Il lupo dell'arcipelago Alexander (Canis lupus ligoni), detto anche lupo delle isole, è una sottospecie nordamericana di lupo grigio, diffusa nell'arcipelago Alexander, nell'Alaska sud-orientale.[1]
Dal 2005, la Mammal Species of the World lo riconosce come sottospecie valida.[2] I primi tassonomisti furono in grado di classificarlo come sottospecie distinta grazie alle caratteristiche craniche uniche. Più di recente, si è ipotizzato che discenda da un'altra sottospecie di lupo, il lupo delle Grandi Pianure.[3][4]
Più piccolo delle altre sottospecie, il lupo dell'arcipelago Alexander pesa in media 14-23 kg, è lungo 1,1 m e alto 61 cm. La pelliccia è solitamente di colore grigio scuro,[5] anche se in realtà varia nei diversi esemplari: in alcune isole prevalgono i lupi neri, in altre quelli bianchi, e in altre gli esemplari color cannella.[6]
La preda preferita del lupo dell'arcipelago Alexander è il cervo dalla coda nera, che costituisce fino al 90% della sua dieta. La seconda specie più cacciata è il castoro americano, che rappresenta meno del 10% della sua dieta. I lupi divorano in media 26 cervi all'anno.[5][3] Una predilezione così spiccata per una specifica specie è una peculiarità del lupo dell'arcipelago Alexander, dato che le altre sottospecie sono molto più generaliste.[7] Oltre ai cervi e, ogni tanto, ai castori, alle capre delle nevi e ai piccoli mammiferi, il lupo dell'arcipelago Alexander divora grandi quantità di salmone, che costituisce fino al 10-25% della dieta del carnivoro. Il pesce garantisce a questo lupo una delle più basse mortalità infantili fra tutte le sottospecie lupine (sopravvive infatti fino al 90% dei cuccioli).[8]
La popolazione di lupi dell'arcipelago Alexander non è stata mai censita prima degli anni '90. Nel 1994 , una stima indicò che essi erano circa 1.100, con 300-350 esemplari presenti sull'isola del Principe del Galles.[3]
Tuttavia, uno studio del 2010 condotto dal Dipartimento per la Caccia e la Pesca dell'Alaska constatò che in quell'isola erano presenti solo 150 lupi.[9]
I cuccioli nascono solitamente durante le ultime due settimane d'aprile. Le femmine cominciano a cercare una posizione per la tana quattro o cinque settimane prima del parto: essa è collocata generalmente fra le radici degli alberi, tra le fessure delle rocce, nelle logge dei castelli abbandonati, all'interno di caverne o in tane precedentemente scavate da altri animali e poi riadattate dalla lupa stessa.
Nel 1993, una petizione lanciata per dichiarare il lupo dell'arcipelago Alexander come specie a rischio venne rilasciata presso lo U.S. Fish and Wildlife Service, ma nel 1997 venne rifiutata poiché non aveva raggiunto la giusta quotazione.[10][11] Una seconda petizione venne rilasciata nel 2011; questa volta conteneva precisi dati scientifici e raccoglieva le informazioni ricavate durante gli anni di studio successivi.[12] Nel 2014 l'agenzia ha dichiarato che la valutazione della sottospecie come in pericolo potrebbe essere giustificata e ha preparato un piano (tuttora in fase di svolgimento) per constatare lo status di conservazione del lupo.[13]
Il lupo dell'arcipelago Alexander (Canis lupus ligoni), detto anche lupo delle isole, è una sottospecie nordamericana di lupo grigio, diffusa nell'arcipelago Alexander, nell'Alaska sud-orientale.