dcsimg
Ratkaisematon nimi

Poeae

Poeae ( Italia )

tarjonnut wikipedia IT

Poeae R. Br., 1814 è una tribù di piante spermatofite monocotiledoni appartenente alla famiglia delle Poacee (ex Graminaceae) e sottofamiglia Pooideae.[1][2][3]

Etimologia

Il nome della tribù deriva dal suo genere tipo Poa L., 1753 che a sua volta deriva dalla parola greca "poa" che veniva applicata all'erba comune e ad altre erbe utili per il foraggio.[4]

Il nome scientifico della tribù è stato definito dal botanico britannico Robert Brown (Montrose, 21 dicembre 1773 – Londra, 10 giugno 1858) nella pubblicazione "Voyage to Terra Australis" (Voy. Terra Austral. 2: 582. 19 Jul 1814) del 1814.[5][6]

Descrizione

 src=
Il portamento
Sesleria heufleriana
(Sottotribù Sesleriinae)
 src=
Le foglie
Holcus lanatus
(Sottotribù Holcinae)
 src=
Infiorescenza
Festuca gigantea
(Sottotribù Loliinae)
 src=
I fiori
Avenella flexuosa
(Sottotribù Airinae)
 src=
Spighetta generica con tre fiori diversi
  • Guaina: la guaina è abbracciante il fusto e in genere è priva di auricole e normalmente è chiusa oppure aperta con margini liberi; alcune specie sono provviste di padiglioni auricolari falcati. In alcune specie le guaine fogliari formano una specie di involucro (spatola) attorno all'infiorescenza.
  • Ligula: la ligula è membranosa e a volte è cigliata; può essere corta o allungata; a volte è ialina.
  • Lamina: la lamina ha delle forme generalmente lineari e piatte con margini paralleli (da filiformi a lineari con margini cartilaginei in Sesleriinae). In alcune specie le foglie sono piegate o arrotolate, in altre conduplicate o contorte; la consistenza può essere setacea oppure flaccida. Sono presenti foglie con nervature trasversali.
  • Infiorescenza principale (sinfiorescenza o semplicemente spiga): le infiorescenze, ascellari e terminali, in genere sono ramificate e sono formate da alcune spighette ed hanno la forma di una pannocchia aperta. La fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli, anche se le successive ramificazioni la fa apparire a spirale. In alcune specie la spiga ha la forma di una pannocchia densa e grappolosa (le spighette sono posizionate su un lato del ramo).
  • Infiorescenza secondaria (o spighetta): le spighette, con forme ovali-lanceolate e compresse lateralmente, sottese da due brattee distiche e strettamente sovrapposte chiamate glume (inferiore e superiore), sono formate da più fiori (fino a 22 in Lolium e 30 in Desmazeria). Possono essere presenti dei fiori sterili; in questo caso sono in posizione distale rispetto a quelli fertili. Alla base di ogni fiore sono presenti due brattee: la palea e il lemma. La disarticolazione avviene con la rottura della rachilla sopra le glume e tra i fiori. L'estensione della rachilla è presente o assente. Non sono presenti le ariste. I fiori possono essere tutti bisessuali, o misti con i fiori femminili in posizione distale.
  • Glume: le glume, disuguali, generalmente sono più corte dei fiori (raramente sono più lunghe); sono membranose; gli apici sono ottusi, a volte mutuci, raramente mucronati; possono essere fortemente carenate; hanno da 1 a 3 nervature longitudinali. In alcune specie le glume sono ialine.
  • Palea: la palea è un profillo con due venature; può essere cigliata; normalmente è carenata (a volte con due carene).
  • Lemma: il lemma possiede, in molte specie, una chiglia; la forma è generalmente arrotondata con apice ottuso; l'apice può evere tre lobi o denti; la superficie del lemma ha da 5 a 7 nervature longitudinali. A volte la parte abassiale è vistosamente barbuta.
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[7]
*, P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
  • Il perianzio è ridotto e formato da due lodicule, delle squame traslucide, poco visibili (forse relitto di un verticillo di 3 sepali). Le lodicule sono membranose e non vascolarizzate. In alcune specie le lodicule sono assenti.
  • I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, con forme ovoidali, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo è fuso al seme ed è aderente. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è puntiforme. L'embrione è piccolo e provvisto di epiblasto ha un solo cotiledone altamente modificato (scutello senza fessura) in posizione laterale. I margini embrionali della foglia non si sovrappongono.

Riproduzione

Come gran parte delle Poaceae, le specie di questo genere si riproducono per impollinazione anemogama. Gli stigmi più o meno piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo. La dispersione dei semi avviene inizialmente a opera del vento (dispersione anemocora) e una volta giunti a terra grazie all'azione di insetti come le formiche (mirmecoria).

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questa tribù (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9 700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9 500[10]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, la tribù Poeae è posizionata all'interno della sottofamiglia Pooideae.[1][7]

Filogenesi

La tribù Poeae è compresa nella supertribù Poodae L. Liu, 1980. La tribù Poeae (formata da diverse sottotribù suddivise in alcune supersottotribù) è l'ultimo nodo della sottofamiglia Pooideae ad essersi evoluto (gli altri precedenti sono la tribù Brachyelytreae, e le supertribù Nardodae, Melicodae, Stipodae e Triticodae). Con la tribù Aveneae Dumort., 1824 forma un "gruppo fratello". Inoltre Poeae appartiene al gruppo con le sequenze dei plastidi di tipo "Poeae" (definito "Poeae chloroplast groups 2 "[12]

Da un punto di vista filogenetico la tribù è suddivisa in due cladi principali e un gruppo di sottotribù in posizione politomica rispetto ai due cladi principali.

  • Sottotribù in posizione politomica "basale":[2]
  • Primo clade principale: comprende la sottotribù Antinoriinae e la supersottotribù Loliodinae.[2]
  • Loliinae: la sottotribù con l'attuale circoscrizione è monofiletica e forma un "gruppo fratello" con il resto delle sottotribù del gruppo Loliodinae.
  • Le seguenti sottotribù formano il clade "ADCP" supportato filogeneticamente:
  • Secondo clade principale: comprende la sottotribù Coleanthinae e la supersottotribù Poodinae (questo clade è anche denominato "PPAM").[2]
  • Avenulinae: questa sottotribù è in posizione politomica con il gruppo denominato "ABCV clade" e alcune altre sottotribù qui sotto elencate.
  • Gruppo di tre sottoribù:
  • Miliinae: questa sottotribù nell'attuale circoscrizione è monofiletica e si trova in posizione "basale" al gruppo delle tre sottotribù
  • Poinae: (gruppo monofiletico) nella sua attuale circoscrizione il genere Poa, unico componente della sottotribù, è il più grande della famiglia delle Poaceae.
  • Phleinae: in alcune analisi Poinae e Phleinae formano un "gruppo fratello", ma non in altre nelle quali tuttavia le tre sottotribù Poinae, Miliinae e Phleinae sembrano variamente collegate filogeneticamente.
  • I seguenti gruppi formano il clade "ABCV" supportato filogeneticamente:
  • Brizochloinae: questa sottotribù è in posizione politomica con gli altri componenti del clade.
  • Cinninae: questa sottotribù per il momento non è monofiletico in quanto risulta collegata in parte al genere Arctopoa e al clade (definito informalmente) HSAQN.
  • Arcotopa: questo genere occupa una posizione "incertae sedis".
  • Clade HSAQN (nome provvisorio): clade ben supportato filogeneticamente.
  • Beckmanniinae: questa sottotribù non ha ancora una chiara posizione filogenetica.
  • Gruppo politomico formato dalle seguenti sottotribù: Alopecurinae, Ventenatinae e il clade DAD.

Le seguenti sinapomorfie sono relative a tutta la sottofamiglia (Pooideae):[1]

  • la fillotassi dell'inflorescenza inizialmente è a due livelli;
  • le spighette sono compresse lateralmente;
  • i margini embrionali della foglia non si sovrappongono;
  • l'embrione è privo della fessura scutellare.

Le sinapomorfie relative alla tribù sono:[1]

Il cladogramma seguente, tratto dagli studi citati[2], presenta una possibile configurazione filogenetica della tribù.

xxxPPAM_cladexxx xxxSupersottotribù_Poodinaexxx xxxABCV_cladexxx      

Ventenatinae

   

DAD clade

   

Alopecurinae

     

Beckmanniinae

     

HSAQN clade

   

Arctopoa

   

Cinninae

   

Brizochloinae

         

Phleinae

   

Poinae

     

Miliinae

     

Avenulinae

     

Coleanthinae

      xxxSupersottotribù_Loliodinaexxx xxxADCP_cladexxx xxxCP_cladexxx

Parapholiinae

   

Cynosurinae

    xxxAD_cladexxx

Dactylidinae

   

Ammochloinae

       

Loliinae

     

Antinoriinae

     

Sesleriinae

     

Airinae

   

Holcinae

     

Helictochloinae

   

Aristaveninae

   

Scolochloinae

   

Sottotribù della tribù

La tribù si compone di 2 supersottotribù, 24 sottotribù, 76 generi e circa 1.470 specie:[1][2][3]

Nota: all'elenco precedente va aggiunto il genere Arctopoa (Griseb.) Prob., 1974 con 7 specie distribuite in Asia orientale nelle zone temperato-fredde. Questo genere non è ancora stato inserito in nessuna sottotribù.[13]

Generi della flora italiana

Nella flora spontanea della penisola italiana sono presenti i seguenti generi di questo gruppo (il numero delle specie può essere approssimativo).

Generi ibridi

Questa tribù include alcuni generi ibridi:[1]

  • xAgropogon P. Fourn.
  • xArctodupontia Tzvelev
  • xDupoa J. Cay. & Darbysh.
  • xPucciphippsia Tzvelev.

Note

  1. ^ a b c d e f g h Kellogg 2015, pag. 229.
  2. ^ a b c d e f Tkach et al. 2019.
  3. ^ a b Soreng et al. 2017.
  4. ^ Etymo Grasses 2007, pag. 232.
  5. ^ Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium, su plantsystematics.org. URL consultato il 5 aprile 2020.
  6. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 5 aprile 2020.
  7. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 311.
  8. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 467.
  9. ^ Motta 1960, Vol. 3 - pag. 374.
  10. ^ a b Strasburger 2007, pag. 814.
  11. ^ Pasqua et al 2015, pag. 467.
  12. ^ PeerJ 2018, pag. 22.
  13. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 7 aprile 2020.
  14. ^ Conti et al. 2005, pag. 47.
  15. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 15 ottobre 2019.
  16. ^ Conti et al. 2005, pag. 87.
  17. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 15 ottobre 2019.
  18. ^ a b Conti et al. 2005, pag. 80.
  19. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 15 ottobre 2019.
  20. ^ a b Conti et al. 2005, pag. 131.
  21. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 15 ottobre 2019.
  22. ^ Conti et al. 2005, pag. 50.
  23. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  24. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  25. ^ a b Conti et al. 2005, pag. 54.
  26. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  27. ^ a b Conti et al. 2005, pag. 86.
  28. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  29. ^ a b Conti et al. 2005, pag. 112.
  30. ^ a b c Conti et al. 2005, pag. 60.
  31. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  32. ^ a b Conti et al. 2005, pag. 142.
  33. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  34. ^ a b Conti et al. 2005, pag. 72.
  35. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  36. ^ Conti et al. 2005, pag. 79.
  37. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  38. ^ Conti et al. 2005, pag. 149.
  39. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  40. ^ Conti et al. 2005, pag. 161.
  41. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  42. ^ a b Conti et al. 2005, pag. 83.
  43. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  44. ^ Conti et al. 2005, pag. 84.
  45. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  46. ^ Conti et al. 2005, pag. 117.
  47. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  48. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  49. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  50. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  51. ^ Conti et al. 2005, pag. 94.
  52. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  53. ^ Conti et al. 2005, pag. 124.
  54. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  55. ^ a b Conti et al. 2005, pag. 129.
  56. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  57. ^ Conti et al. 2005, pag. 169.
  58. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  59. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  60. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  61. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  62. ^ Conti et al. 2005, pag. 102.
  63. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  64. ^ Conti et al. 2005, pag. 139.
  65. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 6 aprile 2020.
  66. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 5 aprile 2020.
  67. ^ Conti et al. 2005, pag. 144.
  68. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 5 aprile 2020.
  69. ^ Conti et al. 2005, pag. 88.
  70. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato l'11 ottobre 2019.
  71. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato l'11 ottobre 2019.
  72. ^ Conti et al. 2005, pag. 137.
  73. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato l'11 ottobre 2019.
  74. ^ a b Conti et al. 2005, pag. 165.
  75. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato l'11 ottobre 2019.
  76. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 7 aprile 2020.
  77. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 7 aprile 2020.
  78. ^ Conti et al. 2005, pag. 179.
  79. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 7 aprile 2020.
  80. ^ Conti et al. 2005, pag. 181.

Bibliografia

 title=
lisenssi
cc-by-sa-3.0
tekijänoikeus
Autori e redattori di Wikipedia
alkuperäinen
käy lähteessä
kumppanisivusto
wikipedia IT

Poeae: Brief Summary ( Italia )

tarjonnut wikipedia IT

Poeae R. Br., 1814 è una tribù di piante spermatofite monocotiledoni appartenente alla famiglia delle Poacee (ex Graminaceae) e sottofamiglia Pooideae.

lisenssi
cc-by-sa-3.0
tekijänoikeus
Autori e redattori di Wikipedia
alkuperäinen
käy lähteessä
kumppanisivusto
wikipedia IT