Halichoeres melas és una espècie de peix de la família dels làbrids i de l'ordre dels perciformes.
Els mascles poden assolir els 12,1 cm de longitud total.[2]
Es troba al Mar d'Aràbia i a Oman.[2]
Halichoeres melas es una especie de peces de la familia Labridae en el orden de los Perciformes.
Los machos pueden llegar alcanzar los 12,1 cm de longitud total.[2]
Se encuentra en el mar de Arabia y en Omán.
Halichoeres melas Halichoeres generoko animalia da. Arrainen barruko Labridae familian sailkatzen da.
Halichoeres melas Halichoeres generoko animalia da. Arrainen barruko Labridae familian sailkatzen da.
Halichoeres melas Randall & Earle, 1994 è un pesce di acqua salata appartenente alla famiglia Labridae[2].
Proviene dalle barriere coralline del mar Arabico e dell'est dell'oceano Indiano[3]. È una specie che nuota in prossimità della superficie, infatti non si spinge al di sotto dei 10 m di profondità[1]. Nuota nelle zone ricche di coralli.
Presenta un corpo compresso lateralmente, decisamente meno allungato di altre specie del genere Halichoeres, con la testa dal profilo non molto appuntito. La colorazione è completamente nera, sia sul corpo che sulle pinne, eccetto che per gli occhi, giallastri. La pinna dorsale e la pinna anale sono lunghe e non particolarmente basse, mentre la pinna caudale ha il margine dritto.
La lunghezza massima registrata per questa specie è di 12,1 cm[3].
È una specie solitaria[3].
È oviparo e la fecondazione è esterna. Non ci sono cure nei confronti delle uova.
Questa specie è stata classificata come "dati insufficienti" (DD) dalla lista rossa IUCN perché si sa poco della sua biologia in quanto sono stati trovati pochi esemplari. Visto che questa specie è costiera e nuota in superficie, potrebbe però essere minacciata da diversi pericoli[1].
Halichoeres melas Randall & Earle, 1994 è un pesce di acqua salata appartenente alla famiglia Labridae.
Halichoeres melas is een straalvinnige vissensoort uit de familie van lipvissen (Labridae).[2] De wetenschappelijke naam van de soort is voor het eerst geldig gepubliceerd in 1994 door Randall & Earle.
De soort staat op de Rode Lijst van de IUCN als Onzeker, beoordelingsjaar 2009.[1]
Bronnen, noten en/of referenties