dcsimg

Orectolobiformes ( Italian )

fornì da wikipedia IT

Nel loro insieme, gli squali dell'ordine (per alcuni autori sottordine) Orectolobiformes Applegate, 1806, sono a volte chiamati squali tappeto, in quanto molti di loro sono caratterizzati da segni sul corpo che ricordano le decorazioni dei tappeti. L'ordine include alcuni degli squali più diffusi: gli squali nutrice, gli squali ciechi ed infine gli squali balena.

Aspetto

Gli orectolobiformes presentano due pinne dorsali, senza spine, ed una piccola bocca posta più in avanti degli occhi. Molti hanno il barbiglio e piccole fessure branchiali[1]. La quinta fessura si sovrappone alla quarta. Il lobo superiore della pinna caudale tende ad essere in linea con il corpo, quello inferiore è in genere poco sviluppato, tranne che nel caso dello Squalo balena. Quest'ultimo si distingue dagli altri membri dell'ordine, che sono generalmente di piccole dimensioni, anche perché è il più grande pesce vivente.

Etimologia

Il nome deriva dall'unione delle parole greche orektos (allungato) e lobos (lobo) con la parola latina forma (forma)[2].

Tassonomia

L'ordine non è di grandi dimensioni, contiene 39 specie divise in 13 generi e 7 famiglie:

Note

  1. ^ Orectolobiformes su FishBase, su fishbase.org.
  2. ^ Romero, P. 2002 An etymological dictionary of taxonomy. Madrid, unpublished.
  3. ^ http://www.fishbase.org/Summary/SpeciesSummary.cfm?ID=5892&genusname=Brachaelurus&speciesname=waddi
  4. ^ http://www.fishbase.org/Summary/SpeciesSummary.cfm?ID=5893&genusname=Heteroscyllium&speciesname=colcloughi
  5. ^ (EN) Moral-Flores, L.F.D., Ramírez-Antonio, E., Angulo, A. & Pérez-Ponce de León, G., Ginglymostoma unami sp. nov. (Chondrichthyes: Orectolobiformes: Ginglymostomatidae): a new species of nurse shark from the Tropical Eastern Pacific, in Revista Mexicana de Biodiversidad, vol. 86, 2015, pp. 48–58, DOI:10.7550/rmb.46192.
  6. ^ AGRO C.A., "Note sullo squalo bambù fasciato Chiloscyllium punctatum MÜLLER & HENLE, 1838 (Chondroichthyes, Selachoidei)",, in Quaderni del Museo Zoologico, Avellino,, vol. 11, 2008, pp. 41-47.
  7. ^ a b Allen & Erdmann, Two new species of bamboo sharks (Orectolobiformes: Hemiscylliidae) from Western New Guinea, in Aqua (Miradolo Terme), vol. 13, n. 3-4, 2008, pp. 93-108.
  8. ^ FishBase, su fishbase.org.
  9. ^ Huveneers, Redescription of two species of wobbegongs (Chondrichthyes: Orectolobidae) with elevation of Orectolobus halei Whitley 1940 to species level (PDF), in Zootaxa, vol. 1284, 2006, pp. 29–51.
  10. ^ Last, Chidlow & Compagno, A new wobbegong shark, Orectolobus hutchinsi n. sp. (Orectolobiformes: Orectolobidae) from southwestern Australia (PDF), in Zootaxa, vol. 1239, 2006, pp. 35–48.
  11. ^ FishBase, su fishbase.org.
  12. ^ FishBase, su fishbase.org.
  13. ^ FishBase, su fishbase.org.
  14. ^ FishBase, su fishbase.org.
  15. ^ FishBase, su fishbase.org.

 title=
licensa
cc-by-sa-3.0
drit d'autor
Autori e redattori di Wikipedia
original
visité la sorgiss
sit compagn
wikipedia IT

Orectolobiformes: Brief Summary ( Italian )

fornì da wikipedia IT

Nel loro insieme, gli squali dell'ordine (per alcuni autori sottordine) Orectolobiformes Applegate, 1806, sono a volte chiamati squali tappeto, in quanto molti di loro sono caratterizzati da segni sul corpo che ricordano le decorazioni dei tappeti. L'ordine include alcuni degli squali più diffusi: gli squali nutrice, gli squali ciechi ed infine gli squali balena.

licensa
cc-by-sa-3.0
drit d'autor
Autori e redattori di Wikipedia
original
visité la sorgiss
sit compagn
wikipedia IT