Echemoides rossi Platnick & Shadab, 1979 è un ragno appartenente alla famiglia Gnaphosidae.
Il nome proprio deriva dal collezionista E.S. Ross, che raccolse gli esemplari il 27 novembre 1950 nella località tipo[1].
Il maschio può essere riconosciuto dal tegulum dei pedipalpi che presenta poche creste laterali e dall'apofisi tibiale retrolaterale che presenta tre dentelli distalmente[1]. Gli esemplari femminili sono stati rinvenuti nel 1983 ed hanno l'epigino dotato di creste nell'angolo anteriore della parte posterolaterale[2]. .
L'olotipo maschile più grande rinvenuto ha lunghezza totale è di 9,27mm; la lunghezza del cefalotorace è di 4,03mm; e la larghezza è di 3,11mm[1].
La specie è stata reperita nel Cile centrale: nei dintorni di Zapallar, appartenente alla provincia di San Felipe de Aconcagua[1]; esemplari maschili e femminili sono stati rinvenuti 6 chilometri ad ovest di Nogales Artificio, nella parte settentrionale della regione di Valparaíso[2].
Al 2015 non sono note sottospecie e dal 1983 non sono stati esaminati nuovi esemplari[1]
Echemoides rossi Platnick & Shadab, 1979 è un ragno appartenente alla famiglia Gnaphosidae.
Echemoides rossi is een spinnensoort in de taxonomische indeling van de bodemjachtspinnen (Gnaphosidae).[1] De spin jaagt 's nachts en verschuilt zich overdag onder rotsen en bladeren. Het lijf van de spin is ovaalvormig, smal en puntig aan de achterzijde.
Het dier behoort tot het geslacht Echemoides. De wetenschappelijke naam van de soort werd voor het eerst geldig gepubliceerd in 1979 door Norman I. Platnick & Shadab.
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