Akebia quinata (Houtt.) Decne., 1839), comunemente nota come akebia a cinque punte, è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Lardizabalaceae, originaria di Cina, Corea e Giappone[1].
La pianta è un rampicante pollonifero vigoroso a foglie decidue (in climi freddi), raggiunge altezze di 8 - 10 metri, arrampicandosi su rupi, alberi o fabbricati.
Le foglie sono conformate a "mano" con cinque fogliole. La pianta si avvolge ai tutori con i fusti volubili.
I fiori sono distinti (pianta monoica), in maschili (più piccoli) e femminili (più vistosi); in genere i fiori sono piccoli, numerosi e sfumati in tonalità di colore bianco rosato - violetto. Pur essendo i fiori dei due sessi sulla stessa pianta, questi sono autosterili. Per l'allegagione dei frutti è necessario il polline di una pianta diversa. (Due varietà o cultivar diverse sono piante "diverse"; due talee della stessa pianta sono la stessa pianta).
I frutti sono bacche allungate 8–15 cm di lunghezza, con buccia dura, di consistenza del cuoio, di colore rosato violetto; a maturità la bacca si spacca longitudinalmente esponendo la polpa, separata dalla buccia. La polpa bianca di consistenza gelatinosa spugnosa, incorpora ed avvolge numerosissimi semi neri. La polpa è commestibile (dolce e profumata), ma il suo consumo è problematico, data la difficoltà di separarla dai semi, presenti in quantità notevole.
In Giappone tradizionalmente i frutti sono raccolti dai bambini, dalle piante selvatiche.
Gli steli sono stati usati in Giappone, per la loro resistenza, per intrecciare cesti.
La specie è vigorosa, pollonifera ed invasiva; e deve essere controllata e contenuta. La pianta resiste notevolmente al freddo, -12 °C.
Ne è vietata la importazione in Nuova Zelanda, per la sua invasività nei confronti dell'ambiente naturale.
Akebia quinata (Houtt.) Decne., 1839), comunemente nota come akebia a cinque punte, è una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Lardizabalaceae, originaria di Cina, Corea e Giappone.