Tricholoma caligatum (Viv.) Ricken, Die Blätterpilze: 331 (1914)
8-20 cm di diametro; emisferico, poi convesso, con orlo involuto; umbonato, coperto di grosse squame fibrose, adnate, di colore giallo-ruggine o bruno-grigiastro; orlo nell'esemplare giovane attaccato al gambo che poi si lacera lasciando residui appendicolati
Fitte, adnato-arrotondate, biancastre, imbrunenti al tocco.
9-20 cm di altezza e 2-3 cm di spessore; cilindrico, pieno, bianco al di sopra dell'anello, al di sotto dell'anello è ricoperto di squame che gli conferiscono un aspetto "marmorizzato", concolore al cappello.
Biancastro, largo, membranoso.
Bianca, soda, fibrosa nel gambo.
Bianche, ovali, o lievemente ellittiche, lisce, 6-8 x 4-5,5 µm.
Edule ma sconsigliato per il sapore amarognolo un po' forte e pertanto non da tutti apprezzato. Inoltre un consumo eccessivo può causare nausea.
Emana un odore forte di formaggio Camembert. Si presta molto bene alla conservazione sott' olio.
gregario nei boschi di conifere o misti, ma preferisce boschi di pini, fruttifica in estate e autunno, talvolta anche in maggio-giugno.
Dal latino caliga = calzare, per il gambo rivestito di residui del velo generale.
Il "Tricholoma caligatum var. nauseosum" è una varietà di T. caligatum molto conosciuta ed apprezzata in Giappone, dove è nota con l'appellativo di Tricholoma matsutake (vedi foto).
.
Tricholoma caligatum (Viv.) Ricken, Die Blätterpilze: 331 (1914)