Cladonia deformis (L.) Hoffm. (1796), è una specie di lichene appartenente al genere Cladonia, dell'ordine Lecanorales.
Il nome deriva dal latino deformis, deforme, sfigurato, deturpato.
Il tallo primario costituito da squamule di colore variabile dal verde giallastro al grigio. I podezi sono di altezza molto variabile da 2 a 7 centimetri, fessurati in senso longitudinale e sprovvisti di coppe o appena accennate. I soredi hanno forma e consistenza farinosa.[1] Il fotobionte è principalmente un'alga verde delle Trentepohlia.[2]
Specie molto comune nei boschi montani dell'emisfero boreale. Cresce su legni marcescenti e su suoli organici. Predilige un pH del substrato molto acido o con valori intermedi fra molto acido e subneutrale. Il bisogno di umidità è mesofitico.[2]
La specie, da considerarsi cosmopolita, è stata reperita nelle seguenti località:
In Italia è presente, ma rara, in tutto il Trentino-Alto Adige e la Valle d'Aosta, nell'arco alpino piemontese e nella Lombardia settentrionale; è alquanto rara nella parte settentrionale del Veneto, nelle zone alpine friulane e in poche località della parte occidentale dell'Emilia-Romagna e delle zone montuose della Calabria.[2]
Questa specie va riferita alla sezione Cocciferae,[3] e presenta le seguenti forme, sottospecie e varietà (al 2008):
Cladonia deformis (L.) Hoffm. (1796), è una specie di lichene appartenente al genere Cladonia, dell'ordine Lecanorales.
Il nome deriva dal latino deformis, deforme, sfigurato, deturpato.