dcsimg

Lepidonia ( италијански )

добавил wikipedia IT

Lepidonia S.F.Blake, 1936 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]

Etimologia

Il nome scientifico del genere è stato definito per la prima volta dal botanico Sidney Fay Blake (1892-1959) nella pubblicazione Journal of the Washington Academy of Sciences. Baltimore, MD (J. Wash. Acad. Sci. 26: 454) del 1936.[3]

Descrizione

Il portamento delle piante di questa voce è fruticoso (di aspetto arbustivo). La pubescenza è fatta di peli semplici multisettati. Gli organi interni di queste piante contengono lattoni sesquiterpenici.[4][5][6][7][8]

Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo alterno; sono brevemente picciolate. La lamina è intera, a forma da lanceolata (più o meno allargata) a obovata con apici acuti e base cuneata. I bordi sono finemente seghettati. Le venature sono pennate.

Le infiorescenze sono terminali o ascellari, formate da alcuni capolini (anche singoli) omogami e discoidi. La struttura dei capolini è quella tipica delle Asteraceae: un peduncolo sorregge un involucro emisferico composto da circa 100 brattee disposte su circa 8 serie che fanno da protezione al ricettacolo sul quale s'inseriscono i fiori di tipo tubuloso. Le brattee hanno delle punte con appendici. Il ricettacolo può essere provvisto di pagliette oppure no.

I fiori, circa 100 per capolino, sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha in genere 5 elementi). I fiori sono inoltre ermafroditi e actinomorfi (raramente possono essere zigomorfi).

*/x K ∞ {displaystyle infty } infty , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [9]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la corolla, formata da un tubo imbutiforme terminanti in 5 lobi, può essere pubescente o glabra. Il colore varia da lavanda a porpora.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi e distinti, mentre le antere (sagittate) sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[10] Le appendici delle antere sono sclerificate e glabre (e senza ghiandole). Le teche delle antere sono caudate con basi arrotondate. Il polline è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed echinato (con punte) ma non "lophato".[11]
  • Gineceo: lo stilo è filiforme con base priva di nodi. Gli stigmi dello stilo sono due lunghi e divergenti; sono sottili, pelosi (peli a spazzola settati) e con apice acuto. L'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Gli stigmi hanno la superficie stigmatica interna (vicino alla base).[12]

I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, a forma più o meno cilindrica, hanno 4 - 5 coste con superficie in genere glabra. All'interno si può trovare del tessuto di tipo idioblasto e rafidi di tipo subquadrato da corti a moderatamente allungati; non è presente il tessuto tipo fitomelanina. Il pappo è formato da setole in più serie. Le setole, facilmente decidue e usualmente non sclerificate alla base, possono essere corte e colorate di giallastro.

Biologia

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta.

Distribuzione e habitat

La distribuzione delle piante di questa voce è relativa al Messico e America centrale.[2]

Sistematica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23 000 specie distribuite su 1 535 generi[13], oppure 22 750 specie e 1 530 generi secondo altre fonti[14] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1 679 generi)[15]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][7][8]

Filogenesi

Le specie di questo gruppo appartengono alla sottotribù Leiboldiinae descritta all'interno della tribù Vernonieae Cass. della sottofamiglia Vernonioideae Lindl.. Questa classificazione è stata ottenuta ultimamente con le analisi del DNA delle varie specie del gruppo.[16] Da un punto di vista filogenetico in base alle ultime analisi sul DNA la tribù Vernonieae è risultata divisa in due grandi cladi: Muovo Mondo e Vecchio Mondo. I generi di Leiboldiinae sono posizionati in un piccolo subclade centro-americano tra i cladi del Nuovo e Vecchio Mondo.[8] Nelle varie analisi filogenetiche questa sottotribù è risultata la prima a separarsi dal gruppo del Nuovo Mondo.[17]

La sottotribù, e quindi i suoi generi, si distingue per i seguenti caratteri:[7]

  • queste piante contengono sesquiterpeni glicosidi;
  • la pubescenza è fatta di peli semplici;
  • gli acheni sono privi di fitomelanina
  • l'areale di questo gruppo è il Messico e l'America Centrale.

In precedenza la tribù Vernonieae, e quindi la sottotribù (Leiboldiinae) di questo genere, era descritta all'interno della sottofamiglia Cichorioideae.[8]

I caratteri distintivi per le specie di questo genere (Lepidonia) sono:[7]

  • l'achenio è privo dell'anello apicale sul quale sono inserite le serie del pappo;
  • le brattee dell'involucro spesso hanno degli apici ampi e ornati.

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 38.[7][8]

Elenco delle specie

Questo genere ha 9 specie:[2]

Note

  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 23 ottobre 2021.
  3. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 23 ottobre 2021.
  4. ^ Pignatti 1982, vol.3 p. 1.
  5. ^ Strasburger 2007, p. 860.
  6. ^ Judd 2007, p. 517.
  7. ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, p. 153.
  8. ^ a b c d e Funk & Susanna 2009, p. 443.
  9. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  10. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - p. 1.
  11. ^ Strasburger 2007, Vol. 2 - p. 760.
  12. ^ Judd 2007, p. 523.
  13. ^ Judd 2007, p. 520.
  14. ^ Strasburger 2007, p. 858.
  15. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 marzo 2021.
  16. ^ Susanna et al. 2020.
  17. ^ Siniscalchi et al. 2019.

Bibliografia

 title=
лиценца
cc-by-sa-3.0
авторски права
Autori e redattori di Wikipedia
изворно
посети извор
соработничко мреж. место
wikipedia IT

Lepidonia: Brief Summary ( италијански )

добавил wikipedia IT
лиценца
cc-by-sa-3.0
авторски права
Autori e redattori di Wikipedia
изворно
посети извор
соработничко мреж. место
wikipedia IT