo anêmona do mar, é uma variedade de um fungo basidiomycete, reconhecida pelo seu odor e aparência de uma anêmona quando jovem. Encontradas em jardins com feno, serragem e áreas com folhagens, lembra uma estrela vermelha coberta com uma camada pórosa.[1][2]
Os primeiros fungos descritos como Aseroe rubra foram colectados em 1800 na Austrália, mais precisamente no sul da Tasmania e foi denominada pelo botânico francês Jacques Labillardière. O nome científico é derivado da Língua grega antiga, as palavras Asē/αση (nojo) e roē/ροη (suco),[3] e do latim ruber (vermelho).[4][5] É membro da família denominada Phallaceae.
Aseroe rubra, também conhecida como anemone stinkhorn ou fungo anêmona do mar, é uma variedade de um fungo basidiomycete, reconhecida pelo seu odor e aparência de uma anêmona quando jovem. Encontradas em jardins com feno, serragem e áreas com folhagens, lembra uma estrela vermelha coberta com uma camada pórosa.
Aseroë rubra je grzib[1], co go ôpisoł Labill. 1800. Aseroë rubra nŏleży do zorty Aseroë i familije Phallaceae.[2][3] Żŏdne podgatōnki niy sōm wymianowane we Catalogue of Life.[2]
Aseroë rubra je grzib, co go ôpisoł Labill. 1800. Aseroë rubra nŏleży do zorty Aseroë i familije Phallaceae. Żŏdne podgatōnki niy sōm wymianowane we Catalogue of Life.