L'amakusaittide (Amakusaichthys goshouraensis) è un pesce osseo estinto, appartenente agli ittiodettiformi. Visse nel Cretaceo superiore (Santoniano, circa 86 - 84 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Giappone.
Questo pesce aveva un corpo slanciato ma potente, con una grande pinna caudale profondamente biforcuta e dai lobi molto allungati; la pinna dorsale era allungata, posta all'indietro lungo il corpo e pressoché opposta a una pinna anale dalla forma simile. Le pinne pettorali erano allungate, mentre le pinne ventrali erano piccole e posizionate all'incirca a metà del corpo. Amakusaichthys si differenziava dagli altri ittiodettiformi principalmente per la forma del cranio basso e dotato di un muso allungato terminante in una bocca di piccole dimensioni e per la presenza di piccoli denti conici molto sottili.
Amakusaichthtys goshouraensis venne descritto per la prima volta nel 2019, sulla base di resti fossili ritrovati nella formazione Hinoshima nei pressi di Goshoura (Kunamoto sull'isola di Kyūshū, Giappone). I fossili indicano che Amakusaichthys era un membro piuttosto specializzato degli ittiodettiformi, un gruppo di pesci teleostei arcaici imparentati con gli Osteoglossiformes; in particolare, sembra che Amakusaichthys fosse strettamente imparentato com Heckelichthys, un altro ittiodettiforme che abitava il Nord Atlantico e le regioni occidentali della Tetide.
Amakusaichthys doveva essere un veloce nuotatore, ma al contrario della maggior parte degli altri ittiodettiformi non doveva essere un predatore di grosse prede: i piccoli denti conici, il muso allungato e la bocca piccola indicano che le sue prede dovevano essere animali di piccole dimensioni.
L'amakusaittide (Amakusaichthys goshouraensis) è un pesce osseo estinto, appartenente agli ittiodettiformi. Visse nel Cretaceo superiore (Santoniano, circa 86 - 84 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in Giappone.