Aethia Merrem, 1788 è un genere di uccelli caradriformi della famiglia Alcidae.[1]
Il termine Aethia deriva dal greco αίθυια, termine che indicava un non meglio identificato uccello marino. La stessa parola, con una traslitterazione diversa (Aythya) è utilizzata per indicare un genere ben distinto di uccelli della famiglia degli Anatidi.
Le specie appartenenti al genere Aethia sono uccelli marini di piccole dimensioni (85-300 g)[2].
Si cibano prevalentemente di copepodi, meduse, ctenofori, di krill ed altri tipi di zooplancton[2].
Nidificano in colonie che raggiungono il milione di individui[3], depongono un solo uovo in una fenditura naturale e lo covano per 25-36 giorni[2]; il pulcino metterà le piume 25-35 giorni dopo la schiusa[4].
Il genere è distribuito nelle regioni settentrionali dell'Oceano Pacifico (Mare di Bering, Mare di Okhotsk, Golfo di Alaska e Isole Aleutine)[2].
Il genere comprende le seguenti specie viventi:[1]
È stata inoltre descritta una specie fossile del tardo Miocene[5].