La pinya de Sant Joan, carxofeta, pa de conill o culleres de pastor (Leuzea conifera,actualment Rhaponticum coniferum)[1] és una planta de la família asteraceae, característica de les pinedes. Planta vivaç hemicriptòfita que primer forma una roseta de fulles sedoses i a la primavera forma un capítol característic en forma de pinya de conífera (d'aquí deriva el nom de l'espècie). La fructificació és en forma de vil·là de pèls blancs i llavor negra.
La pinya de Sant Joan, carxofeta, pa de conill o culleres de pastor (Leuzea conifera,actualment Rhaponticum coniferum) és una planta de la família asteraceae, característica de les pinedes. Planta vivaç hemicriptòfita que primer forma una roseta de fulles sedoses i a la primavera forma un capítol característic en forma de pinya de conífera (d'aquí deriva el nom de l'espècie). La fructificació és en forma de vil·là de pèls blancs i llavor negra.
Die Zapfenkopf (Rhaponticum coniferum, Syn.: Leuzea conifera (L.) DC., Centaurea conifera L.[1]) ist eine Pflanzenart aus der Gattung Bergscharten (Rhaponticum) in der Familie der Korbblütler (Asteraceae).
Der Zapfenkopf ist eine immergrüne, ausdauernde krautige Pflanze, die Wuchshöhen von 5 bis 30, selten bis 40 Zentimeter erreicht. Die spinnwebig-filzig behaarte Pflanze ist stängellos oder der Stängel ist weniger als 40 Zentimeter lang. Die Blattoberseite ist grünlich, die Blattunterseite weiß. Die unteren Laubblätter sind lanzettlich, unzerteilt oder fiederspaltig, 3 bis 15 Zentimeter lang und 0,7 bis 2 Zentimeter breit.
Die körbchenförmigen Blütenstände stehen einzeln endständig auf den Stängeln. Die eiförmige Blütenstandshülle weist eine Länge von 3 bis 5 Zentimeter und einen Durchmesser von 2,5 bis 4 Zentimeter auf. An den Hüllblättern befindet sich ein häutiges, rundliches, geschlitztes Anhängsel. Die Pappusstrahlen sind gefiedert.
Die Blütezeit reicht von Juni bis Juli.
Die Chromosomenzahl beträgt 2n = 18, 22 oder 26.[2]
Der Zapfenkopf kommt im westlichen und zentralen Mittelmeergebiet in Felsgebüschen in Höhenlagen von 0 bis 1600 Meter vor. Er ist meist auf Silikatgestein zu finden.
Der Zapfenkopf umfasst folgende Unterarten[3]:
Der Zapfenkopf wird selten als Zierpflanze in Steingärten genutzt.
Die Zapfenkopf (Rhaponticum coniferum, Syn.: Leuzea conifera (L.) DC., Centaurea conifera L.) ist eine Pflanzenart aus der Gattung Bergscharten (Rhaponticum) in der Familie der Korbblütler (Asteraceae).
Rhaponticum coniferum, comúnmente llamada cuchara de pastor, es una especie del género Rhaponticum, anteriormente Leuzea, en la familia Asteraceae.
Es una planta herbácea perennifolia, gris-verdosa, de hasta medio metro de altura como mucho pero que usualmente ne pasa de los 30cm. Los tallos, erectos, son simples o ramificados, surcados longitudinalmente y con tomento blanco. Las hojas llegan a medir hasta 20 por 5cm pero son esparcidas y menores hacia la parte superior del tallo; las basales y medias generalmente pecioladas, la mayoría de las veces pinnatipartidas o pinnatisectas, con lóbulos más o menos lanceolados, menos frecuentemente enteras, de haz verde, con abundantes pelos y envés tomentoso blanco; las superiores semejantes pero habitualmente sésiles. Las capitulescencias son terminales y solitarios con un involucro de 2,5-5 por 2-4 cm, ovoide a globoso, sobrepasado por los flósculos, con brácteas papiráceas-coriáceas dispuestas en 10-15 series, gradualmente mayores del exterior hacía el interior, brutalmente ensanchadas en un apéndice apical escarioso, ocasionalmente lacerado, suborbicular que les da un aspecto de cuchara (de allí su nombre común de"cuchara de pastor"). Las más internas son lineares con un apéndice rómbico más o menos marcado. El receptáculo es cóncavo y profundamente alveolado poligonalmente, con tupidas páleas en cintas filiformes de color blanco-argénteo implantadas en los rebordes de las alveólas flosculares. La corola de los flósculos son de blancos a rosados, con el ápice de los pétalos frecuentemente purpúreo. Los frutos son aquenios oblongos de 3-5 por 2-3 mm, tuberculados y recorridos por 4 costillas longitudinales imperceptibles, de color pardo obscuro a negruzco, glabros y con largo vilano caedizo de 20-30 mm, de pelos plumosos blancos con largos cilios y soldados en la base en un anillo.[1]
Nativa y ampliamente distribuida en toda la península ibérica, aunque más escasa en la parte occidental, las Islas Baleares, Francia, incluido Corcega, Italia incluidas Sardegna y Sicilia, Malta y el norte de África[2][3]
Prospera en claros de bosque y matorral, taludes, pedregales, baldíos, etc..., en substratos preferentemente básicos desde el nivel del mar hasta 1900 m de altitud.[1]
Rhaponticum coniferum fue descrita por Linneo y publicado originalmente como Centaurea conifera en Species Plantarum, vol. 2, p. 915, 1753[1].[5]Werner Rodolfo Greuter la incluyó en el género Rhaponticum en Willdenowia, vol. 33(1), p. 61, en 2003. Anteriormente, Augustin Pyrame de Candolle había trasladado la especie al género Leuzea, de creación ad hoc, en Flore Française, ed. 3, t. 4, p. 109[2], en 1805.
Rhaponticum coniferum, comúnmente llamada cuchara de pastor, es una especie del género Rhaponticum, anteriormente Leuzea, en la familia Asteraceae.
Il fiordaliso ovoide (nome scientifico Rhaponticum coniferum (L.) Greuter, 2003) è una pianta erbacea, angiosperma dicotiledone, perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae.[1][2]
Il nome generico (Rhaponticum) deriva dalla somiglianza delle foglie di alcune specie di questo genere con quelle del genere Rheum (in particolare con la specie Rheum rhaponticum L.) comune in alcune zone dell'Asia occidentale. L'epiteto specifico (coniferum) fa riferimento alla particolare forma dell'involucro, simile a una piccola pigna.
Il nome scientifico della specie è stato definito per la prima volta dal biologo e scrittore svedese Carl von Linné (1707 – 1778), considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi e successivamente perfezionato in tempi moderni dal botanico svizzero Greuter (1938-) nella pubblicazione ”Willdenowia. Mitteilungen aus dem Botanischen Garten und Museum Berlin-Dahlem - 33(1): 61 (2003)” del 2003.[3]
Il fiordaliso ovoide può arrivare fino a 1,5 metri di altezza (normalmente va da 50 cm a 150 cm). La forma biologica della specie è emicriptofita scaposa ("H scap"): ossia è una pianta perennante tramite gemme posizionate al livello del terreno con fusto allungato e mediamente foglioso.[4][5][6][7][8][9]
Le radici sono secondarie da rizoma.
Le foglie hanno una lamina a forma pennatosetta. La pagina inferiore è bianco-lanosa. Le foglie inferiori sono più allargate (larghezza 1 – 1,5 cm; lunghezza 5 – 10 cm); quelle superiori hanno dei segmenti lineari larghi 2 – 4 mm e lunghi 10 – 30 mm.
Le infiorescenze si compongono di un grosso e unico capolino. I capolini sono formati da un involucro ovoide composto da diverse brattee (o squame) disposte su più serie in modo embricato all'interno del quale un ricettacolo con pagliette fa da base ai fiori. Le squame sono allargate all'apice in una appendice membranosa di colore bruno e frangiata. Dimensione del capolino: larghezza 3 – 4 cm; lunghezza 4 cm. Dimensione delle squame: larghezza 3 – 6 mm; lunghezza 6 – 7 mm.
I fiori sono tutti del tipo tubuloso[10] (il tipo ligulato, i fiori del raggio, presente nella maggioranza delle Asteraceae, qui è assente), sono ermafroditi e sono inoltre tetra-ciclici (sono presenti 4 verticilli: calice – corolla – androceo – gineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi).
, [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio[11]
I frutti sono degli acheni con pappo, cauco, a setole piumose.
Dal punto di vista fitosociologico alpino la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale[16]:
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[17], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[18] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[19]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
La tribù Cardueae (della sottofamiglia Carduoideae) a sua volta è suddivisa in 12 sottotribù (la sottotribù Centaureinae è una di queste).[7][8][20][21]
La classificazione della sottotribù rimane ancora problematica e piena di incertezze. Il genere di questa voce è inserito nel gruppo tassonomico informale Rhaponticum Group formato da 7 generi. La posizione filogenetica di questo gruppo nell'ambito della sottotribù è abbastanza "basale" tra i gruppi informali Volutaria Group e Serratula Group.[7][8][20][21]
La tassonomia del genere Rhaponticum ha subito più di qualche modifica nel corso di questi ultimi tempi. Inizialmente Linneo aveva descritto le specie nel genere Centaurea. Più tardi alcune specie sono state trasferite nel genere Leuzea.[22] La circoscrizione del "Rhaponticum Group" è confermata anche da studi di tipo filogenetico.[23] Tuttavia alcune checklist propongono ancora le specie del genere Rhaponticum all'interno del genere Leuzea e altre considerano Rhaponticum un sinonimo di Centaurea.[22]
Il genere Rhaponticum è suddiviso in due cladi fortemente supportati: il clade Orientale e quello Occidentale. In quest'ultimo sono inserite le specie della flora italiana.
La tassonomia della specie R.coniferum ha subito alcune modifiche. Inizialmente Linneo l'aveva descritta nel genere Centaurea con il nome di Centaurea coniferum L.. Ancora Pignatti nella sua ”Flora d‘Italia” la descrive come appartenente al genere Leuzea con il nome di Leuzea conifera (L.) DC.. Solamente con le ultime ricerche filogenetiche[23] le specie del genere Leuzeasono state incluse nel più comprensivo genere Rhaponticum (zona centrale del “Clade occidentale”). Tuttavia alcune checklist propongono ancora le specie del genere Rhaponticum all'interno del genere Leuzea.[24]
Il numero cromosomico di R. coniferum è: 2n = 18, 22 e 26.[9]
Il basionimo per questa specie è: Centaurea conifera L., 1753[15]
Per questa specie sono riconosciute due sottospecie:[15]
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
Le altre due specie del genere Rhaponticum presenti in Italia (Rhaponticum heleniifolium Lam. e Rhaponticum scariosum Gren. & Godr.), si distinguono per i capolini più grandi, anche le piante in generale sono più alte; i fiori tubulosi sono più vistosi; le foglie hanno la lamina intera (subsp. rhaponticum), o con i margini profondamente incisi (subsp. bicknelli) o lirata (subsp. heleniifolium).
Il Fiordaliso ovoide in altre lingue viene chiamato nei seguenti modi:
Il fiordaliso ovoide (nome scientifico Rhaponticum coniferum (L.) Greuter, 2003) è una pianta erbacea, angiosperma dicotiledone, perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Rhaponticum coniferum là một loài thực vật có hoa trong họ Cúc. Loài này được (L.) Greuter mô tả khoa học đầu tiên năm 2003.[1]
Rhaponticum coniferum là một loài thực vật có hoa trong họ Cúc. Loài này được (L.) Greuter mô tả khoa học đầu tiên năm 2003.
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