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Carduoideae

Carduoideae ( Spanish; Castilian )

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Carduoideae es una subfamilia de plantas herbáceas, arbustos y, menos frecuentemente, árboles o trepadoras, de la familia Asteraceae y que reúne un centenar de géneros con más de 2850 especies aceptadas y distribuidas esencialmente en el Viejo Mundo.[1][2]

Descripción

Son hierbas anuales, bienales o perennes, a veces sufrútices o arbustos –excepcionalmente árboles o trepadoras–, eventualmente laticiferos, frecuentemente espinosos, hermafroditas, monoicos o dioicos. Los tallos pueden ser alados o no y las hojas son alternas. Los capítulos pueden ser unifloros y reunidos en una sinflorescencia compleja más o menos globosa, pero más usualmente multifloros, homógamos o heterógamos. Las brácteas involucrales se disponen en numerosas filas y son libres. El receptáculo es frecuentemente cubierto o pelos y, más raramente, de páleas. Las flores son generalmente hermafroditas, las externas pudiendo ser estériles o bien estructural o funcionalmente femeninas, raramente todas funcionalmente unisexuales. La corola es pentámera —las de los flósculos externos a veces tri o hexameras—, actinomorfa o algo zigomorfa, con limbo lobado o dentado. Excepcionalmente, pueden tener, además de los flósculos centrales, lígulas periféricas hermafroditas o neutras (Atractylis). El estilo del gineceo tiene casi siempre un anillo de pelos cortos colectores de polen, y/o un incremento de su diámetro, por debajo de las ramas estigmaticas que son coniventes o divergentes. Los frutos son cipselas homomorfas o heteromorfas, con o sin vilano, que es simple o doble, formado por escamas o, más frecuentemente, por pelos, o bien por ambos; además, dicho fruto puede tener el ápice truncado en una placa apical, de borde entero o dentado, con una eventual protuberancia central (umbo) que corresponde al nectario persistente de la flor.[3][2]

Distribución

La subfamilia tiene una distribución cosmopolita, pero con una marcada concentración de especies en el hemisferio Norte (Eurasia y norte de África), región de donde es probablemente originaria.[4]

Edad

La edad del clímax de los carduoideos es estimada a 30-40 millones de años, en el Eoceno medio.[5][6]

Subdivisiones taxonómicas

Los géneros de esta subfamilia se reparten en 4 tribus muy desiguales en representantes:

Los taxones genéricos con mayor número de especies aceptadas son Centaurea (695), Cousinia (655), Saussurea (300), Cirsium (250), Jurinea (200), Echinops (120), Carduus (90), Serratula (70), Dicoma (65), Onopordum (60).[1]

Sinónimos

  • Acarnaceae Link, nom. illeg.
  • Carduaceae Bercht. & J.Presl
  • Carlinaceae Bercht. & J.Presl,
  • Centaureaceae Berchtold & J.Presl
  • Cnicaceae Vest
  • Cynaraceae Burnett
  • Echinopaceae Bercht. & J. Presl
  • Serratulaceae Martinov
  • Xeranthemaceae Döll[1]

Referencia

  1. a b c APG Web (requiere búsqueda interna)
  2. a b Carduoideae en Kubitzki K. (Gen. ed.), The Families and Genera of Vascular Plants, Kadereit J.W. & Jeffrey C. (eds.), Vol. VIII, Flowering Plants, Eudicots: Asterales, p. 78, 2007
  3. Carduoideae en Flora Ibérica, RJB/CSIC, Madrid
  4. a b Funk, V. A. & A. Susanna, T. Stuessy, & H. Robinson, 2009. Classification of Compositae, p., 171-189 in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae (Funk, V.A., Susanna, Stuessy T. & Bayer R., eds). IAPT, Vienna
  5. Barres, L. , Sanmartín, I., Anderson, C. L., Susanna, A., Buerki, S., Galbany-Casals, M., & Vilatersana, R., Reconstructing the evolution and biogeographic history of tribe Cardueae (Compositae). American J. Bot., 100, p. 867-882, 2012
  6. Kim, K.-J., Choi, K.-S., & Jansen, R. K. 2005. Two chloroplast DNA inversions originated simultaneously during the early evolution of the sunflower family (Asteraceae). Mol. Biol. Evol., 22, p. 1783-1792, 2005
  7. Carduoideae en USDA-GRIN Taxonomy for Plants
  8. Panero, J. L., & V. A. Funk. The value of sampling anomalous taxa in phylogenetic studies: major clades of the Asteraceae revealed, Mol. Phylogenet. Evol., 47, p. 757-782, 2008

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Carduoideae: Brief Summary ( Spanish; Castilian )

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Carduoideae es una subfamilia de plantas herbáceas, arbustos y, menos frecuentemente, árboles o trepadoras, de la familia Asteraceae y que reúne un centenar de géneros con más de 2850 especies aceptadas y distribuidas esencialmente en el Viejo Mundo.​​

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Carduoideae ( Italian )

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Cardueae Cass., 1819 è una tribù di piante angiosperme dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae. Cardueae è anche l'unica tribù della sottofamiglia Carduoideae Cass. ex Sweet, 1826[1]

Etimologia

Il nome della tribù deriva dal un suo genere-tipo (Carduus) il cui nome in latino significa “cardo” che a sua volta potrebbe derivare da una parola greca il cui significato si avvicina al nostro vocabolo “rapare”; ma altre ricerche farebbero derivare da un'altra radice, sempre greca, “ardis” (= “punta dello strale”), alludendo ovviamente alla spinosità delle piante di questo genere.[2]
Il nome scientifico della sottotribù è stato definito per la prima volta dal conte Alexandre Henri Gabriel de Cassini (1781 –1832), botanico e naturalista francese, nella pubblicazione "Journal de Physique, de Chemie, d'Histoire Naturelle et des Arts - 88: 155-157" del 1819.[3]

Descrizione

Le specie di questa tribù sono piante erbacee annuali o perenni, meno spesso sono arbusti o alberi. Alcune specie sono monocapiche. Nelle radici sono presenti dei condotti resinosi, meno frequenti nelle parti aeree. Sono presenti anche cellule latticifere (ma non in tutte le parti aeree).[4][5][6][7][8][9]

Le foglie lungo il caule sono a disposizione alternata. Quelle basali spesso possono formano delle rosette. La forma delle lamine è varia: intera o segmentata con perimetro più o meno lanceolato e bordi che possono essere interi, dentati o spinosi.

Le infiorescenze sono composte da capolini sia scaposi-solitari, o raccolti in formazioni corimbose o di altro tipo, più raramente possono essere raggruppati in 2º o 3º ordine (genere Echinops)[7]. I capolini sono formati da un involucro a forma più o meno cilindrica (o campanulata) composto da brattee (o squame) disposte su più serie all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tutti tubulosi. Le brattee possono essere sia spinose che prive di spine, a consistenza fogliacea oppure membranosa con bordi variamente fimbriati, lacerati o pettinati. Il ricettacolo può essere ricoperto di pula (sostanza farinosa superficiale), o più spesso è setoloso, raramente è nudo (Onopordum, Myopordum, Russowia e altri generi).

I fiori sono tutti del tipo tubuloso.[10] I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, actinomorfi (raramente possono essere zigomorfi) e fertili. I fiori centrali sono sempre bisessuali e profondamente lobati; molto raramente sono presenti dei fiori ligulati periferici radiati e sterili (Atractylis e Carlina).

  • /x K ∞ {displaystyle infty } infty , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la corolla in genere è colorata di porpora, viola, rosa o giallo (raramente blu).
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, glabri o papillosi e distinti, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[12] Le antere hanno una forma sagittata con un apice rigido, quasi lignificato; la base è caudata (con coda) spesso lungamente divisa in due lembi. In molti gruppi (Centaureinae) le antere sono dotate di "tigmotropismo" (se stimolate si muovono per rilasciare più facilmente il polline). Il polline è tricolporato; la forma è sferica o schiacciata ai poli oppure più o meno allungata lungo l'asse polare; lo strato esterno del polline (la parte superficiale dell'esina: ectesina) è formato da due piani di columelle (elementi colonnari)[13]; la superficie può essere spinosa, ricoperta di verruche, scabra o eventualmente liscia.
  • Gineceo: lo stilo è filiforme; gli stigmi dello stilo sono due divergenti. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo può presentarsi con la superficie stigmatica interna ramificata (ramificazioni fuse)[14]; in genere ha degli ispessimenti papillosi.

I frutti sono degli acheni con pappo. Il pericarpo può essere di tipo parenchimatico (in Carlininae, Cardopatiinae o in Echinopsinae), altrimenti è indurito (lignificato) radialmente; la superficie è irsuta o glabra. I pappi sono setolosi o squamati (con scaglie) direttamente inseriti nel pericarpo o connati in un anello parenchimatico posto sulla parte apicale dell'achenio.

Biologia

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat

La tribù ha una distribuzione cosmopolita, con la maggiore concentrazione di specie in Eurasia e in particolare nell'area mediterranea. La tribù è dominata dalle sottotribù Carduinae e Centaureinae che presentano oltre il 90% della diversità delle specie del gruppo distribuita soprattutto in Europa e in Asia centrale.
I vari studi sulla tribù hanno anche cercato di scoprirne la sua origine. Sono stati postulati tre scenari sull'origine della famiglia delle Asteraceae e quindi della sottofamiglia delle Carduoideae e relativa tribù (le datazioni più antiche sono relative al periodo Eocene, circa 40 milioni di anni fa, quando i vari continenti attuali non erano ancora molto distanti uno dall'altro):[15]

Da questi studi risulta inoltre che il 96% delle specie della famiglia si sono diversificati dopo la prima espansione fuori dal Sud America. Quindi il grande successo delle Carduoideae si è avuto quando questi lignaggi hanno raggiunto l'Eurasia, successo confermato dall'ampia diversità specifica di questa sottofamiglia in quest'area del mondo.

Sistematica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[16], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[17] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[18]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; mentre Cardueae è l'unica tribù della sottofamiglia Carduoideae.[1]

La tribù Cardueae a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù.[4][5][9]

Filogenesi

La tribù Cardueae è collocata dalla classificazione tradizionale nella sottofamiglia delle Cichorioideae mentre la moderna classificazione filogenetica la assegna alle Carduoideae. In alcune pubblicazioni la tribù “Cardueae” viene anche chiamata “Cynareae”[14][19]

Nell'ambito della famiglia la sottofamiglia Carduoideae si è separata dopo della sottofamiglia Dicomoideae.[20] La data stimata di divergenza è circa di 34 milioni di anni fa (ossia da 40 a 29 milioni di anni fa).[9]

Secondo gli ultimi studi la tribù si compone di 12 sottoribù. Nelle precedenti analisi era composta da 5 sottotribù (Cardopatiinae, Carduinae, Carlininae, Centaureinae e Echinopsinae) con la sottotribù Carduinae comprendente 7 gruppi tassonomici informali (Xeranthemum Group, Berardia & Staehelina, Onopordum Group, Cynara Group, Carduus-Cirsium Group, Arctium-Cousinia Group, Jurinea-Saussurea Group) ora elevati al rango di sottotribù.[9] Inoltre nella sottofamiglia erano descritte altre 3 tribù ora in altre sottofamiglie:

Tutte le analisi molecolari suggeriscono la monofilia del gruppo comprese le due sottotribù (Carlininae e Echinopsinae) molto spesso trattate separatamente. Tuttavia all'interno del gruppo rimangono ancora molte zone non risolte filogeneticamente; la tassonomia è resa problematica anche a causa dell'ampia diversità morfologica dei suoi componenti.[5]

In base ad analisi sul DNA del cloroplasto nucleare estratto da varie specie si è cercato di ricostruire la filogenesi della tribù. Il nucleo centrale, formato dalle "Carduinae", è parafiletico[5] e secondo alcuni autori[21] la sottotribù delle “Centaureinae” potrebbe formare un raggruppamento monofiletico insieme alla sottotribù delle Carduinae, ma su tale collocazione non c'è unanimità di vedute e attualmente in preferenza viene proposta la segregazione delle “Centaureinae” in una separata sottotribù.

Il cladogramma seguente (semplificato) è il risultato di una di queste analisi.[9]

   

Carlininae

     

Cardopatiinae

     

Echinopsinae

       

Dipterocominae

   

Xerantheminae

       

Berardiinae

     

Staehelininae

     

Onopordinae

     

Carduinae

       

Saussureinae

   

Arctiinae

     

Centaureinae

                   

Le principali sinapomorfie di questo gruppo sono le foglie abbondantemente settate e spinose, le brattee dell'involucro ugualmente spinose e un anello di peli sotto la ramificazione dello stilo[14].

La seguente tabella indica le date approssimative di divergenza dei vari gruppi:[9]

Il numero cromosomico delle specie di questa tribù varia da 2n = 14 a 2n = 34.[4]

Elenco dei generi della tribù

La tribù comprende 12 sottotribù, 75 generi e 3.598 specie. Qui di seguito sono elencati i vari generi della tribù:

Sottotribù Arctiinae

La sottotribù Arctiinae Garcia-Jacas & Susanna, 2019 comprende 2 generi e 705 specie:

Sottotribù Berardiinae

La sottotribù Berardiinae Garcia-Jacas & Susanna, 2019 comprende un genere e una specie:

Sottotribù Cardopatiinae

La sottotribù Cardopatiinae Less., 1832 comprende 2 generi e 3 specie:

Sottotribù Carduinae

La sottotribù Carduinae (Cass.) Dumort., 1827 comprende 10 generi e 566 specie:

Sottotribù Carlininae

La sottotribù Carlininae Dumort., 1827 comprende 6 generi e 68 specie:

Sottotribù Centaureinae

La sottotribù Centaureinae (Cass.) Dumort., 1827 comprende 8 gruppi informali, 28 generi e 1133 specie:

Psephellus Group comprende 2 generi e 114 specie:
Plectocephalus Group comprende 7 generi e 78 specie:
Serratula Group comprende 2 generi e 59 specie:
Volutaria Group comprende 8 generi e 59 specie:
Rhaponticum Group comprende 6 generi con 37 specie:
Carthamus Group comprende un genere con 45 specie:
Crocodilium Group comprende un genere con 3 specie:
Centaurea Group comprende un genere con 738 specie:

Sottotribù Dipterocominae

La sottotribù Dipterocominae Garcia-Jacas & Susanna, 2019 comprende un genere e una specie:

Sottottibù Echinopsinae

La sottotribù Echinopsinae (Cass.) ex. Dumort., 1829 comprende un genere e 216 specie:

Sottotribù Onopordinae

La sottotribù Onopordinae Garcia-Jacas & Susanna, 2019 comprende 8 generi e 91 specie:

Sottotribù Saussureinae

La sottotribù Saussureinae Garcia-Jacas & Susanna, 2019 comprende 10 generi e 797 specie:

Sottotribù Staehelininae

La sottotribù Staehelininae Garcia-Jacas & Susanna, 2019 comprende un genere e 4 specie:

Sottotribù Xerantheminae

La sottotribù Xerantheminae Cass. ex Dumort., 1829 comprende 5 generi e 13 pesie:

Chiave per le sottotribù

Per meglio comprendere la struttura della tribù qui di seguito viene data una chiave analitica per le sottotribù:[4]

  • 1A: i capolini sono minuti, unisessuali, raggruppati alle ascelle delle foglie verticillate; gli acheni sono racchiusi in una struttura tipo "diasporo" arcuato con appendici spinose;
Dipterocominae
  • 1B: i capolini sono bisessuali e non sono posizionati alle ascelle delle foglie; gli acheni sono liberi e non racchiusi in un "diasporo";
  • 2A: i capolini, formati da un solo fiore, sono raggruppati in un globo si secondo ordine (sinfiorescenze composte, più o meno emisferiche);
Echinopsinae
  • 2B: i capolini sono formati da più fiori e non sono raggruppati in sinfiorescenze, ma alla sommità piatta (corimbi) di uno stelo terminale;
  • 3A: le piante hanno dei cicli biologici perenni; il portamento è acaulescente; le foglie hanno dei contorni interi e sono colorate di grigio-verde; le setole del pappo sono ritorte all'indietro;
Berardiinae
  • 3B: le piante hanno dei cicli biologici annuali o perenni; il portamento può essere sia caulescente che acaulescente; le setole del pappo sono diritte;
  • 4A: la lamina delle foglie è sempre intera; le squame del pappo sono subulate, dentate o piumose (raramente sono ridotte ad una breve corona);
Xerantheminae
  • 4B: la lamina delle foglie è intera o divisa; il pappo è formato da molte setole;
  • 5A: i capolini solitamente sono sottesi da una foglia-brattea con forme pennatosette; i lobi della corolla sono lunghi da 1 a 3 mm; il pappo è lungo e piumoso e le setole di solito si connettono alla base in larghe e robuste squame;
Carlininae
  • 5A: i capolini sono sottesi da brattee intere o con bordi dentati oppure sono isolati su spogli peduncoli; i lobi della corolla sono lunghi più di 3 mm; il pappo è formato da setole libere oppure da scagli non connate alla base in scaglie più ampie;
  • 6A: i capolini hanno 8 - 12 fiori (raramente di più); la corolla è colorata di blu brillante di sotto e blu intenso di sopra; i lobi della corolla sono lineari; il pappo è formato da due file uguali di scaglie lanceolate corte;
Cardopatiinae
  • 6B: i capolini hanno molti fiori; la corolla è colorata di blu brillante di sotto e blu intenso di sopra; i lobi della corolla non sono lineari; il pappo è formato da una o più file di lunghe scaglie o setole pennate o piumate;
  • 7A: gli acheni hanno la superficie rugosa o leggermente vellutata, ma mai lisci e sono privi di elaisoma o caruncola apicale;
  • 8A: le pagliette del ricettacolo sono fimbriate (con lunghe e attorcigliate fimbrille); gli acheni sono lisci longitudinalmente; le setole del pappo sono decidue singolarmente;
Arctiinae
  • 8B: il ricettacolo è nudo (privo di pagliette) e la superficie è alveolata; gli acheni sono rugosi trasversalmente; le setole del pappo sono connate basalmente in un anello deciduo in un unico pezzo;
Onopordinae
  • 7B: gli acheni normalmente hanno la superficie liscia o leggermente increspata e hanno una caruncola apicale;
  • 9A: le piante sono prive di spine; la superficie inferiore delle foglie è bianco-lanosa; il pappo è molto lungo spesso sovrasta l'infiorescenza;
  • 10A: il portamento delle specie è arbustivo o subarbustivo; i lobi della corolla sono molto lunghi ed hanno delle forme strettamente triangolari; i rami dello stilo sono corti e diritti; gli acheni hanno delle forme lineati con la superficie leggermente solcata; il pappo possiede una sola fila di setole;
Staehelininae
  • 10B: il portamento delle specie è erbaceo perenne (raramente annuale); i lobi della corolla sono corti ed hanno delle forme largamente triangolari; i rami dello stilo sono lunghi e riflessi; gli acheni hanno delle forme cilindriche o leggermente obconiche o obpiramidali con la superficie liscia, echinata o rugosa; il pappo possiede più file di setole;
Saussureinae
  • 9B: le piante sono inermi o spinose; la superficie inferiore delle foglie è lanosa o glabra; il pappo non sorpassa le brattee involucrali;;
  • 11A: le areole d'inserzione degli acheni sono diritte, basali o basali-adassiali; la placca apicale degli acheni è inclinata ed è presente dell'elaisoma (eccetto in Notobasis); il pappo è indifferenziato e deciduo;
Carduinae
  • 11B: le areole d'inserzione degli acheni sono concave o laterali-abassiali spesso con elaisoma; la placca apicale degli acheni è diritta senza caruncola; il pappo di solito è differenziato in due file persistenti o raramente deciduo in un unico pezzo (raramente è assente per aborto);
Centaureinae

Specie della flora italiana

Nella flora spontanea italiana di questo gruppo sono presenti le seguenti specie:[23]

Alcune specie

Note

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ Motta 1960, Vol. 1 - pag. 457.
  3. ^ Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 6-luglio-2013.
  4. ^ a b c d Kadereit & Jeffrey 2007, pag. 124.
  5. ^ a b c d Funk & Susanna, pag. 294.
  6. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1.
  7. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860.
  8. ^ Judd 2007, pag.517.
  9. ^ a b c d e f Herrando et al. 2019.
  10. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 9.
  11. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  12. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1.
  13. ^ Strasburger 2007, pag. 759.
  14. ^ a b c Judd 2007, pag. 522.
  15. ^ Funk 2009, pag. 772.
  16. ^ Judd 2007, pag. 520.
  17. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  18. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  19. ^ Panero 2008.
  20. ^ Mandel et al. 2019.
  21. ^ Häffner 1999.
  22. ^ Wang et al. 2013.
  23. ^ Pignatti 2018, vol.3.

Bibliografia

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Cardueae Cass., 1819 è una tribù di piante angiosperme dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Asteraceae. Cardueae è anche l'unica tribù della sottofamiglia Carduoideae Cass. ex Sweet, 1826

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