Cladonia maxima (Asahina) Ahti (1978), è una specie di lichene appartenente al genere Cladonia, dell'ordine Lecanorales.
Il nome proprio deriva dall'aggettivo latino maximus, -a, -um, che significa massimo, più grande, ad indicare le dimensioni in lunghezza che può raggiungere.[1]
I podezi sono snelli e alti, a volte lisci, senza squamule, di colore da verde-grigiastro a brunastro.[2] All'esame cromatografico l'atranorina è risultata assente o presente in minutissime parti.[2]
Il fotobionte è principalmente un'alga verde delle Trentepohlia.[3]
Su suolo ricco di muschio.[4]
La specie è stata rinvenuta nelle seguenti località:
Questa specie appartiene alla sezione Cladonia; nell'ambito di questa sezione forma il gruppo Gracilis (Ahti, 1980) insieme alle seguenti specie: C. cornuta, C.ecmocyna, C. gracilis, C. macroceras e, secondo alcuni autori, C. ochrochlora;[5] a tutto il 2008 non sono state identificate forme, sottospecie e varietà.
Cladonia maxima (Asahina) Ahti (1978), è una specie di lichene appartenente al genere Cladonia, dell'ordine Lecanorales.
Il nome proprio deriva dall'aggettivo latino maximus, -a, -um, che significa massimo, più grande, ad indicare le dimensioni in lunghezza che può raggiungere.
Cladonia maxima je porost[1], co go nojprzōd ôpisoł Asahina, a terŏźnõ nazwã doł mu Teuvo Ahti. Cladonia maxima nŏleży do zorty Cladonia i familije Cladoniaceae.[2][3]
Cladonia maxima je porost, co go nojprzōd ôpisoł Asahina, a terŏźnõ nazwã doł mu Teuvo Ahti. Cladonia maxima nŏleży do zorty Cladonia i familije Cladoniaceae.