La fava del Calabar (Physostigma venenosum Balf., 1861) è una pianta della famiglia delle Fabaceae[1].
Descrizione
È una pianta rampicante alta fino a 15 - 20 metri relativamente simile a un grosso fagiolo, presenta foglie trifogliate e fiori di tipo papilionaceo, rosa o porpora, pendenti, disposti in racemi. Il legume matura in estate, è lungo 15–18 cm e contiene 2-3 grossi semi reniformi, lunghi 2–3 cm, rivestiti da un tegumento marrone brillante. Essi sono inodori, insipidi e molto duri.
Distribuzione
Questa pianta cresce spontaneamente nell'Africa occidentale, in particolar modo in Guinea, lungo il fiume Calabar.
Usi
In medicina viene usata per estrarre il principio attivo fisostigmina, che è un alcaloide usato come inibitore della colinesterasi, e in oculistica come miotico nel glaucoma.[2]
Note
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^ (EN) Physostigma venenosum, in The Plant List. URL consultato il 27 aprile 2015.
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^ "Le piante medicinali", di Roberto Michele Suozzi, Newton&Compton, Roma, 1994, pag.35
Bibliografia
- Fabio Firenzuoli, Le insidie del naturale. Guida all'impiego sicuro e corretto delle piante, Tecniche nuove, 1996.
- Giovanni Vicentini, La fava del Calabar: cenni storici: Dissertazione inaugurale, Padova, G.B. Randi, 1865.
- Mariano Semmola, Della fava del Calabar (Physostigma venenosum) e dell'antagonismo in fatto di materia medica e di tossicologia: nuove ricerche di chimica e di tossicologia, Napoli, tip. E. Biraghi, 1865.
- Moritz Schiff, Sui movimenti dell'iride e sulla azione dell'atropina e della fava del Calabar sulla pupilla, Palermo, stab. tip. F. Lao, 1868. [Estr. da: Giornale di Scienze Naturali ed Econ., v. 4., 1868, Palermo].
- Fernando Franzoli, Tetano traumatico in bambina guarito colla fava del Calabar : relazione clinica del Dottore Fernando Franzolini, Padova : Tip. P. Prosperini, 1869 (Padova : Stab. Prosperini, 1870). [Estratto dalla Gazzetta medica italiana. Provincie Venete, anno XII, n. 52 e anno XIII, n. 1].
- voce FAVA DEL CALABAR, in Alessandro Bruni, Farmacognosia generale e applicata: i farmaci naturali, Puccin, 1999.
- voce FAVA DEL CALABAR, in Francesco Capasso Manuale di farmacognosia: le droghe della F.U.I., Padova, Piccin, 1982.