I Delfacidi (Delphacidae Leach, 1815) sono una Famiglia cosmopolita comprendente insetti dell'Ordine dei Rincoti Omotteri, Superfamiglia dei Fulgoroidei.
Questo raggruppamento è uno dei più importanti della superfamiglia, per il numero di specie e per l'importanza agraria di molte di esse.
Descrizione
I Delfacidi sono insetti di piccole dimensioni, morfologicamente eterogenei, con livree talora caratterizzate da colori vivaci. È frequente il dimorfismo sessuale, con femmine microttere.
Il capo presenta le caratteristiche morfologiche tipiche della maggior parte dei Fulgoroidei, con regione fronto-clipeale percorsa da carene longitudinali, ocelli in numero di due disposti sotto gli occhi e lateralmente rispetto alle carene laterali, antenne con flagello filiforme e non segmentato e i due articoli prossimali ingrossati.
Le ali anteriori sono trasformate in tegmine, disposte a tetto in fase di riposo. La regione anale, detta clavo, ha le nervature terminanti sul margine senza raggiungere perciò l'apice del clavo. La regione anale delle ali posteriori è priva di nervature trasversali.
Le zampe presentano, come in tutti i Fulgoroidei, le coxe allungate. La caratteristica morfologica che distingue i Delfacidi da tutte le altre famiglie è la presenza, all'estremità distale delle tibie posteriori, di un vistoso sperone mobile dai margini generalmente dentati.
È frequente l'emissione di cera in varie forme dall'addome.
Importanza
Fra i Delfacidi sono comprese specie di grande importanza agraria, di cui almeno 30 vettori di virus fitopatogeni. Nell'ambito degli Auchenorrinchi costituiscono, sotto questo aspetto, i fitomizi di maggiore importanza economica insieme ai Cicadellidi. Anche se tendenzialmente polifagi, i Delfacidi attaccano prevalentemente le Graminacee risultando, particolarmente dannosi ai cereali.
In Italia la specie di maggiore interesse è la cicalina striata (Laodelphax striatellus). Questa specie è diffusa nelle regioni paleartica, neartica e nella orientale. In Italia attacca principalmente le graminacee spontanee e, soprattutto, il frumento. Sul mais, pur non essendo in grado di riprodursi[1][2], gli adulti trasmettono il virus MRDV (Maize Rough Dwarf Virus, nanismo ruvido del mais)[1][2][3][4], verso il quale si riscontra una scarsa tolleranza degli ibridi americani[1]. La virosi colpisce in natura solo il mais e alcune graminacee spontanee, mentre in condizioni sperimentali può essere trasmessa dalla cicalina anche ai cereali autunno-vernini. La stessa specie può inoltre trasmettere, in specifiche condizioni e regioni geografiche, i seguenti virus:
Altra specie particolarmente dannosa in tutte le regioni temperate è Javesella pellucida, diffusa nelle regioni paleartica e neartica. La polifagia della J. pellucida e molto più marcata di quella della cicalina striata e si estende al 90% delle piante coltivate[15]. Fra gli agenti di virosi trasmessi da questa specie e da altre del genere Javesella si citano il nanismo ruvido del mais, l'EWSMV (European Wheat Striate Mosaic Virus)[5][16] e l'OSDV (Oat Sterile Dwarf Virus)[5][17].
In ambito mondiale uno dei Delfacidi più temibili è il Peregrinus maidis. Questa specie è diffusa nelle regioni tropicali di tutti i continenti, estendendosi anche a latitudini maggiori nel Nordamerica e in Australia. È considerato uno dei fitofagi più dannosi a carico del mais e del sorgo[18]. È l'unico vettore dei virus MMV (Maize Mosaic Virus)[5][18][19] e MSV (Maize Stripe Virus)[5][18][20] e, insieme ad altri Rincoti, di alcuni altri virus[5].
L'importanza del P. maidis come vettore è tale da ritenere che il virus del Mosaico del Mais (MMV) abbia avuto un ruolo determinante nel crollo della civiltà Maya a causa della propagazione epidemica della virosi[21].
Sistematica
La famiglia dei Delfacidi è una delle più numerose. Alcune fonti citano 1200-1300 specie[1][22] ripartite fra circa 230 generi[22], altre citano oltre 2000 specie ripartite fra circa 280 generi[23][24].
La suddivisione interna comprende 7 sottofamiglie, a loro volta suddivise in una o più tribù[23][25].
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Asiracinae. Cosmopolita, comprende circa 35 specie a distribuzione prevalentemente neartica, paleartica occidentale e neotropicale. Si suddivide in quattro tribù: Asiracini, Idiosystanini, Platysystanini, Tetrasteirini.
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Delphacinae. È la più vasta con circa 1800 specie distribuite in tutte le regioni zoogeografiche. Si suddivide in tre tribù: Delphacini, Saccharosydnini, Tropidocephalini.
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Kelisiinae. Cosmopolita, è rappresentata prevalentemente nelle regioni neartica e paleartica occidentale, comprende circa 50 specie riunite nell'unica tribù dei Kelisiini.
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Plesiodelphacinae. Rappresentata esclusivamente nella regione neotropicale, comprende 9 specie riunite nella tribù Plesiodelphacini.
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Stenocraninae. Cosmopolita, comprende circa 85 specie, prevalentemente rappresentate nelle regioni neartica e paleartica, e riunite nella tribù Stenocranini.
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Ugyopinae. Rappresentata per la quasi totalità nelle regioni neotropicale, orientale e australasiana, comprende circa 160 specie ripartite in tre tribù: Eodelphacini, Neopunanini, Ugyopini.
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Vizcayinae. Rappresentata esclusivamente nella regione orientale e in Cina, comprende circa 10 specie riunite nell'unica tribù dei Vizcayini.
Note
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^ a b c d Tremblay, pp. 85-86.
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^ a b Pollini, pp. 153-154.
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Bibliografia
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