Crocodylus (Laurenti, 1768) è uno dei tre generi di rettili della sottofamiglia Crocodylinae, della famiglia Crocodylidae.[1]
Tassonomia
Le 13 specie viventi sono:
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Coccodrillo americano, Crocodylus acutus
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Coccodrillo dal muso stretto africano, Crocodylus cataphractus - studi sul DNA e sulla morfologia suggeriscono che questa specie potrebbe essere più basale di Crocodylus e quindi appartenere ad un proprio genere, Mecistops.[2][3][4][5]
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Coccodrillo dell'Orinoco, Crocodylus intermedius
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Coccodrillo d'acqua dolce australiano, Crocodylus johnsoni
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Coccodrillo delle Filippine, Crocodylus mindorensis
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Coccodrillo di Morelet o Coccodrillo messicano, Crocodylus moreletii
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Coccodrillo del Nilo o Coccodrillo africano, Crocodylus niloticus - (la sottospecie presente in Madagascar, C. n. madagascariensis, è talvolta chiamato Coccodrillo nero)
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Coccodrillo della Nuova Guinea, Crocodylus novaeguineae
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Coccodrillo della Nuova Guinea di Hall, Crocodylus halli
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Coccodrillo palustre, Crocodylus palustris
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Coccodrillo marino o estuarino, Crocodylus porosus
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Coccodrillo cubano, Crocodylus rhombifer
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Coccodrillo siamese, Crocodylus siamensis
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Coccodrillo del deserto o Coccodrillo dell'Africa occidentale, Crocodylus suchus
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Crocodylus raninus - (considerato un sinonimo di Crocodylus porosus, il suo stato rimane poco chiaro)[6]
Le specie stabilite comprendono anche sei specie estinte:[5]
Filogenesi
Il cladogramma seguente segue la topologia di un'analisi sulle sequenze del DNA mitocondriale, di Robert W. Meredith, Evon R. Hekkala, George Amato e John Gatesy (2011):[4]
Crocodylus Asia+Australia
C. porosus
C. palustris
C. siamensis
C. johnsoni
C. novaeguineae
C. mindorensis
Africa+Nuovo Mondo
C. suchus
C. niloticus
Nuovo Mondo
C. rhombifer
C. moreletii
C. acutus
C. intermedius
Il cladogramma seguente segue la topologia di un'analisi sui caratteri morfologici di Christopher A. Brochu e Glenn W. Storrs (2012). Molte specie estinte di Crocodylus potrebbero rappresentare diversi generi. C. suchus non è stato incluso, poiché i suoi codici morfologici erano identici a quelli di C. niloticus. Tuttavia, gli autori hanno suggerito che potrebbe essere spiegato dal loro campionamento dei campioni e hanno considerato le due specie distinte.[5]
Crocodyloidea "Asiatosuchus" germanicus
Prodiplocynodon langi
Asiatosuchus grangeri
"Crocodylus" affinis
"Crocodylus" depressifrons
Brachyuranochampsa eversolei
"Crocodylus" acer
Crocodylidae Tomistominae Kentisuchus spenceri
Dollosuchoides densmorei
Megadontosuchus arduini
Gavialosuchus eggenburgensis
Toyotamaphimeia machikanensis
Tomistoma lusitanica
Tomistoma schlegelii
"Tomistoma" cairense
Thecachampsa antiqua
Thecachampsa americana
Thecachampsa carolinense
Penghusuchus pani
Paratomistoma courti
Maomingosuchus petrolica
Crocodylinae "Crocodylus" megarhinus
Mekosuchinae Kambara implexidens
Australosuchus clarkae
Trilophosuchus rackhami
Quinkana
Brochuchus pigotti
"Crocodylus" gariepensis
Euthecodon arambourgii
Euthecodon brumpti
Osteolaeminae Rimasuchus lloydi
Voay robustus
Osteolaemus osborni
Osteolaemus tetraspis
Mecistops cataphractus
Crocodylus C. checchiai
C. palaeindicus
C. anthropophagus
C. thorbjarnarsoni
C. niloticus
C. siamensis
C. palustris
C. porosus
C. johnsoni
C. mindorensis
C. novaeguineae
C. raninus
C. acutus
C. intermedius
C. rhombifer
C. moreletii
Evoluzione
Tutte le specie del genere Crocodylus derivano da'un antenato comune evolutosi nella regione indo-pacifica, circa 9-16 milioni di anni fa. In seguito le varie specie si sono irradiate in Africa, circa 8-12 milioni di anni fa. A ciò, è seguita una migrazione transatlantica verso le Americhe, circa 4-8 milioni di anni fa.[7]
Distribuzione e habitat
I coccodrilli del genere Crocodylus sono rinvenibili in molte zone, anche se varie specie sono in pericolo critico di estinzione. In America, in particolar modo nei neotropici, sono presenti 4 specie, il cui areale va fino alle isole caraibiche. La specie più importante è Crocodylus acutus, presente anche a Cuba. Crocodylus rhombifer invece è una specie endemica dell'isola cubana. In India è presente il coccodrillo palustre (Crocodylus palustris), mentre nel Sud-est asiatico, specialmente in Indonesia, il genere è rappresentato da 2 specie. Una sola specie nell'arcipelago delle Filippine, Crocodylus mindorensis, contro le 2 presenti in Australia, Crocodylus porosus e Crocodylus johnsoni. Gran parte delle specie è esclusivamente marina, l'estuarino (Crocodylus porosus) frequenta anche acque salmastre e talvolta, seppur più raramente, il mare delle coste dell'Australia settentrionale.
Rapporti con l'uomo
Esseri umani e coccodrilli sono in forte competizione: ad oggi, molte specie di Crocodylus sono in pericolo di estinzione, anche critico, a cause delle attività antropiche, principalmente la distruzione del loro habitat naturale, il sovrasfruttamento delle risorse naturali (tra cui gli animali terrestri e i pesci di cui questi rettili si cibano) e la caccia incontrollata, dovuta ora all'alimentazione, ora alla pelletteria, ora allo sport, ora alla paura di potenziali attacchi.
Dal canto loro, i coccodrilli non sono innocui per l'uomo: sebbene tutte le specie di Crocodylus siano potenzialmente in grado di uccidere un essere umano, la stragrande maggioranza delle fatalità è da ricondursi principalmente a due specie: il coccodrillo del Nilo (Crocodylus niloticus) e il coccodrillo marino (Crocodylus porosus), seguite dal coccodrillo americano (Crocodylus acutus) e dal coccodrillo palustre (Crocodylus palustris). Le due specie iniziali, insieme, uccidono in media mille persone ogni anno[8].
Note
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^ Genus: Crocodylus, in The Reptile Database. URL consultato il 15 luglio 2014.
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^ McAliley, Willis, Ray, White, Brochu & Densmore (2006). Are crocodiles really monophyletic?—Evidence for subdivisions from sequence and morphological data. Molecular Phylogenetics and Evolution 39: 16-32.
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^ C. A. Brochu, J. Njau, R. J. Blumenschine e L. D. Densmore, A New Horned Crocodile from the Plio-Pleistocene Hominid Sites at Olduvai Gorge, Tanzania, in PLoS ONE, vol. 5, n. 2, 2010, p. e9333, DOI:10.1371/journal.pone.0009333, PMC 2827537, PMID 20195356.
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^ a b Robert W. Meredith, Evon R. Hekkala, George Amato and John Gatesy, A phylogenetic hypothesis for Crocodylus (Crocodylia) based on mitochondrial DNA: Evidence for a trans-Atlantic voyage from Africa to the New World, in Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 60, 2011, pp. 183-191, DOI:10.1016/j.ympev.2011.03.026, PMID 21459152.
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^ a b c C. A. Brochu e G. W. Storrs, A giant crocodile from the Plio-Pleistocene of Kenya, the phylogenetic relationships of Neogene African crocodylines, and the antiquity of Crocodylus in Africa, in Journal of Vertebrate Paleontology, vol. 32, n. 3, 2012, p. 587, DOI:10.1080/02724634.2012.652324.
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^ http://reptile-database.reptarium.cz/species?genus=Crocodylus&species=raninus
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^ K Srikulnath, W Thapana e N Muangmai, Role of chromosome changes in Crocodylus evolution and diversity, in Genomics Inform, vol. 13, n. 4, 2015, pp. 102-111, DOI:10.5808/GI.2015.13.4.102.
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^ https://www.cnet.com/pictures/the-24-deadliest-animals-on-earth-ranked/&ved=2ahUKEwiGnbm2td_uAhVExIUKHSH8CjUQFjAPegQIOBAB&usg=AOvVaw2kfcWzAh7aLJCgHnVKs843&cshid=1612963722534