Cirsium canum ye una especie de planta de flores perteneciente a la familia Asteraceae.
Ye una planta perenne col tarmu de cuatro ales y les fueyes espinoses de color verde, llanceolaes, brillantes con cantos espinosos. Les flores de color violeta son tubulares en forma de cardos terminales. Los frutos son miriguanos.
Cirsium canum ye una especie de planta de flores perteneciente a la familia Asteraceae.
Ye una planta perenne col tarmu de cuatro ales y les fueyes espinoses de color verde, llanceolaes, brillantes con cantos espinosos. Les flores de color violeta son tubulares en forma de cardos terminales. Los frutos son miriguanos.
Pcháč šedý (Cirsium canum) je ostnatá plevelná rostlina s lodyhou vysokou od 70 do 140 cm kvetoucí fialovými květy.
Areál rozšíření zasahuje střední Evropu a sahá na východ až za Ural k Západosibiřské nížině. Izolovaně se vyskytuje v Albánii a na Kavkaze.
Lodyha vyrůstá z hlavního vřetenovitého kořene s oddenky a je přímá, tuhá a povětšinou nevětvená, olistěná jen v dolní polovině, osténkatě křídlatá. Listy dužnaté, tenké a měkce ostnité s nevýraznou žilnatinou, tvarově proměnlivé, ale nejčastěji peřenosečné až celistvé, nejčastěji tvoří bazální růžici. Květy v úborech, jednotlivé, nachové se zákrovními listeny s tmavou špičkou a střechovitým poskládáním, květy trubkovité.
Plodem je pérovitě ochmýřená nažka.[1]
Je to vytrvalá rostlina, rostoucí na těžších půdách bohatých na živiny v nížinách a středních polohách. Typická rostlina vlhkých a střídavě vlhkých luk, na sušších loukách často v mokřejších příkopech. Toleruje zasolená stanoviště.
Kvete od června do září.
Je schopen vytvářet křížence s jinými druhy. Na území ČR byli nalezeni tito kříženci: Cirsium canum × palustre, Cirsium arvense × canum.[2]
Pcháč šedý (Cirsium canum) je ostnatá plevelná rostlina s lodyhou vysokou od 70 do 140 cm kvetoucí fialovými květy.
Cirsium canum es una especie de planta perenne perteneciente a la familia Asteraceae.
Es una planta perenne con el tallo de cuatro alas y las hojas espinosas de color verde, lanceoladas, brillantes con bordes espinosos. Las flores de color violeta son tubulares en forma de cardos terminales. Los frutos son vilanos.
Cirsium canum fue descrita por (Carlos Linneo) All. y publicado en Flora Pedemontana 1: 151. 1785.[1]
Cirsium: nombre genérico que deriva de la palabra griega: kirsos = varices ; de esta raíz deriva el nombre kirsion, una palabra que parece servir para identificar una planta que se utiliza para el tratamiento de este tipo de enfermedad. De kirsion, en los tiempos modernos, el botánico francés Tournefort (1656 - 708) ha derivado el nombre Cirsium del género.
canum: epíteto latino que significa "canoso".[2]
Algunos híbridos:[5]
Cirsium canum es una especie de planta perenne perteneciente a la familia Asteraceae.
Planta InflorescenciaIl cardo biancheggiante (nome scientifico Cirsium canum (L.) All., 1785) è una pianta erbacea angiosperma dicotiledone e perenne, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Il nome del genere (cirsium) deriva dalla parola greca kirsos = varice; da questa radice deriva poi la denominazione Kirsion, un vocabolo che sembra servisse ad identificare una pianta usata per curare questo tipo di malattia. Da kirsion in tempi moderni il botanico francese Tournefort (1656 - 708) derivò il nome Cirsium dell'attuale genere.[3][4]
Il nome italiano “cardo” è abbastanza generico in quanto nel linguaggio comune si riferisce a diversi generi e specie di piante. Tra i generi che vengono chiamati direttamente “cardo”, oppure hanno una o più specie che comunemente si chiamano con questo nome citiamo: Carduus, Carduncellus, Carlina, Centaurea, Cnicus, Cynara, Echinops, Galactites, Jurinea, Onopordum, Scolymus, Silybum, Tyrimnus, tutti della famiglia delle Asteraceae. Ma anche in altre famiglie abbiamo dei generi con delle specie che volgarmente vengono chiamate “cardi” : il genere Eryngium della famiglia delle Apiaceae o il genere Dipsacus della famiglia delle Dipsacaceae.
Il binomio scientifico della pianta di questa voce è stato proposto inizialmente da Carl von Linné (1707 – 1778) biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, perfezionato successivamente dal medico e botanico italiano Carlo Ludovico Allioni (Torino, 23 settembre 1728 – Torino, 30 luglio 1804) nella pubblicazione ” Flora Pedemontana, sive enumeratio methodica stirpium indigenarum Pedemontii, Torino” del 1785.[5]
L'epiteto specifico (canum = canuto, bianco, biancheggiante o anche grigio chiaro) come quello comune deriva dal colore generale della pianta.[6]
Il “Cardo biancheggiante” è una pianta abbastanza alta: da 4 a 20 dm. La forma biologica della specie è geofita rizomatosa (G rihz). Sono piante perenni erbacee che portano le gemme in posizione sotterranea; durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati rizomi (un fusto sotterraneo dal quale, ogni anno, si dipartono radici e fusti aerei). In alcuni casi può anche essere definita geofita rizomatosa, in questo caso si tratta di piante erbacee, perenni, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve.[7][8][9][10][11][12][13][14]
Le radici sono secondarie da rizoma e ingrossate a fuso.
Le foglie sono di due tipi: basali e cauline. Contrariamente ad altri Cirsium, in questa specie la superficie delle foglie è priva di spine.
L'infiorescenza è formata da capolini solitari con peduncoli lunghi 4 – 10 cm. I fiori sono racchiusi in un involucro emisferico (diametro di 15 – 25 mm) formato da squame di tipo lanceolato. Le squame inferiori sono larghe 2 mm e lunghe 4 mm; quelle superiori sono lunghe fino a 15 mm: queste ultime hanno l'apice purpureo e dilatato. All'interno dell'involucro un ricettacolo fa da base ai fiori. Il capolino completo può avere un diametro da 15 a 30 mm.
I fiori del capolino sono tutti tubulosi (il tipo ligulato, presente nella maggioranza delle Asteraceae, qui è assente), sono inoltre ermafroditi, tetraciclici (calice– corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi).
I frutti sono del tipo achenio a forma cilindrico-compressa con un pappo terminale formato da molte file di peli piumosi riuniti alla base. Lunghezza del pappo: 14 – 17 mm.
Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale[7]:
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[19], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[20] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[21]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1][11][22]
Cardueae è una delle 4 tribù della sottofamiglia. La tribù Cardueae a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Carduinae è una di queste). Il genere Cirsium elenca 435 specie con una distribuzione cosmopolita, 35 delle quali sono presenti spontaneamente sul territorio italiano.[2][11][12][13][23][24]
Il genere di questa voce è inserito nel gruppo tassonomico della sottotribù Carduinae.[13] In precedenza provvisoriamente era inserito nel gruppo tassonomico informale "Carduus-Cirsium Group".[11] La posizione filogenetica di questo gruppo nell'ambito della sottotribù è abbastanza vicina al "core" della sottotribù (con il genere Carduus forma un "gruppo fratello") e dalle analisi molecolari è stato calcolato in 7,2 milioni di anni fa la separazione di questo genere dal resto del gruppo (è stato l'ultimo a separarsi).[23][24]
Il genere Cirsium spesso viene botanicamente “confuso” con altri generi come quello del Carduus o Cnicus (e di altri ancora). Le specie del primo genere ad esempio sono molto simili a quelle del Cirsium, anche se una certa distinzione è possibile servendosi dell'aspetto del pappo (in Cirsium è formato da setole piumose; mentre in Carduus è composto da pagliette denticolate scabre).
Il genere Cirsium appartiene alla tribù delle Cardueae (da alcuni autori indicata come Cynareae), tribù che il Sistema Cronquist assegna alla sottofamiglia Cichorioideae e che invece la classificazione APG colloca nella sottofamiglia Carduoideae.[25].
Il numero cromosomico di C. canum è: 2n = 34.[14][26]
Il basionimo per questa specie è: Carduus canus L., 1767[7]
I caratteri distintivi di questa specie nell'ambito del genere sono:[27][28]
Questi caratteri sono condivisi con le seguenti specie (sono indicati anche alcuni caratteri distintivi per ogni specie):[28]
Nell'elenco seguente sono indicati alcuni ibridi interspecifici:[29]
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[18][30]
Il Cirsio canuto in altre lingue viene chiamata nei seguenti modi:
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(aiuto). Il cardo biancheggiante (nome scientifico Cirsium canum (L.) All., 1785) è una pianta erbacea angiosperma dicotiledone e perenne, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Ostrożeń siwy (Cirsium canum (L.) All.) – gatunek roślin wieloletnich z rodziny astrowatych. W Polsce występuje w południowej części niżu oraz wzdłuż Wisły. Przez Polskę przebiega północna granica zasięgu tego gatunku.
Kwitnie w lipcu i sierpniu. Zasiedla wilgotne łąki.
Ostrożeń siwy (Cirsium canum (L.) All.) – gatunek roślin wieloletnich z rodziny astrowatych. W Polsce występuje w południowej części niżu oraz wzdłuż Wisły. Przez Polskę przebiega północna granica zasięgu tego gatunku.
Bantistel (Cirsium canum) är en växtart i familjen korgblommiga växter.
Bantistel (Cirsium canum) är en växtart i familjen korgblommiga växter.
Cirsium canum là một loài thực vật có hoa trong họ Cúc. Loài này được (L.) All. mô tả khoa học đầu tiên năm 1785.[1]
Cirsium canum là một loài thực vật có hoa trong họ Cúc. Loài này được (L.) All. mô tả khoa học đầu tiên năm 1785.