Mantisalca és un gènere de plantes amb flor de la família Asteraceae. Són plantes herbàcies i menudes, similars als cards.[3][4] Es coneixen popularment amb el nom de cabeçudes.[5]
Mantisalca és un gènere de plantes amb flor de la família Asteraceae. Són plantes herbàcies i menudes, similars als cards. Es coneixen popularment amb el nom de cabeçudes.
Mantisalca is a genus of flowering plants in the tribe Cardueae within the family Asteraceae.[3][4]
Annual or biennial herbs growing between 50 cm to 1.3 metres in size.[5][6] Herbage is not spiny.[6]
The stems are erect, strongly branched, longitudinal parallel lines (striate) with wings on stem absent.[5]
Leaves grow around the base (basal) and along the stem (cauline).[6] Leaves are without spines. Basal leaves dissected to the midrib with the leave segments merging (confluent) at the midrib (pinnatisect).[5] Stem leaves sparse, much reduced, very narrow in length with parallel sides (linear) and toothed, with the teeth pointing towards the leaf tip (serrate).[5]
Flower heads are solitary with ray-florets absent and receptacle scales present.[7] Involcural bracts are ovoid to spheric in shape, 10 to 15 mm in diameter.[6] The bracts are in several series, up to eight in number, ending in a short deciduous spines or with a short sharp point (mucronate).[7][6][5]
Mantisalca occurs primarily in northern Africa, southern Europe and Turkey. One species, Mantisalca salmantica, is naturalised in Australia.[5]
Mantisalca is the anagram of the type species epithet salmantica.[6]
Selected hybrids include:
Mantisalca is a genus of flowering plants in the tribe Cardueae within the family Asteraceae.
Mantisalca es un género de plantas con flores perteneciente a la familia de las asteráceas. Comprende 6 especies descritas y de estas, solo 4 aceptadas.[1][2]
Plantas anuales o perennes. Capítulos pequeños, de ovoides/cónicos hasta globulosos, constreñidos en el ápice. Brácteas involucrales imbricadas aplicadas, con espina apical más bien corta, salvo las internas que carecen de ella. Colorido rosado/malva, más raramente blanco. Aquenios homomorfos o heteromorfos, con o sin vilano (que puede ser simple o múltiple) y con eleosoma.
Género nativo en la mayor parte de Europa, hasta altas latitudes y toda África, incluido Madagascar; introducido en Inglaterra, Bélgica, Francia, Alemania, Checoslovaquia, Suiza y Austria. También exótico en el Este de Australia, y el Este de Estados Unidos.[3]
El género fue descrito por Alexandre Henri Gabriel de Cassini y publicado en Bull. Sci. Soc. Philom. Paris, 1818: 142, 1818.[4]
El nombre genérico Mantisalca es un anagrama del epíteto latíno salmantica - que significa «de Salamanca» - de su especie tipo, M. salmantica.[5]
A continuación se brinda un listado de las especies del género Mantisalca aceptadas hasta julio de 2012, ordenadas alfabéticamente. Para cada una se indica el nombre binomial seguido del autor, abreviado según las convenciones y usos.
Mantisalca es un género de plantas con flores perteneciente a la familia de las asteráceas. Comprende 6 especies descritas y de estas, solo 4 aceptadas.
Mantisalca Cass., 1818 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Le specie di questo genere sono piante erbacee annuali, biennali o perenni; in genere non sono spinose. I fusti sono eretti e ramificati. La massima altezza è di 50 – 100 cm.[3][4][5][6]
Le foglie si distinguono in basali (picciolate) e in cauline (sessili). Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno, hanno una lamina dentato-pennatifida o lobata. La forma può essere da lineare a oblunga con superficie fortemente scabra e scarsamente irsuta o glabra.
Le infiorescenze si compongono di capolini solitari, eterogami e peduncolati. I capolini sono formati da un involucro a forma da ovoidale a sferico (diametro di 10 – 15 mm) composto da brattee (o squame) all'interno del quale un ricettacolo fa da base ai fiori tutti tubulosi. Le brattee dell'involucro, disposte su più serie (da 6 a 8) in modo embricato, sono disuguali, a consistenza coriacea con forme ovali e con stretti margini ialini; terminano apicalmente in un triangolo, scarioso, nero e spinescente. Il ricettacolo è setoso (ispido), piatto e senza pagliette.
I fiori (molti per capolino) sono tutti del tipo tubuloso.[7] I fiori sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori in genere sono ermafroditi e actinomorfi. Sono presenti fiori esterni, sterili e staminoidi.
Il frutto è un achenio con pappo. Gli acheni hanno delle forme obovoidi (una botte più o meno compressa). La superficie si presenta a coste e trasversalmente rugosa. Il pericarpo dell'achenio è sclerificato; alla sommità l'achenio è provvisto di una piastra dritta. Il pappo (deciduo o persistente) è inserito in un anello parenchimatico sulla piastra apicale e in genere è formato da scaglie o setole rigide e scariose. Sono presenti degli elaisomi nervati.
Le specie di questo genere si trovano nel Mediterraneo (compresa Nord-Africa) e in Anatolia.[2]
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[10], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[11] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[12]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
La tribù Cardueae (della sottofamiglia Carduoideae) a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Centaureinae è una di queste).[5][13][14][15]
La classificazione della sottotribù rimane ancora problematica e piena di incertezze. Il genere di questa voce è inserito nel gruppo tassonomico informale Volutaria Group. Questo gruppo composto da 8 generi, nell'ambito della sottotribù Centaureinae e da un punto di vista filogenetico, si trova in posizione "basale", ossia è stato il primo gruppo a separarsi dagli altri generi. In più recenti studi, tuttavia, questo genere è risultato avere delle posizioni più centrali all'interno del gruppo informale Rhaponticum Group.[3][4][5][15]
Mantisalca si distingue dal genere Centaurea per una chiazza scura all'apice delle brattee (sono anche brevemente mucronate), per i fiori tutti tubulosi ed ermafroditi e dall'apice dell'achenio che sporge da una coroncina formata dal pappo.[16]
Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 18, 20, 22.[3][6]
Il genere comprende le seguenti 6 specie:[2]
Nella flora spontanea italiana del gruppo di questa voce sono presenti le seguenti specie:[16][17][18]
Mantisalca Cass., 1818 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae.
Mantisalca é um género botânico pertencente à família Asteraceae[1].
Mantisalca é um género botânico pertencente à família Asteraceae.
Mantisalca là một chi thực vật có hoa trong họ Cúc (Asteraceae).[1]
Chi Mantisalca gồm các loài:
Mantisalca là một chi thực vật có hoa trong họ Cúc (Asteraceae).
Mantisalca Cass., 1818
СинонимыМантиса́лка[3] (лат. Mantisalca) — олиготипный род двудольных растений семейства Астровые (Asteraceae)[4]. Выделен французским ботаником Александром Анри Габриелем де Кассини в 1818 году[5].
В составе рода выделяют по меньшей мере четыре вида растений[4]:
В 2013 году был описан пятый вид — эндемичный для Испании Mantisalca cabezudoi E.Ruiz & Devesa[6]
Представители рода встречаются в южной Европе, Макаронезии, северо-западной Африке. Самый большой ареал имеет Мантисалка саламанская, прочие виды более локальны и распространены преимущественно в западном Средиземноморье[6].
Однолетние или многолетние растения с часто ветвящимися от основания стеблями[6].
Прикорневые листья розеточные, черешковые; стеблевые листья сидячие[6].
Соцветия-корзинки одиночные, терминальные, с обоеполыми цветками с фиолетовым, гораздо реже белым венчиком; листочки обвёртки яйцевидные[6].
Плод — семянка[6].
Мантиса́лка (лат. Mantisalca) — олиготипный род двудольных растений семейства Астровые (Asteraceae). Выделен французским ботаником Александром Анри Габриелем де Кассини в 1818 году.