Orchidoideae es una subfamilia de orquídeas de hábitos terrestres que agrupan más de 3600 especies.[1]
Las orquídeas de esta subfamilia están presentes en todos los continentes excepto la Antártida. Aunque hay muchas especies en el continente asiático, existen relativamente pocas especies en comparación con otras partes del mundo. Ninguna de las especies se encuentran en las zonas permanentemente heladas o en el desierto.
Estas contienen a las orquídeas con una sola (= monandro), antera fértil, la cual es erecta y basitónica.(= no produce hojas debajo de la inflorescencia).
La subfamilia Orchidoideae y la previamente reconocida subfamilia Spiranthoideae se consideran los afines más próximos en el grupo natural de las orquídeas "monandro" debido a :
Orchidoideae contiene dos subclados con las siguientes tribus :
La anterior subfamilia Spiranthoideae está ahora reciclada como tribu Cranichideae en el clado de las Orchidoideae. Esta es la hermana de la tribu Diurideae.
La tribu Orchideae comprende a las subtribus siguientes:
La tribu Diseae comprende a las subtribus siguientes:
La tribu polifilética Cranichideae comprende a las subtribus monofiléticas siguientes :
La tribu Diurideae comprende a las siguientes subtribus :
Orchidoideae es una subfamilia de orquídeas de hábitos terrestres que agrupan más de 3600 especies.
Les Orchidoideae sont une sous-famille de plantes de la famille des Orchidaceae (Orchidées). Elle compte plusieurs dizaines de milliers d'espèces dont les fleurs présentent :
Les Orchidoideae sont une sous-famille de plantes de la famille des Orchidaceae (Orchidées). Elle compte plusieurs dizaines de milliers d'espèces dont les fleurs présentent :
un labelle différencié : le pétale supérieur, qui a subi une différenciation morphologique, les parties sexuées soudées en une colonne appelée gynostème comprenant une seule étamine fertile avec les grains de pollen réunis en pollinies séparées des deux stigmates fertiles par le rostellum, un ovaire infère ayant, la plupart du temps, subi une torsion à 180 degrés (résupination), mettant le labelle en position inférieure.Orchidoideae Eaton, 1836 è una sottofamiglia di piante spermatofite monocotiledoni appartenenti alla famiglia delle Orchidacee.
Il nome di questa sottofamiglia è stato ripreso da una sua tribù: Orchideae. L'etimologia del nome deriva dal greco όρχις = testicolo, per via dei rizotuberi appaiati e di forma arrotondata che si presentano in alcune specie.
La denominazione di questa sottofamiglia è stata proposta dal botanico americano Amos Eaton (1776 - 1842) nella pubblicazione ”A botanical dictionary” del 1836[1].
I dati morfologici si riferiscono soprattutto alle specie europee e in particolare a quelle spontanee italiane.
Sono piante erbacea perenni alte da pochi decimetri fino a 2 metri. La forma biologica prevalente di queste orchidee è geofita rizomatosa (G rizh), ossia sono piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno si rigenera con nuove radici e fusti avventizi. La crescita di queste orchidee è terrestre ma anche “epifita” (soprattutto nelle specie tropicali).
Le radici sono secondarie da rizoma. Sono del tipo fascicolato e si trovano nella parte superiore dei rizotuberi; oppure fuoriescono a intervalli lungo il rizoma. Raramente sono assenti, in questo caso il rizoma è ingrossato simile al corallo.
Alcune specie sono prive di clorofilla per cui le foglie sono colorate di marrone chiaro, oppure sono ridotte a squame distribuite lungo il fusto.
L'infiorescenza è del tipo spiciforme o a racemo o a grappolo con pochi (anche uno) o tanti fiori secondo la specie. Alla base del ovario (sotto il perigonio) sono presenti delle brattee erbacee a forma lanceolata. In alcune specie i fiori sono resupinati, ossia ruotati di 180° per cui il labello si trova in posizione bassa, mentre in altre specie non lo sono.
I fiori sono ermafroditi ed irregolarmente zigomorfi, pentaciclici (perigonio a 2 verticilli di tepali, 2 verticilli di stami (di cui uno atrofizzato), 1 verticillo dello stilo)[3].
I frutti sono delle capsula più o meno ovoidali con alcune coste. Questo tipo di frutto è deiscente lungo tre di queste coste. Al suo interno sono contenuti numerosi minutissimi semi. Questi semi sono privi di endosperma e gli embrioni contenuti in essi sono poco differenziati in quanto formati da poche cellule. Queste piante vivono in stretta simbiosi con micorrize endotrofiche, questo significa che i semi possono svilupparsi solamente dopo essere infettati dalle spore di funghi micorrizici (infestazione di ife fungine). Questo meccanismo è necessario in quanto i semi da soli hanno poche sostanze di riserva per una germinazione in proprio.[7].
La riproduzione di queste piante può avvenire in due modi:
La distribuzione di questo gruppo di piante è pressoché cosmopolita ad esclusione delle zone polari e desertiche. L'habitat è molto vario comprendendo sia specie temperate che tropicali. Le specie europee prediligono le zone ombreggiate, fresche e umide dei sottoboschi oppure ambienti di tipo alpino; mentre quelle tropicali vivono in ambienti umidi e caldi delle foreste equatoriali.
Le Orchidaceae è una delle famiglie più vaste della divisione tassonomica delle Angiosperme; comprende circa 790 generi e più di 18500 specie[8]. Il Sistema Cronquist assegna la famiglia delle Orchidaceae all'ordine Orchidales mentre la moderna classificazione APG la colloca nel nuovo ordine delle Asparagales.
Le Orchidoideae sono una delle cinque sottofamiglie in cui è suddivisa la famiglia delle Orchidacee. Si tratta di un gruppo abbastanza numeroso con circa 1/5 delle specie dell'intera famiglia.
Da un punto di vista filogenetico rappresentano, insieme alla sottofamiglia delle Epidendroideae, la fase più recente dello sviluppo evolutivo delle Orchidee. Insieme alla sottofamiglia più primitiva delle Vanilloideae (priva di pollinii) fanno parte del ben distinto clade delle “Monandrae” caratterizzato dalla presenza di un solo stame fertile.
La formazione tassonomica di questa sottofamiglia passando da botanico in botanico ha subito diverse ristrutturazioni classificatorie. Cinquant'anni fa ad esempio le Epidendreae erano considerate una delle tribù delle Orchidoideae[9] (ora fanno parte della sottofamiglia delle Epidendroideae). Viceversa la sottotribù delle Spiranthinae appartenente ora alla tribù delle Cranichideae fino a qualche anno fa era considerata una sottofamiglia (Spiranthoideae) delle Orchidacee. E così è successo per tanti altri gruppi di orchidee. Questo è dovuto, nel passato, alle analisi classificatorie basate quasi esclusivamente sul ginostemio. Ora con i nuovi sistemi di analisi cladistica anche molecolare le conoscenze su questo gruppo di orchidee è migliorato anche se rimane ancora molto da fare.[10]
I rapporti filogenetici all'interno della sottofamiglia sono illustrati dal seguente cladogramma, tratto dallo studio citato[10] mostra l'attuale conoscenza filogenetica della sottofamiglia.
xxxTribù OrchideaexxxSottotribù Coryciinae
Sottotribù Disinae
Sottotribù Orchidinae
Sottotribù Brownleeinae
Tribù Codonorchideae
xxxTribù DiurideaexxxSottotribù Thelymitrinae
Sottotribù Megastylidinae
Sottotribù Drakaeinae
Sottotribù Cryptostylidinae
Sottotribù Diuridinae
Sottotribù Prasophyllinae
Sottotribù Caladeniinae
Sottotribù Acianthinae
Sottotribù Rhizanthellinae
xxxTribù CranichideaexxxSottotribù Chloraeinae
Sottotribù Pterostylidinae
Sottotribù Goodyerinae
Sottotribù Galeottiellinae
Sottotribù Manniellinae
Sottotribù Spiranthinae
Sottotribù Discyphinae
Sottotribù Cranichidinae
La struttura tassonomica presentata in questa sede è quella per il momento maggiormente accreditata sulla base delle evidenze filogenetiche.[10]
Orchidoideae Eaton, 1836 è una sottofamiglia di piante spermatofite monocotiledoni appartenenti alla famiglia delle Orchidacee.