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Plancia ëd Eretmochelys imbricata (Linnaeus 1766)
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Eretmochelys imbricata (Linnaeus 1766)

Eretmochelys imbricata ( Italian )

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La tartaruga embricata (Eretmochelys imbricata Linnaeus, 1766) è una tartaruga marina della famiglia delle Cheloniidae. È l'unica specie del genere Eretmochelys.

Descrizione

Lo scudo è convesso, a forma di cuore e presenta quattro paia di scudi laterali. Le piastre cornee sono caratteristicamente sovrapposte come gli embrici di un tetto ed a ciò è dovuto il nome della specie. La testa è ben sviluppata, con un becco molto appuntito e simile a quello dei rapaci. Le zampe anteriori sono larghe, con due unghie a forma di spina sul margine anteriore. La corazza è bruno-giallastra con marmoreggiature nere. Può misurare fino a 90 cm.

Tassonomia

Sono state descritte due sottospecie:

Distribuzione e habitat

La specie ha un ampio areale essendo diffusa nella fascia tropicale dell'Oceano Atlantico (sottospecie E. imbricata imbricata), Pacifico e Indiano (E. imbricata bissa).

Biologia

Alimentazione

Eretmochelys imbricata by Jacek Madejski.jpg

Sebbene sia onnivora, ha una dieta essenzialmente basata sulle spugne. Studi sulla dieta delle popolazioni caraibiche hanno dimostrato che essa è costituita per il 70-95% da spugne della classe Demospongiae, in particolare di specie appartenenti agli ordini Astrophorida, Spirophorida e Hadromerida[2]. Predilige in particolare le specie ricche di spicole silicee, come Ancorina spp., Geodia spp., Ecionemia spp. e Placospongia spp.[2].

Alcune delle spugne che rientrano abitualmente nella dieta della tartaruga embricata, come Aaptos aaptos, Chondrilla nucula, Geodia gibberosa, Tethya actinia, Spheciospongia vesparum e Suberites domuncula, sono altamente tossiche (talora letali) per la maggior parte degli altri organismi marini.

Oltreché di spugne, E. imbricata si nutre anche di alghe e di celenterati come le attinie, le meduse e la caravella portoghese (Physalia physalis)[3][4].

Riproduzione

Si riproduce da febbraio a luglio, a seconda che ci si sposti da sud verso nord. Scava nidi di circa 50 cm e ogni femmina può deporre un centinaio di uova che schiudono in 45-55 giorni.

Conservazione

La Lista rossa IUCN classifica questa specie come in pericolo critico di estinzione[1].
Al pari delle altre specie di Cheloniidae E. imbricata è inserita nella Appendice I della CITES[5].

Note

  1. ^ a b (EN) Red List Standards & Petitions Subcommittee 1996, Eretmochelys imbricata, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b Anne Meylan, Spongivory in Hawksbill Turtles: A Diet of Glass, in Science, vol. 239, n. 4838, American Association for the Advancement of Science, pp. 393-395. URL consultato il 28 settembre 2008.
  3. ^ Species Booklet: Hawksbill sea turtle, su Virginia Fish and Wildlife Information Service, Virginia Department of Game & Inland Fisheries. URL consultato il 28 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2006).
  4. ^ Eretmochelys imbricata, Hawksbill Sea Turtle, su MarineBio.org. URL consultato il 5 febbraio 2007.
  5. ^ CITES, Appendices, su Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Flora and Fauna. URL consultato il 29 settembre 2008.

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Eretmochelys imbricata: Brief Summary ( Italian )

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La tartaruga embricata (Eretmochelys imbricata Linnaeus, 1766) è una tartaruga marina della famiglia delle Cheloniidae. È l'unica specie del genere Eretmochelys.

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