Xeranthemum inapertum ist eine Pflanzenart aus der Gattung Xeranthemum.
Xeranthemum inapertum ist ein einjähriger Schaft-Therophyt, der Wuchshöhen von 10 bis 40 Zentimeter erreicht. Die Pflanze ist leicht aromatisch. Die Blätter sind schmal lanzettlich, ganzrandig, meist eingerollt und unterseits dicht weißfilzig. Sie messen 20 bis 65 × 2 bis 8 Millimeter. Die Hüllblätter sind alle gleich. Sie sind breit eiförmig und kahl mit einer kurzen Stachelspitze. Die inneren sind 13 bis 17 Millimeter groß, lanzettlich und meistens hellrosa gefärbt. Die Köpfchen sind auf langen unbeblätterten Stielen angeordnet. Sie sind länger als breit und enthalten 30 bis 45 Blüten.
Die Blütezeit reicht von Juni bis August.
Die Chromosomenzahl beträgt 2n = 28.[1]
Xeranthemum inapertum kommt im östlichen Mittelmeerraum sowie montan im ostsubmediterranen, kontinentalen Bereich vor. Die Art wächst in offenen Kiefernwäldern, Phrygana und Igelpolsterheiden in Höhenlagen von 500 bis 1800 Meter.
Xeranthemum inapertum ist eine Pflanzenart aus der Gattung Xeranthemum.
Inmortal menor (Xeranthemum inapertum) es una planta perteneciente a la familia de las compuestas.
Planta herbácea anual de hasta 30 cm de altura, generalmente sin ramificar, o ramificada en su parte superior, erecta, con pilosidad blanquecina; hojas alternas, lanceoladas mucho más claras por debajo. Florece en primavera mediante la garupación (capítulo) de 12-24 flores tubulares rosadas, en el interior de una "campana" poco abierta, casi cilíndrica, formada por numerosas brácteas, membranosas y rígidas., de tamaño y punta creciente de abajo arriba, dispuestas unas bajo las anteriores como las escamas de un pez, pajizas de color, con una zona parda longitudinal y que permanecen muy erectas sin abrirse hacia fuera, como indica su nombre científico; las superiores presentan una coloración rosada, acorde, aunque más tenue, con las auténticas flores. Los frutos tienen un vilano de pelos tiesos y fuertes.[1]
Todo el Mediterráneo.[2] En España, por todo el territorio. Hábitats secos, campos, laderas. Crece dispersa formando agrupaciones de pocos ejemplares, en lugares terrosos, de pasto pobre. Su nombre popular se refiere a su cualidad de secarse como adorno, sin variar de color y belleza. SW y C de Europa y SW de Asia.[3]
Xeranthemum inapertum fue descrita por (Carlos Linneo) Mill. y publicado en Gard. Dict., ed. 8. n. 2. 1768; Willd. Sp. Pl. 3: 1902.[4]
Número de cromosomas de Xeranthemum inapertum (Fam. Compositae) y táxones infraespecíficos: 2n=28[5]
Inmortal menor (Xeranthemum inapertum) es una planta perteneciente a la familia de las compuestas.
I perpetuini mezzani (nome scientifico Xeranthemum inapertum (L.) Miller, 1768) sono delle piante erbacee angiosperme dicotiledoni annuali appartenente alla famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Il nome generico (Xeranthemum) deriva dalle parole greche “xero” e “anthos” e significano rispettivamente “secco” e “fiore” e derivano dalla caratteristica persistenza dei fiori rigidi e di lunghissima durata (non perdono neppure la colorazione dopo diversi anni). Anche il nome volgare (Perpetuini) deriva da questa loro particolare proprietà.[3] L'epiteto specifico (inapertum) fa riferimento all'aspetto piuttosto compatto dell'infiorescenza.
Il binomio scientifico attualmente accettato (Xeranthemum inapertum) è stato proposto da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, e successivamente perfezionato dal botanico scozzese Philip Miller (1691 – 1771) nella pubblicazione ”Gardeners Dictionary, Edition 8. London” del 1768.[4]
Questi fiori sono alti da 1,5 a 5 dm. La forma biologica è terofita scaposa (T scap); ossia sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme; sono inoltre munite di asse fiorale eretto, spesso con poche foglie. Le parti non fiorali possono essere bianco-tomentose. La pianta possiede un delicato aroma.[5][6][7][8][9]
Le radici sono secondarie.
La parte aerea del fusto è eretta, semplice o eventualmente ramosa-corimbosa in alto.
Le foglie sono biancastre e voluminose. La lamina è intera e acuta. Si dividono in due tipi: basali e cauline. Quelle basali sono lineari-spatolate, quelle cauline sono lanceolate-lineari. Le foglie possono essere convolute. Dimensione delle foglie: larghezza 4 – 7 mm; lunghezza 20 – 65 mm.
L'infiorescenza è formata da diversi capolini portati da lunghi pedicelli solitari e nudi che normalmente sovrastano l'apparato fogliare. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae : un peduncolo (o pedicello) sorregge un involucro composto da diverse brattee (o squame) disposte su più serie e di dimensioni diverse, persistenti che fanno da protezione al ricettacolo più o meno piano sul quale s'inseriscono i fiori tubulosi. I capolini sono più lunghi che larghi. Le squame dell'involucro sono glabre e membranose e si dividono in tre tipi:
Diametro dei capolini: 1 – 1,8 cm.
I fiori sono tutti del tipo tubuloso (il tipo ligulato, i fiori del raggio, presente nella maggioranza delle Asteraceae, qui è assente), sono inoltre sterili (solo maschili) quelli esterni da 3 a 4 e ermafroditi quelli più interni da 30 a 45; sono inoltre tetra-ciclici (con quattro verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ossia sia il calice che la corolla sono composti da cinque elementi).
I frutti sono degli acheni di 4 – 6 mm con pappo formato da 5 squame lesiniformi.
Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale[13]:
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
La tribù Cardueae (della sottofamiglia Carduoideae) a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Xerantheminae è una di queste).[8][18][19][20] Il genere Xeranthemum L. contiene poche specie native della Persia e delle regioni mediterranee[3].
Il genere Xeranthemum appartiene alla sottotribù Xerantheminae (tribù Cardueae, sottofamiglia Carduoideae). In precedenza il genere era descritto nel gruppo informale "'Xeranthemum group" all'interno della sottotribù Carduinae.[8][18][19][20]
Questo genere è simile al genere Carlina, ma differisce per la mancanza di spine, per le foglie intere, per l'involucro senza foglie bratteali, per i fiori periferici sterili e bilabiati e il pappo con brattee lesiniformi.[9]
Il basionimo per questa specie è: Xeranthemum annuum var. inapertum L., 1753.
Il numero cromosomico di X. inapertum è: 2n = 28.[9][21]
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
Le altre due specie del genere Xeranthemum presenti in Italia si distinguono per le seguenti caratteristiche:
Per la loro caratteristica persistenza sono piante usate nel giardinaggio (o nel commercio dei fiori recisi secchi). Crescono in ambienti piuttosto secchi con terreni di vario tipo. La semina è da fare in marzo con temperature sopra i 10 °C. La raccolta va fatta in piena fioritura e può essere conservata per tutto l'inverno.
I Perpetuini mezzani in altre lingue vengono chiamati nei seguenti modi:
I perpetuini mezzani (nome scientifico Xeranthemum inapertum (L.) Miller, 1768) sono delle piante erbacee angiosperme dicotiledoni annuali appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Xeranthemum inapertum là một loài thực vật có hoa trong họ Cúc. Loài này được (L.) Mill. miêu tả khoa học đầu tiên năm 1768.[1]
Xeranthemum inapertum là một loài thực vật có hoa trong họ Cúc. Loài này được (L.) Mill. miêu tả khoa học đầu tiên năm 1768.