Cicer L., 1753 è un genere di piante della famiglia delle Fabacee (o Leguminose)[2], unico genere della tribù Cicereae, che comprende un gran numero di specie erbacee e rampicanti, tra le quali il cece, coltivato sin dall'antichità.
I Cicer sono erbe annuali o perenni, secondo le specie, spesso suffruticose.
Le foglie, sempre composte, possono essere, secondo le specie, paripennate o imparipennate.
I fiori, che presentano la tipica corolla irregolare (papilionacea) delle Leguminose, sono isolati o riuniti in racemi poco numerosi, e possono essere bianchi, gialli, rosa, porporini, bluastri, violetti, a seconda delle specie e con una certa variabilità di colore anche all'interno di ciascuna specie. Alcune specie hanno corolla pubescente.
Il genere Cicer è spontaneo nelle regioni calde del Vecchio Mondo, con preferenza per i climi aridi o semiaridi.
Il maggior numero di specie si concentra nell'Asia centrale e occidentale.
In Europa il genere Cicer è spontaneo solo nella penisola balcanica.
Da sempre inserito nella famiglia delle Fabaceae o Leguminose, il genere Cicer è collocato, all'interno di questa, nella sottofamiglia delle Faboidee. La notevole affinità con il genere Vicia lo faceva collocare tradizionalmente nella tribù delle Vicieae, ma da qualche decennio la maggior parte degli studiosi preferisce attribuirlo a una tribù a sé stante, le Cicereae.
Il genere Cicer comprende le seguenti specie:[2]
Il genere Cicer è coltivato sin dall'antichità per l'alimentazione umana.
La specie che ha avuto maggior diffusione in coltura è Cicer arietinum, ma sono state coltivate e vengono coltivate ancor oggi, localmente, anche altre specie, per esempio Cicer microphyllum[3] e Cicer incisum[4].
Cicer L., 1753 è un genere di piante della famiglia delle Fabacee (o Leguminose), unico genere della tribù Cicereae, che comprende un gran numero di specie erbacee e rampicanti, tra le quali il cece, coltivato sin dall'antichità.