Il citello relitto (Spermophilus relictus (Kashkarov, 1923)) è uno sciuride appartenente al genere dei citelli (Spermophilus). È diffuso nell'area di confine all'estremità orientale di Kirghizistan, Kazakistan e Uzbekistan.
Il citello relitto è relativamente piccolo e raggiunge una lunghezza testa-corpo di circa 23-27 centimetri. La coda è lunga circa 7 centimetri ed è quindi, come in tutti i citelli, significativamente più corta del resto del corpo. Il colore del dorso è un misto di grigio, cannella e giallo paglierino con macchie indistinte. La testa è un po' più chiara e, come il ventre e i fianchi, è grigia e gialla. La coda è bruno-cannella giallastro alla base e diventa più scura verso l'estremità a seconda del colore del dorso; il lato inferiore va dal color cannella al bruno ruggine.[2]
3 2 0 1 1 0 2 3 3 1 0 1 1 0 1 3 Totale: 22Come tutte le specie del suo genere, ha un unico incisivo a scalpello per emimascella, seguito da uno spazio privo di denti (diastema). Seguono due premolari e tre molari. Al contrario, sulla mascella inferiore vi è un solo premolare per lato. Complessivamente vi sono 22 denti.[3]
Il citello relitto vive sulle montagne occidentali e centrali del Tien Shan e sulle catene montuose periferiche occidentali dell'Alaj del Pamir nell'estremità orientale di Kirghizistan, Kazakistan e Uzbekistan. Mostra una distribuzione allopatrica rispetto a Spermophilus nilkaensis.[2] Dal punto di vista altitudinale si incontra tra 500 e 3200 metri.[1]
Il citello relitto è uno scoiattolo di terra diurno che vive principalmente nelle steppe di montagna e nei prati alpini. Vive in colonie e costruisce tane relativamente semplici, che di solito consistono in un unico corridoio con una camera nido. Gli ingressi delle tane sono vicini tra loro; in estate i citelli utilizzano una tana profonda meno di un metro, mentre il letargo invernale avviene in una camera profonda uno o due metri.[2] Sono animali timidi che si ritirano rapidamente nelle loro tane quando si sentono minacciati. I richiami di allarme sono degli strilli relativamente bassi.[2]
Come gli altri citelli, questi animali trascorrono l'inverno in letargo, che inizia a fine estate ad agosto o settembre e dura fino a febbraio o all'inizio di marzo. La stagione riproduttiva ha luogo in primavera dopo il risveglio. Le femmine danno alla luce una cucciolata di tre-sei piccoli, il cui numero varia a seconda dell'altitudine: le femmine che vivono nelle regioni di alta montagna partoriscono nidiate meno numerose.[2]
Il citello pigmeo viene classificato come specie indipendente all'interno del genere Spermophilus, attualmente costituito da 15 specie[2] a seguito di una revisione tassonomica.[4] La prima descrizione scientifica venne effettuata nel 1923 dallo zoologo russo Daniil Nikolaevič Kaškarov a partire da esemplari provenienti dalle gole fluviali di Karabura e Kumyš-Tag nell'Alatau del Talas in Kirghizistan.[5] Il citello del Tien Shan (Spermophilus nilkaensis) veniva originariamente considerato una sottospecie del citello relitto, ma le due forme differiscono sulla base di caratteristiche biomelecolari.[5]
Oltre alla forma nominale, non ne vengono riconosciute sottospecie.[2][5]
Il citello relitto viene classificato dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) come «specie a rischio minimo» (Least Concern).[1] Tale status trae giustificazione dall'areale relativamente ampio e dall'assenza di potenziali minacce che ne mettano a repentaglio la sopravvivenza.[1] In passato questi animali venivano cacciati per la carne e la pelliccia.[2]
Il citello relitto (Spermophilus relictus (Kashkarov, 1923)) è uno sciuride appartenente al genere dei citelli (Spermophilus). È diffuso nell'area di confine all'estremità orientale di Kirghizistan, Kazakistan e Uzbekistan.