L'elleborina del meridione (Epipactis meridionalis H.Baumann & R.Lorenz, 1988) è una piccola pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Orchidacee, endemica dell'Italia meridionale.[1][2]
Il termine Epipactis si trova per la prima volta negli scritti di Dioscoride Pedanio (Anazarbe in Cilicia, 40 circa - 90 circa) che fu un medico, botanico e farmacista greco antico che esercitò a Roma ai tempi dell'imperatore Nerone. L'origine di questo termine è sicuramente greca, ma l'etimologia esatta ci rimane oscura (qualche testo lo traduce con “crescere sopra”). Sembra comunque che in origine sia stato usato per alcune specie del genere Helleborus[3]. In tempi moderni il nome del genere fu creato dal botanico e anatomista germanico Johann Gottfried Zinn (1727 – 1759), membro tra l'altro dell'Accademia delle Scienze di Berlino, in una pubblicazione specifica sul genere Epipactis nel 1757.
L'epiteto specifico (meridionalis) deriva dal latino e fa riferimento alla zona geografica di provenienza di questa pianta.
È una pianta erbacea perenne alta da 30 a 40 cm. La forma biologica di questa orchidea è geofita rizomatosa (G rizh), ossia è una piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno si rigenera con nuove radici e fusti avventizi. Queste piante, contrariamente ad altri generi delle orchidee, non sono “epifite”, ossia non vivono a spese di altri vegetali di maggiori proporzioni (hanno cioè un proprio rizoma).
Le radici sono secondarie da rizoma.
Le foglie, intere e poche (meno di una decina), sono distribuite lungo tutto il fusto a disposizione più o meno spiralata (o più precisamente distica). La forma è ovato-lanceolata con apice appuntito che diventa più lanceolata verso l'infiorescenza. Le foglie sono sessili, appena amplessicauli (quelle inferiori). La lamina è percorsa da diverse nervature longitudinali (foglie di tipo parallelinervie). Dimensione delle foglie: larghezza 4 – 5 cm; lunghezza 6 cm.
L'infiorescenza è un racemo terminale, lasso (massimo 20 fiori). I fiori sono patenti (o più o meno penduli), disposti quasi unilateralmente e pedicellati. Alla base del pedicello sono presenti delle brattee a forma lanceolata. I fiori sono resupinati, ruotati sottosopra tramite torsione del pedicello. Lunghezza delle brattee: 2 cm.
I fiori sono ermafroditi ed irregolarmente zigomorfi, pentaciclici (perigonio a 2 verticilli di tepali, 2 verticilli di stami, 1 verticillo dello stilo). I fiori sono colorati di verde chiaro con sfumature rosate specialmente all'estremità dei tepali.
Il frutto è una capsula obovoide (o esagonale) a più coste. Anche le capsule, come i fiori, sono orizzontali o pendule. Nell'interno sono contenuti numerosi minutissimi semi piatti. Questi semi sono privi di endosperma e gli embrioni contenuti in essi sono poco differenziati in quanto formati da poche cellule. Queste piante vivono in stretta simbiosi con micorrize endotrofiche, questo significa che i semi possono svilupparsi solamente dopo essere infettati dalle spore di funghi micorrizici (infestazione di ife fungine). Questo meccanismo è necessario in quanto i semi da soli hanno poche sostanze di riserva per una germinazione in proprio.[7]
La riproduzione di questa pianta avviene per via sessuata grazie all'impollinazione degli insetti pronubi; la germinazione dei semi è tuttavia condizionata dalla presenza di funghi specifici (i semi sono privi di albume – vedi sopra).
Questa specie è un endemismo dell'Italia meridionale e della Sicilia. Il suo areale comprende l'Appennino meridionale dal Lazio fino alla Sicilia orientale. Segnalata anche sul Gargano.[1]
Il suo habitat tipico sono le zone a faggete su suolo debolmente acido, da 500 fino a 1900 m s.l.m.; è presente quindi nei seguenti piani vegetazionali: collinare e montano.
Dall'incrocio tra E. meridionalis e Epipactis helleborine nasce il seguente ibrido interspecifico:
In genere tutte le Epipactis sono abbastanza simili nella forma del fiore. Qui ricordiamo alcune specie (tralasciando le varie sottospecie) quali:
Come tutte le orchidee è una specie protetta e quindi ne è vietata la raccolta e il commercio ai sensi della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES).[8]
L'elleborina del meridione (Epipactis meridionalis H.Baumann & R.Lorenz, 1988) è una piccola pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Orchidacee, endemica dell'Italia meridionale.
Epipactis meridionalis là một loài thực vật có hoa trong họ Lan. Loài này được H.Baumann & R.Lorenz mô tả khoa học đầu tiên năm 1988.[1]
Epipactis meridionalis là một loài thực vật có hoa trong họ Lan. Loài này được H.Baumann & R.Lorenz mô tả khoa học đầu tiên năm 1988.