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Clavaire Dorée

Ramaria aurea (Schaeff.) Quél. 1888

Ramaria aurea ( italien )

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Caratteristiche morfologiche
Ramaria aurea Cappello no disegno.png
Cappello no Smooth icon.png
Imenio liscio No gills icon.svg
Lamelle no Tan spore print icon.png
Sporata ocra Bare stipe icon.png
Velo nudo Immutabile icona.png
Carne immutabile Mycorrhizal ecology icon.png
Micorrizico Cookedonly.svg
Commestibile dopo cottura

Ramaria aurea (Schaeff.) Quél., Flore mycologique de la France et des pays limitrophes (Paris): 467 (1888).

La Ramaria aurea è un fungo commestibile, anche se con cautela, della famiglia delle Gomphaceae.
È una specie tossica da cruda e pertanto richiede una prebollitura. Inoltre consumi esagerati della stessa, come per la maggior parte delle "Ramarie", possono provocare effetti lassativi ed altri fastidi.
Bisogna prestare molta attenzione a non confonderla con altre specie congeneri non eduli oppure velenose, cosa che però avviene molto spesso.

Descrizione della specie

Corpo fruttifero

Color giallo-oro o giallo-ocraceo, densamente ramificato, con base biancastra o giallina; gli apici delle ramificazioni sono bifidi e ottusi.

Carne

Compatta, bianca; senza odore e sapore caratteristici.

Spore

Ocracee in massa, ellittiche e minutamente verrucose, 10-13 x 4-6 µm.

Habitat

Fruttifica in estate-autunno, nei boschi misti, sul terreno. Per lo più sotto faggio.

Commestibilità

Ottimo commestibile da giovane, previa cottura. Non commestibile da crudo.

Si consiglia di non consumarne quantità eccessive in quanto potrebbe avere effetti lassativi.
Molto ricercato ed apprezzato in alcune regioni d'Italia come in Calabria, più precisamente sull'altopiano della Sila.
Si presta molto bene alla conservazione sott'olio.

Attenzione a non confonderlo con la Ramaria pallida (specie tossica), cui somiglia molto in alcune sue forme decolorate.

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Illustrazione di Ramaria aurea

Etimologia

Dal latino aureus = di colore dorato, per via del suo colore.

Sinonimi e binomi obsoleti

  • Clavaria aurea Schaeff., Fungorum qui in Bavaria et Palatinatu circa Ratisbonam nascuntur 4: 121 (1774)

Nomi comuni

  • Civita
  • Cierru 'e gallu ("cresta di gallo" - dialetto calabrese)
  • Corallo giallo
  • Ditola dorata
  • Manina dorata
  • Zatèle de l'ors ("zampette dell'orso" - dialetto trentino)
  • Calaffiori ("cavolfiore" - dialetto gallurese)

Bibliografia

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Ramaria aurea: Brief Summary ( italien )

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Ramaria aurea (Schaeff.) Quél., Flore mycologique de la France et des pays limitrophes (Paris): 467 (1888).

La Ramaria aurea è un fungo commestibile, anche se con cautela, della famiglia delle Gomphaceae.
È una specie tossica da cruda e pertanto richiede una prebollitura. Inoltre consumi esagerati della stessa, come per la maggior parte delle "Ramarie", possono provocare effetti lassativi ed altri fastidi.
Bisogna prestare molta attenzione a non confonderla con altre specie congeneri non eduli oppure velenose, cosa che però avviene molto spesso.

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