Lobelia aberdarica R.E. Fr. & T.C.E. Fr., 1922 è una pianta appartenente alla famiglia delle Campanulacee, diffusa in Kenya e Uganda.[2][3]
L'epiteto specifico è un riferimento ai monti Aberdare, luogo in cui furono raccolti i primi campioni.[4][5]
È una specie erbacea, con fusto sotterraneo o poco sviluppato, da cui origina una rosetta basale di foglie lanceolate, lunghe 22–40 cm, carnose, pubescenti, di colore verde scuro con nervatura biancastra centrale.[4]
Produce una densa infiorescenza a spiga claviforme, lunga 1-1,5 m, che raggruppa numerosi fiori di colore dal bianco al verde, con una corolla campanuliforme lunga 4-4,5 cm.
Il frutto, del diametro di circa 1,5 cm, contiene numerosi semi falciformi, alati.
Lobelia aberdarica si riproduce per impollinazione ornitogama ad opera di diverse specie di uccelli tra cui la nettarinia di Tacazze (Nectarinia tacazze jacksoni) e la nettarinia malachite (Nectarinia famosa cupreonitens).[6]
La specie è endemica del Kenya e dell'Uganda. La sua presenza è limitata alle zone afromontane di alta quota dei monti Aberdare, Cherangani Hills, monte Kenya e monte Elgon.[1][5]
I suoi habitat naturali sono le brughiere, le aree circostanti le paludi montane e i bordi delle foreste, ad altitudini comprese tra 2300 e 3300 m.[7]
Lobelia aberdarica R.E. Fr. & T.C.E. Fr., 1922 è una pianta appartenente alla famiglia delle Campanulacee, diffusa in Kenya e Uganda.