Crepis vesicaria (lat. Crepis vesicaria) – mürəkkəbçiçəklilər fəsiləsinin tayaotu cinsinə aid bitki növü.
Crepis vesicaria (lat. Crepis vesicaria) – mürəkkəbçiçəklilər fəsiləsinin tayaotu cinsinə aid bitki növü.
Crepis vesicaria is a European species of flowering plant in the family Asteraceae with the common name beaked hawk's-beard.[2][3] It is native to the Western and Southern Europe from Ireland and Portugal east as far as Germany, Austria, and Greece.[3] It became naturalized in scattered locations in North America.[3][4]
Crepis vesicaria is an annual, biennial, or perennial herb up to 120 cm (48 inches or 4 feet) tall, producing a large underground caudex. Each plant can have as many as 20 flower heads, each with up to 70 ray florets but no disc florets. It grows on hillsides and in sandy clearings.[5]
A prominent plant, Crepis vesicaria stands erect, with many branches, each ending in its own dandelion-like flower.[6]
The underside of the flower has two layers of leaf-like phyllaries. The inner layer is longer and pointed, and often curls back away from the rest of the flower head. The outer layer is substantially shorter.[6]
Subspecies include:[1]
Crepis vesicaria is a European species of flowering plant in the family Asteraceae with the common name beaked hawk's-beard. It is native to the Western and Southern Europe from Ireland and Portugal east as far as Germany, Austria, and Greece. It became naturalized in scattered locations in North America.
Crepis vesicaria is an annual, biennial, or perennial herb up to 120 cm (48 inches or 4 feet) tall, producing a large underground caudex. Each plant can have as many as 20 flower heads, each with up to 70 ray florets but no disc florets. It grows on hillsides and in sandy clearings.
A prominent plant, Crepis vesicaria stands erect, with many branches, each ending in its own dandelion-like flower.
The underside of the flower has two layers of leaf-like phyllaries. The inner layer is longer and pointed, and often curls back away from the rest of the flower head. The outer layer is substantially shorter.
Crepis vesicaria es una especie de planta herbácea del género Crepis en la familia de las Asteraceae.
Es una especie anual, bienal o perenne, de hasta 1,20m de altura y de raíz pivotante. El tallo, erguido a arqueado o decumbentes, es más o menos surcado y generalmente muy ramificado, glabro a híspido y/o tomentoso y con pelos glandulares negros. Las hojas son esencialmente basales, pero también caulinares; las de la roseta basal son pecioladas, de limbo oblanceolado a ovado con márgenes pinnados (con el lóbulo apical grande) a dentados, y de superficies hirsutas o glabras; las caulinares más o menos sentadas y de morfología bastante parecida. Los capítulos, en número de 10 a 20 y organizados en corimbos laxos, tienen el involucro campamulado con 5-12 bráctea externas pequeñas (3-4mm), glabras, ovadas a lineal-lanceoladas, usualmente glandulares y más o menos reflejas en la fructificación. Las internas, en número de 7-16, son lanceoladas, de 10-12 mm de largo, con ápices, obtusos o agudos, algo ciliados, la cara abaxial tomentosa y a menudo con glándulas negras. Rodean un receptáculo con alveolas penta/hexagonales de bordes fibrosos, sin páleas. Hay unas 50-70 lígulas de color amarillo con una banda rojiza, más o menos alargada, en el envés. Las cipselas, homomórfas o dimorfas, de forma fusiforme y de 4-9 mm de largo, son de color marrón pálido o amarillento, con ápices progresivamente atenuados en pico de 2-5 mm y con 10 costillas finas, generalmente finamente tuberculadas, mientras el vilano, está constituido por finas cerdas barbeledas blancas caducas.[1][2]
Es una especie nativa de Macaronesia, la Cuenca mediterránea y parte de Europa occidental y central. Introducida en Australia y el continente americano. Sus taxones infraespecíficos son generalmente endemismos muy locales o, incluso, insulares.[2][3][4]
Crepis vesicaria fue descrita por Linneo y publicado en Species Plantarum, vol. 2, p. 805, en 1753.[5]
Número de cromosomas: 2n=8/16.[9][1]
Crepis vesicaria es una especie de planta herbácea del género Crepis en la familia de las Asteraceae.
Capítulo en antesis y otro en preantesis Capítulo en fructificación Receptáculo alveoladoLa radichiella vescicosa (nome scientifico Crepis vesicaria L., 1753 ) è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
L'etimologia del nome generico (Crepis) non è molto chiara. In latino Crèpìs significa pantofola, sandalo e i frutti, di alcune specie di questo genere, sono strozzati nella parte mediana ricordando così (molto vagamente) questo tipo di calzare. Inoltre lo stesso vocabolo nell'antica Grecia indicava il legno di Sandalo.[3]. L'epiteto specifico (vesicaria ) significa "con vesciche".[4]
Il nome scientifico della specie è stato definito per la prima volta dal botanico Carl Linnaeus (1707-1778) nella pubblicazione " Species Plantarum" ( Sp. Pl. 2: 805 ) del 1753.[5]
Habitus. La pianta di questa specie è una erbacea annuale o bienne (raramente perenne). La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Altre forme biologiche sono: emicriptofita bienne (H bienn) o raramente emicriptofita scaposa (H scap). Gli steli contengono abbondante latice amaro.[6][7][8][9][10][11][3][12]
Fusto. I fusti di queste piante, lignificati alla base, sono generalmente eretti, più o meno ramosi; la pubescenza (se presente) è formata da peli ispidi. Se è presente una parte sotterranea, questa può essere fibrosa o legnosa. Le radici possono essere del tipo a fittone o secondarie da rizoma, spesso sono piuttosto grosse e profonde. L'altezza media delle piante varia da 1 a 8 dm.
Foglie. Le foglie si dividono in basali e cauline.
Infiorescenza. L'infiorescenza è formata da numerosi capolini eretti. Ogni capolino è formato da un peduncolo che sorregge un involucro cilindrico formato da 2 serie di brattee o squame disposte in modo embricato e scalato, che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori ligulati. La forma delle brattee, disuguali fra le due serie (quelle interne sono più lunghe), può essere da lanceolata a lineare con margini continui oppure no; la superficie può essere glabra, tomentosa o setosa. Il ricettacolo è piano e ciliato. Diametro dei capolini: 2 cm. Dimensioni dell'involucro: larghezza 4 - 8 mm; lunghezza 8 - 14 mm.
Fiori. I fiori tutti ligulati, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono ermafroditi, fertili e zigomorfi.
Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. Il frutto consiste in un achenio chiaro o oscuro, cilindrico o fusiforme (non compresso), con varie coste (da 10 a 12), con la superficie trasversalmente tubercolata e sormontato da un corto becco (può essere assente). Il pappo è soffice (ma tenace) formato da peli semplici (non ramificati) di colore generalmente bianco (o bianco sporco quasi giallastro) disposti su più serie. In uno stesso capolino i frutti possono essere monomorfici (tutti uguali) oppure dimorfi (generalmente quelli interni differiscono da quelli più esterni o periferici).
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[17], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[18] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[19]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][10][9]
Il genere di questa voce appartiene alla sottotribù Crepidinae della tribù Cichorieae (unica tribù della sottofamiglia Cichorioideae). In base ai dati filogenetici la sottofamiglia Cichorioideae è il terz'ultimo gruppo che si è separato dal nucleo delle Asteraceae (gli ultimi due sono Corymbioideae e Asteroideae).[1] La sottotribù Crepidinae fa parte del "quarto" clade della tribù; in questo clade è in posizione "centrale" vicina alle sottotribù Chondrillinae e Hypochaeridinae.[10]
La sottotribù è divisa in due gruppi principali uno a predominanza asiatica e l'altro di origine mediterranea/euroasiatica.[10] Da un punto di vista filogenetico, all'interno della sottotribù, sono stati individuati 5 subcladi. Il genere di questa voce appartiene al subclade denominato "Crepis-Lapsana-Rhagadiolus clade", composto dai generi Crepis L., 1753, Lapsana L., 1753 e Rhagadiolus Juss., 1789.[11] Dalle analisi Crepis risulta parafiletico (per cui la sua circoscrizione è provvisoria).[20]
Nella "Flora d'Italia" le specie italiane di Crepis sono suddivise in 4 gruppi e 12 sezioni in base alla morfologia degli acheni, dell'involucro e altri caratteri (questa suddivisione fatta per scopi pratici non ha valore tassonomico). La specie di questa voce appartiene al Gruppo 1 (gruppo con acheni dimorfi) e alla Sezione D " (il colore dei fiori è giallo; il ricettacolo è ciliato per peli molli).[12]
I caratteri distintivi per la specie di questa voce sono:[12][21]
Per questa specie sono indicate le seguenti sottospecie:[12][2][11]
Nota: questa sottospecie nella "Flora d'Italia" è indicata come Crepis bivoniana (Rchb.) Soldano et. F.Conti.
Per questa specie sono indicate ulteriori sottospecie non presenti in Italia:[2][11]
Altre specie appartenenti allo stesso gruppo/sezione:[21]
Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]
Sottospecie andryaloides
Sottospecie bivoniana
Sottospecie hyemalis
Sottospecie myriocephala
Sottospecie stellata
Sottospecie taraxacifolia
Sottospecie vesicaria
È una specie commestibile: sia le foglie che i boccioli fiorali possono essere consumati crudi, in insalata, oppure lessi, conditi con olio limone o saltati in padella con olio ed aglio. Si può utilizzare, da sola o mista ad altre erbe, per fare ripieni di frittate o tortini di verdure, con ricotta e formaggi.[29]
La radichiella vescicosa (nome scientifico Crepis vesicaria L., 1753 ) è una pianta angiosperma dicotiledone della famiglia delle Asteraceae.
Paardenbloemstreepzaad (Crepis vesicaria subsp. taraxacifolia) is een ondersoort uit de composietenfamilie (Asteraceae). De plant komt voor in Zuid- en West-Europa. De Nederlandse naam streepzaad is afgeleid van de vele ribben op het zaad, dat eigenlijk een nootvruchtje is, en paardenbloem maakt deel uit van de Nederlandse naam omdat de plant, met name het blad, veel op de paardenbloem (Taraxacum officinale) lijkt. Het blad van paardenbloemstreepzaad is echter ongeveer de helft kleiner. De plant lijkt veel op klein streepzaad (Crepis capillaris) en groot streepzaad (Crepis biennis), maar de haren (pappus) staan op een steeltje (snavel) op het vruchtje, dit in tegenstelling tot klein en groot streepzaad, waarbij de haren direct op het vruchtje staan ingeplant. De soort komt vrij algemeen voor in Zeeland en Zuid-Holland.
De plant kan 20-80 cm hoog worden en bloeit van mei tot in augustus met gele bloemen, die aan de onderkant aan de rand paars zijn aangelopen. In de loop van de ochtend gaan de bloemen open om tegen de avond weer dicht te gaan.
De plant groeit vooral op kalkhoudende grond in bermen en op dijken.
De namen in andere talen kunnen vaak eenvoudig worden opgezocht met de interwiki-links.
Paardenbloemstreepzaad (Crepis vesicaria subsp. taraxacifolia) is een ondersoort uit de composietenfamilie (Asteraceae). De plant komt voor in Zuid- en West-Europa. De Nederlandse naam streepzaad is afgeleid van de vele ribben op het zaad, dat eigenlijk een nootvruchtje is, en paardenbloem maakt deel uit van de Nederlandse naam omdat de plant, met name het blad, veel op de paardenbloem (Taraxacum officinale) lijkt. Het blad van paardenbloemstreepzaad is echter ongeveer de helft kleiner. De plant lijkt veel op klein streepzaad (Crepis capillaris) en groot streepzaad (Crepis biennis), maar de haren (pappus) staan op een steeltje (snavel) op het vruchtje, dit in tegenstelling tot klein en groot streepzaad, waarbij de haren direct op het vruchtje staan ingeplant. De soort komt vrij algemeen voor in Zeeland en Zuid-Holland.
De plant kan 20-80 cm hoog worden en bloeit van mei tot in augustus met gele bloemen, die aan de onderkant aan de rand paars zijn aangelopen. In de loop van de ochtend gaan de bloemen open om tegen de avond weer dicht te gaan.
Crepis vesicaria é uma espécie de planta com flor pertencente à família Asteraceae.
A autoridade científica da espécie é L., tendo sido publicada em Species Plantarum 2: 805–806. 1753.[1]
Trata-se de uma espécie presente no território português, nomeadamente os seguintes táxones infraespecíficos:[2]
Crepis vesicaria é uma espécie de planta com flor pertencente à família Asteraceae.
A autoridade científica da espécie é L., tendo sido publicada em Species Plantarum 2: 805–806. 1753.
Це однорічна, дворічна, або багаторічна рослина, 20–80 (-120) см заввишки і зі стрижневим коренем. Кожна рослина може мати до 20 квіткових голів. Квітне з травня по серпень з жовтими квітами.
Північна Африка: Алжир; Лівія; Марокко; Туніс. Західна Азія: Туреччина. Європа: Австрія; Бельгія; Німеччина; Нідерланди; Швейцарія; Албанія; Боснія і Герцеговина; Хорватія; Греція; Італія; Македонія; Чорногорія; Сербія; Словенія; Франція; Португалія [вкл. Мадейра]; Гібралтар; Іспанія. Натуралізований: Південна Америка; Сполучені Штати; Канада - Британська Колумбія. Росте на схилах і на піщаних галявинах.
Crepis vesicaria là một loài thực vật có hoa trong họ Cúc. Loài này được L. mô tả khoa học đầu tiên năm 1753.[1]
Crepis vesicaria là một loài thực vật có hoa trong họ Cúc. Loài này được L. mô tả khoa học đầu tiên năm 1753.