La Polypodiopsida (Ritgen, 1828) è una classe di piante della divisione delle Pteridofite (o felci).[1]
Consiste nel raggruppamento di piante terrestri più numeroso dopo le angiosperme, comprendendo circa 10 000 specie.
La generazione più evidente è quella dello sporofito (2n), avente fronde erette, direttamente collegate ad un rizoide sotterraneo o strisciante, con radici avventizie. Per quanto riguarda le fronde, queste presentano la tipica struttura che vede un rachide sorreggere le pinne, suddivise in pinnule. Proprio sulla membrana inferiore delle fronde vengono a trovarsi gli sporangi, raggruppati sotto forma di "sori", protetti da una membrana sottile, detta "indusio". In seguito alla rottura dello sporangio, le spore si liberano nell'ambiente, e dalla loro germinazione si origina il gametofito (n). Quest'ultimo, a differenza dello sporofito, ha vita effimera e presenta dimensioni ridotte, è formato da un singolo strato di cellule che macroscopicamente conferiscono una struttura laminare a forma di cuore.
Tipiche di ambienti umidi, in particolare nelle regioni tropicali, sono molto presenti anche sul territorio italiano.
La classe comprende 7 ordini e 33 famiglie:[1]
La Polypodiopsida (Ritgen, 1828) è una classe di piante della divisione delle Pteridofite (o felci).
Consiste nel raggruppamento di piante terrestri più numeroso dopo le angiosperme, comprendendo circa 10 000 specie.